insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Tuesday, April 18, 2006

blog in lutto

Muriel Spark è morta venerdì scorso, venerdì santo. Un'oscura coincidenza. E' stata sepolta jeri nel cimitero del paesino toscano in cui viveva dal 1967.
La Miss ha preso il suo nome da quello di un indimenticabile personaggio del suo romanzo più famoso. Suo figlio Robin reciterà il kaddish per lei.

Friday, April 14, 2006

Non tacere: libertà, ragione, ateismi

C'è solo una cosa che distingue gli esseri umani dagli altri animali: la parola. Questo non significa che l'animale umano è superiore agli altri animali, dotati anch'essi di animalità e quindi di capacità di sensazione se non quando di sentimenti e che quindi devono essere rispettati e non usati e abusati per scopi umani, quand'anche ispirati dalle migliori intenzioni.

La parola significa solo che l'animale umano è in grado di articolare la sua coscienza, gli altri animali no, e toccherà quindi agli umani articolare la coscienza anche per gli altri.

In questi ultimi tempi, pungolata dalla situazione politica italiana, Miss Brodie è stata parecchio virulenta nei confronti della religione in generale e della Chiesa Cattolica in particolare. Sia chiaro che la Miss non se la prende con i cattolici per se, quanto con l'influenza che le gerarchie cattoliche pretendono di esercitare sulle cose e sulle persone della Repubblica Italiana, cose e persone che non possono e non devono ricadere sotto la sfera di influenza diretta o indiretta di nessuna confessione religiosa, e per nessun motivo.

Ora, qual è il problema di qualsiasi fede ? Ciascuna a modo suo pretende di aver ricevuto una parola, un logos, il Verbo Divino, proveniente da un ente ultraterreno e soprannaturale, e, per la schiatta da cui proviene Miss Brodie, impronunciabile [tanto ineffabile che a furia di non pronunciarlo col tempo gli ebrei hanno dimenticato come si diceva e oggi c'è tutta una pubblicistica che vive di dissertazioni sulla vera pronuncia del nome divino] che avrebbe parlato a/tramite un essere umano, per dire agli altri esseri umani che cosa devono pensare e come devono comportarsi.

Non è il caso qui di fare una potted history [cercate sul dizionario] né di storia delle religioni né di filosofia e dei suoi sviluppi dal pensiero greco all'Illuminismo fino alle dottrine dell'irrazionalismo, del positivismo e dell'idealismo che tuttora, anche se in modo frammentario e discontinuo, dominano il dibattito filosofico.

Il fatto invece che la Brodie vuole mettere in risalto è che tutte le religioni e tutte le fedi si basano sulla censura e sull'idea che c'è qualcuno che decide per te che cosa puoi o non puoi dire, e di riflesso, che cosa puoi scrivere, leggere, fare. Tutte cercano di ricondurre la libertà umana al principio che la libertà di per se non esiste se non in quanto codificata e concettualizzata dalla chiesa stessa che decide di volta in volta che cosa è e che cosa non è essa libertà.

Qualunque essere razionale capisce che così proprio non va: non puoi essere tu religioso a decidere che cosa sia la laicità o il laicismo visto che ti va di dileggiarlo dall'alto della tua posizione di preminenza. Questo semplice concetto mai accettato da nessuna chiesa era stato fatto andare di traverso con le buone e con le cattive durante il periodo del liberalismo, dalla fine dell'Ottocento fino all'era dei totalitarismi degli anni '30 del Novecento. Poi però i nuovi totalitari (Fascisti Nazisti Franchisti Stalinisti) si sono alleati con i vecchi (le varie chiese, cattolica in Italia e Spagna, ortodossa in Unione Sovietica, cattolici e protestanti in Germania) per meglio curare i rispettivi interessi.

