insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Tuesday, December 20, 2005

zoocietà naturale a delinquere

La Miss sta correndo come una pazza tra un impegno e l'altro e intanto ha valanghe (le si perdoni l'iperbole) di compiti da correggere e lezioni da preparare, oltre che i nuovi compiti per il dopovacanze.
Tuttavia, qualche giorno fa la stampa gratuita riportava in prima pagina che "la famiglia uccide come la mafia". In questi tempi di ritorno d'auge della famiglia "cellula fondamentale della società", della famiglia "società naturale" che si opporrebbe a qualsiasi altra forma "innaturale" di famiglia quale per esempio due frocie che si vogliono bene o tutte le altre forme di associazione famigliare che la società moderna oggi conosce, ebbene nessuna eco è giunta all'orecchio della Brodie, di qualcuno che si levava contro i titoli antifamiglia.
Forse anche perché alcuni fatti sono inoppugnabili: in Italia avviene un omicidio in famiglia ogni due giorni, l'80% delle vittime conosce il proprio aggressore, il 95% degli episodij di violenza e abusi sessuali su bambini è perpetrato da parte di familiari.
In questo anniversario della morte di PPP Miss Brodie pensa proprio alla definizione pasolianiana di famiglia: una piccola società a delinquere.

Tuesday, December 13, 2005

He has muscles of steel


He has muscles of steel
Originally uploaded by fiumeazzurro.
Miss Brodie's dream husband !

c'era una volta una città...

Stamattina Miss Brodie aveva una giornata libera e ha pensato bene di mettersi a scorrazzare per quartieri a lei sconosciuti. Miss Brodie ama molto la poesia urbana fatta di giardini soffocati dal cemento e da scorci imprevisti e imprevedibili. Adora alzare il suo sguardo verso paesaggi che i più dànno per scontati o che non prendono minimamente in considerazione, persi come sono dietro un altrove che è sempre un palmo di naso più in là.

Oggi la Brodie ha scoperto alcuni villini a schiera come ce ne sono a Città Studi e in Corso XXII Marzo (questa data ricorda agli ignari milanesi e ai forestieri l'ultima delle Cinque Giornate del 1848 quando gli ambrosiani pensarono bene di scrollarsi di dosso il giogo absburgico: o stupidi e illusi ! come se liberarsi di un nemico per cercare la protezione di un "amico" (il Re di Sardegna, figurarsi ! un casato che aveva l'assolutismo nelle vene come neanche la più assolutista Maestà Apostolica !) - fine della lezione di storia), quando qualche architetto milanese dopo un soggiorno di studio o di pratica in Inghilterra deve aver pensato bene di ispirarsi alle "terrace" vittoriane.

Ha poi potuto ammirare alcuni edifici liberty particolarmente ben restaurati e riportati al primigenio splendore dei loro colori originali. Infine, sorpresa nelle sorprese, ha scovato una cascina - ormai fatiscente e pericolante, ahilei - che, se l'occhio relativamente esperto della miss non la inganna - deve risalire alla seconda metà del XV secolo. E' chiaro che all'epoca doveva trattarsi di una zona in aperta campagna (per capirsi, l'attuale parco sempione dietro il castello sforzesco, zona oggi centrale, era un bosco con annessa riserva di caccia per il Duca di Milano).

La cascina porta i segni di recenti inquilini: in effetti fino ai primi anni '90 vi abitavano ancora delle vecchine, sopravvissute agli scempij della seconda guerra mondiale, a differenza della cascina che deve essersela passata brutta prima, e peggio dopo, con il restauro acquaracchiato del dopoguerra.

L'occhio si posa sui pochi edifici leggiadri e sublimi di un'architettura e di un'urbanistica che non aveva in spregio il vivere in comune e che anzi trovava motivo di orgoglio nell'assoggettarsi alla disciplina municipale che regolava la costruzione degli edifici e la coabitazione di chi ci viveva.
Evidentemente oggi non deve essere più così, a giudicare dal degrado e dalla fatiscenza in cui si trova tutto il resto.

Saturday, December 10, 2005

boys boys boys...


boys...
Originally uploaded by Quelle night....
Miss Brodie is looking for a good time !

Tuesday, December 06, 2005

l'ordinaria amministrazione della teologia

Il papa ha dunque chiesto ai teologi - o forse i teologi avrebbero chiesto al papa - di cancellare o abolire il "limbo". Dai varij articoli che la Miss ha letto nessun giornalista (?) o articolista ha evidenziato il carattere relativistico di tale proposta. D'altra parte non è stato così anche per molte altre istituzioni umane presentate prima come "naturali" o "di istituzione divina" e poi giustificate a posteriori come errori umani, come la schiavitù, per fare un solo ma emblematico quanto raccapricciante esempio ?

Ma la Miss non essendo cristiana nulla ha da dire a riguardo delle arzigogolature delle opinioni teologiche cattoliche o di qualsiasi chiesa, che essendo appunto basate sull'intima convinzione e sull'abbandonarsi a un credo (è il significato di "fede", bella) concernono esclusivamente chi decide di aderirirvi, proprio come i regolamenti dei club privati che impediscono l'accesso o l'associazione alle donne (o umani di sesso femminile se preferite) non sono (o non dovrebbero esserlo) di competenza né dello Stato né delle femministe - se non da un punto di vista antropologico, filosofico o meglio sociologico.

Entrambe le situazioni rientrano invece nell'ambito dell'onesta discussione di qualsiasi cittadino laddove l'una o l'altra organizzazione, la chiesa o il club, che in entrambi i casi sono libere associazioni di persone, iniziano a esigere contributi statali o a voler prevaricare sugli altri per quel che riguarda che cosa è giusto o sbagliato in senso lato o addirittura assoluto.

E' questo il punto su cui la Miss intende pontificare (con venia del Pastore Tedesco). Per caso, un pajo di settimane fa la miss è venuta in possesso di Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana (sovvenzionato con i bei soldini dell'otto per mille ricavati dalle tasche di molti cittadini inconsapevoli ignari e magari anche non consenzienti ma sicuramente beoti: ma qui gli anticlericali non possono accampare lo stato di grazia in quanto tutta la stampa italiana è sovvenzionata alla faccia vostra e della miss). Cotesti ceffi della CEI (la miss era in vena di allitterare) hanno deciso di prendere di petto la questione della scristianizzazione desacralizzazione secolarizzazione e generale laicismo pervadente la società nella forma che loro identificano come maggiormente in pericolo e più subdolamente minacciata: il matrimonio, o come lo definiscono loro "il sacro vincolo", uno dei sette sacramenti istituiti dal "divino pastore".

Alla domenica il supplemento di Avvenire è dedicato a "NOI, Genitori e Figli" e nel numero del 27 novembre 2005 tra immagini idilliache di famiglie mulinobianchesche con bambini felici e babbi adoranti e mamme perfette come l'ultima modella di Vogue, Miss Brodie ha scoperto che:

- "gli uomini e le donne se la cavavano anche prima dell'avvento dell'educazione sessuale, e forse meglio." [pag. 15] Ma se per questo anche prima dell'avvento della televisione e di molte altre cose.

- con i patti civili le coppie sono in bilico perché "la società incoraggia una coppia precaria, una coppia che non si basa su un impegno solido." [pag.18] Oh bella, ma è appunto per questo che le coppie di omosessuali chiedono di poter accedere NON al sacramento della chiesa cattolica, che è cosa che deve riguardare solo i cattolici che liberamente vi aderiscono come associazione, ma all'istituto civile del matrimonio che ancora oggi discrimina tra un cittadino e l'altro.

e infatti ecco pronto il modo di rispondere: "il matrimonio civile è esso stesso molto fragile". [ibidem] Invece quello religioso dura di più ? Non si direbbe a leggere gli annuarij delle sentenze del Tribunale della Sacra Rota Romana.

- "mi sembra che il senso del matrimonio abbia una dimensione religiosa".[pag. 19] Le può sembrare finché vuole ma il codice civile non ne fa menzione, nemmeno in una postilla.
-"il PACS è anche una fuga dagli interrogativi esistenziali posti dal matrimonio".[ibidem] Gli interrogativi esistenziali del matrimonio ?

- "un duo - evito la parola coppia - omosessuale". [pag. 20] Un uomo e una donna che stanno insieme sono una coppia, due uomini o due donne invece esprimono un talento musicale. Di questo la Miss non era avvertita ma d'ora in poi starà bene attenta quando leggerà le pubblicità per i concerti. E guarda quanti omosessuali nelle opere scritte da Mozart, Beethoven, Schumann: chi l'avrebbe mai detto che fossero così avanti nei tempi ?

Voi lo sapevate che i "conviventi godono già oggi di una consistente serie di tutele" [pag. 24]? La miss no. E se anche così fosse ci sarebbe solo da rallegrarsene non da additare il fatto come per dire, "che cosa volte ancora, esagerati, smettetela di chiedere quei diritti di cui già godono anche altri cittadini e accontetatevi delle vostre tutele che è già tanto !". Bella roba !

E neanche sapeva dell'esistenza di fantomatici "contratti di convivenza" [pag. 24] (il virgolettato è nell'originale, a dimostrazione che non dell'esistente si parla ma del probabile o preconizzato).

In un'altra pagina si intervista un sociologo, F Belletti che dirige un non meglio specificato Centro Internazionale di studi sulla famiglia senza menzionarne l'indirizzo ideologico (qualsiasi centro studi, soprattutto in Italia, se non è emanazione di un dipartimento universitario o comunque di ambito accademico, ha un ben preciso orientamento ideologico e anzi è fondato proprio per difenderlo e propagarlo) dice che "non avrebbe senso preoccuparsi di trovare nuovi istituti : non interessano, la gente non li utilizzerebbe o addirittura, anche se ci fossero, non potrebbero accedervi". [pag. 21] che è quanto di più becero, ipocrita e qualunquista possa dirsi rispetto a una richiesta di diritti che non si condivide.

Viene poi evocato - è proprio il caso di dirlo - "il rischio della scomparsa della nazione italiana" "prospettiva che comporta una perdita secca in termini di civiltà"[pag. 26]. Ma sono molte le nazioni per non dire di interi popoli che sono scomparsi nel corso della storia, e la miss non parla di eventi lontani: vicini nel tempo o nello spazio basterbbe citare i romani e i galli come gli etruschi e il sabini o i volscii e i sanniti. Nessun popolo ha l'eternità garantita. E che dire degli ebrei ferraresi in via di estinzione ? O del mondo yiddish travolto dalla barbarie nazista poco più di mezzo secolo fa ? Che poi a pensarci bene i romani di un tempo sono alcuni degli italiani di oggi. La stessa cosa non può dirsi degli ebrei, che non sono diventati altri popoli o nazioni ma cenere e fumo per i camini dei forni crematorij.

Nello stesso articolo si parla di uomini quali portatori della cultura e nella pagina a fronte di donne che "quand'anche decidessero di essere straordinariamente prolifiche" sarebbe comunque troppo tardi per risalire la china del declino demografico. Sono chiari gli assunti di un simile discorso: la cultura la fanno gli uomini, le responsabili del presente sfacelo sono le donne che sole potrebbero decidere, e avrebbero deciso, di fare o non fare figli.

Nella stessa pagina, 27, la miss legge di "lobby gay" che "hanno cercato di usare quella formulazione come un grimaldello per aprirsi l'accesso alla famiglia anagrafica". La formulazione cui si riferisce è "l'espressione "vincoli affettivi", che originariamente riguardava solo i domestici, col passare degli anni è diventata invece un possibile "cavallo di Troia" per dare lo statuto di "famiglia anagrafica" alle convivenze more uxorio o alle unioni omosessuali." Da qui si capisce come, perversamente, per la chiesa cattolica e per il mondo cattolico il concetto di famiglia viene percepito come un privilegio, qualcosa che, se gli altri vi accedessero, verrebbe diminuito o inficiato per gli altri detentori, qualcosa dunque che va gelosamente protetto custodito e tenuto lontano dalle grinfie di chi vorrebbe, non già portarglielo via, ma solo poterne beneficiare.

E proprio questo fa capire alla miss e a tutte le altre persone ragionevoli che non la difesa della famiglia sta a cuore di queste canaglie sedicenti difensori del bene comune quanto la difesa di alcuni benefici che la supremazia del discorso patriarcale ha nel tempo e nella storia conferito all'istituto del "matrimonio," che non è in nessun senso nulla di "naturale" se non il mezzo, umano e non antropologico, tramite cui le società giuridicamente organizzate tutelano l'unione di due "patrimonij", come anche la sua etimologia dimostra.

Ma insomma, se il matrimonio è così bello e fantastico e la base della società e tutto il resto del peana che gli innalzate perché volete escluderne certe categorie di cittadini e cittadine ? Perché siete perversi e ipocriti e in malafede, ecco perché.

Proprio per questo dal senso di premura e di inquietudine che traspare da tutti gli articoli del miserabile giornaletto allegato al patetico quotidiano cattolico si desume come la chiesa e il mondo cattolico tutto viva con disperazione e paura l'idea che gli affetti possano essere organizzati socialmente in un modo che non permette più la subordinazione delle donne agli uomini dei figli ai padri ma sulla base dei "vincoli affettivi" indipendentemente da chi li esprime. E' tutta la loro idea balorda di famiglia paolina che va alla malora se si permette allo stato di tutelare i cittadini che vivono i loro affetti nel modo che gli è consono. Ma questo la chiesa fondata da quello stesso Paolo, paranoide, represso, ossessionato dall'idea del sesso come peccato, non potrà mai ammetterlo né a se stessa né al mondo, pena la sua decadenza in quanto AUTORITA' ché questo è il significato del suo perpetuarsi e del suo perpetrare crimini ai danni dell'umanità già sofferente.

Così si spiega anche la virulenza con cui combatte l'idea stessa di un'omosessualità visibile e felice con se stessa tipica dei soggetti egosintonici mentre allo stesso tempo ha parole di "comprensione" e di "tolleranza" per chi "commette atti omosessuali". Due uomini che si baciano e che annunciano al mondo intero che sono disposti a vivere l'uno per l'altro dànno infinitamente più scandalo di un prete che si incula in qualche angolo bujo della sacrestia i fanciulli e le ragazzine a lui affidati, consenzienti o no, e con l'ulteriore sberleffo di chi gli dice che sta loro facendo del bene. Secondo l'ottica perversa di qualsiasi ente autoritario i primi due sono irrecuperabili e "persi", mentre il secondo è infinitamente ricattabile e dunque "redimibile". E' la stessa logica che sottende a quella dell'amorevole pastore così premuroso nei confronti delle sue pecorelle: quella stessa premura non gli impedirà di sgozzare gli agnelli belanti quando sarà venuto il loro momento.

Saturday, December 03, 2005

i diritti del concepito

In Italia, il paese delle centomila leggi, sono oggi in vigore due leggi in palese contraddizione tra loro, la 194/1974 e la 40/2004. In una si stabilisce che è legittimo sopprimere il feto fino a 12 settimane nell'altra si garantisce la tutela del concepito in quanto nascituro a partire dalla forma embrionale e anzi dall'ootide cioè, se la Brodie non ha capito male, da quando l'embrione è allo stato di cellula non ancora differenziata (seme e uovo ma senza meiosi: le biologhe che leggono correggano se necessario).

La Brodie è a favore della vita, per principio e per pratica, anche se qualche volta si contraddice come quando si trova a ammazzare mosche e zanzare o quando si trova a desiderare la morte improvvisa e subitanea di qualche personaggio per lei odioso. Tuttavia non è biologicamente donna e non sa come si comporterebbe se dovesse trovarsi incinta e non desiderosa di portare avanti la gestazione e nemmeno vogliosa di provare le doglie e partorire.

Si tratta, è chiaro, della vita di due "esseri" e Miss Brodie non ha nessuna difficoltà a dire che dovrà essere la donna, e solo lei, a decidere, come meglio crede, che cosa fare in questa circostanza per il suo benessere. Secondo questo punto di vista il benessere dell'altro essere, il feto e persona in potenza - se nascerà e se nascerà vivo - passa in secondo piano. Può sembrare crudele o ingiusto che si debba decidere ma resta il fatto che una donna non dovrebbe trovarsi nella condizione di essere obbligata a figliare. E forse nemmeno una vacca, ma sul diritto degli animali la Brodie non è sufficientemente aggiornata e vi ritornerà dopo che si sarà informata.

E invece che cosa sta succedendo ? La 194 è costantemente messa in discussione, o meglio si mette in discussione il principio che debba essere la donna a decidere, e solo lei. A un dibattito sul diritto alla vita, una convention di due giorni a Firenze per celebrare i trenta anni dei centri di ajuto alla vita fondati da un certo Carlo Casini (ex procuratore della repubblica di notoria ferocia rispetto a certi crimini di natura "morale") la Miss è rimasta male nel notare che tutti quelli che prendevano la parola erano uomini. Tutti, tranne l'ultima che era invece una donna invitata a portare un punto di vista diverso e che gliene ha contate quattro.

Finché le donne non faranno sentire la propria voce non cambierà proprio niente. O forse le donne non hanno più un loro punto di vista da far sentire ? Dopo gli atei devoti dovremo fare i conti con le donne maschiliste ?

il sesso della Chiesa

Dunque gli omosessuali di "radicate tendenze" non verranno più ammessi ai seminarij cattolici e pertanto non saranno più ordinati in Santa Romana Chiesa. Nulla da eccepire, un'organizzazione privata deve poter decidere chi ammettere e chi no tra le sue fila: che poi la chiesa in questione non sia propriamente una "organizzazione privata" è altro discorso.

La questione che invece interessa la Brodie e che dovrebbe interessare le persone di buon senso è: come faranno a appurare l'omosessualità vera o presunta di un candidato all'ammissione ? E poi, chi ha dimostrato che una "tendenza" omosessuale sia di per sé causa di disturbi di personalità (egodistonica si dice in psicologia) ? Infine, visti tutti gli scandali di natura sessuale che sono venuti alla luce, non sarebbe il caso di chiedersi da parte delle autorità ecclesiastiche come fare per impedire l'accesso a posizioni di potere e influenza a individui sessualmente immaturi e socialmente perversi all'interno delle gerarchie stesse ?

Il problema però è forse mal posto in generale: oggi, sui mezzi di disinformazione, le parole che circolano quando si tratta di descrivere le violenze sessuali, gli episodi di pedofilia, i ricatti a sfondo sessuale, offuscano l'elemento della VIOLENZA a beneficio dell'aspetto sessuale che diventa predominante e infine assoluto.

Che i preti che hanno stuprato bambini e bambine a loro affidati/e siano di orientamento etero o omozozzuale non dovrebbe essere rilevante, visto che il crimine commesso è quello della violenza e nessun'altra considerazione dovrebbe interferire con questo fatto. Il vero scandalo non è dunque l'alta presenza di omosessuali tra le fila dei membri ordinati del clero cattolico quanto tutte le coperture delle alte sfere che, pur essendo informate dei terribili fatti hanno coperto e dunque difeso i criminali quando addirittura non hanno impedito o in altro modo intralciato il lavoro degli investigatori e tutto ciò in base a una esplicita direttiva - tuttora in vigore - emanata dall'allora Cardinale Ratzinger oggi occupante il soglio pontificio che ribadisce l'obbligo di silenzio e la non cooperazione con le autorità civili ove il crimine sia stato commesso da un membro ordinato. Lasciate che i piccoli vengano a me... Forse meglio di no.