Se uno accetta una parola già pronta si ritroverà con un pensiero già fatto. Questo il fine di qualsiasi fede chiesa confessione: confezionare le idee dei proprij fedeli conquistare quanti pià fedeli possibile e anzi meglio, conquistare la totalità dei fedeli di un dato luogo stato o nazione. Da qui deriva sia la paura dei varij leghisti e non che temono le "invasioni" di popolazioni islamiche pur non essendo loro stessi né molto credenti né molto praticanti, sia l'apparentemente contradittoria alleanza tra Chiesa Cattolica e associazioni islamiche per tutelare i rispettivi interessi e aree di influenza; leggi: per fare in modo che chi è cattolico continui a esserlo e chi è islamico continui a esserlo senza reciproche interferenze che potrebbero mettere a repentaglio il controllo saldo delle coscienze dei cittadini per ora nelle mani delle rispettive gerarchie. Prosaici quanto letali giochi di potere, nient'altro, altro che fede speranza e carità, amatevi l'un l'altro e le altre fregnacce spacciate come lubricante per meglio metterlo in quel posto agli ignari fedeli.

Le religioni e la fede e la pietas sono sono caratteristiche antropologiche del vivere umano, saldamente ancorate nel fatto storico e culturale di questa stanca terra. Come altre caratteristiche - l'etichetta di corte, la danza della pioggia, i segnali di fumo, il cannibalismo - sono soggette a modifiche, alla sparizione, alla ricomparsa e tutto il resto. Non sono di per sé né più né meno degne di rispetto o di disprezzo che le fedi calcistiche, la mania per l'ipod o la credenza nell'oroscopo. Se qualcuno dice alla Brodie che oggi è un giorno particolarmente fortunato la Brodie potrà sorridere o magari anche deprecare l'aver ricevuto una simile informazione, non certo irridere il latore della stessa. Se però il malcapitato in oggetto dovesse dire che oggi la Brodie non deve fare una certa cosa perché le porterebbe male, Miss Brodie crede che avrebbe ragione di risentirsi. Se, infine, l'invasato si presentasse in parlamento a dire che una certa cosa non si deve fare perché è contro blah blah blah la Brodie si sentirebbe diminuita nei suoi diritti.

Questa è la crux su cui i politici e le elettrici con il sale in zucca devono soffermarsi, per la quale devono combattere e soprattutto mai stare zitte. Se tutti i cittadini hanno gli stessi diritti, dunque anche le cule devono potersi sposare con le cule di loro scelta (per i malpensanti: i cittadini e le cittadine omosessuali). Se la Chiesa Cattolica ha il diritto e la libertà di dire quello che vuole e di spacciare i proprij insegnamenti morali moralistici e moraleggianti dicendo in più che sono universali (katholikòs) qualsiasi altro ente o organizzazione deve poterlo fare, compresi i massoni e i seguaci delle religioni pagane, etc. Tutto, ovviamente, ça va sans dire mais il faut le dire, senza costi per la collettività, ma solo per i diretti coinvolti.

Ma, è il caso di dirlo, alla Chiesa non interessa controllare solo le coscienze, come qualsiasi chiesa essa vuole - è la sua ragion d'essere altrimenti chiunque potrebbe farsi i suoi altarini in casa dire le preghierine lì davanti e poi andarsene tranquillamente in ufficio a scuola o in pizzeria e morta lì - avere il POTERE tramite la legge di stabilire non solo quello che si deve dire o pensare, ma quello che è lecito fare legalmente parlando. Per fare questo efficacemente deve poter controllare i parlamentari che le leggi le scrivono e le approvano. Dunque deve poter avere i suoi scagnozzi (Ruina, Caffarra, Martino, Fisichella, gli ultimi due imparentati con parlamentari: una vecchia tradizione di famiglia molto molto italiana a quanto pare, o forse anche spagnola, di certo sudamericana) per tenere sotto controllo i suoi cagnolini (Prodi, Rutelli, Casini, ma anche Fassino, e perché no D'Alema e Bertinotti in vena di crisi mistiche) affinché non si permettano di fare i cani sciolti.

La Brodie spera di avere così spiegato le ragioni della sua virulenza anticlericale di questo periodo elettorale e del perché mai nessuna elezione sarà vinta fino a quando la Chiesa Cattolica non verrà resa IRRILEVANTE e dunque innocua anche in questo Belpaese. Come fare non spetta alla Miss dirlo, ma potete cominciare smettendo di andare ai matrimoni dei vostri amici che si sposano in chiesa, smettendo di fare regali di nozze in caso di matrimoni in chiesa oltre che in occasione di battesimi cresime e prime comunioni. E se qualcuno ha qualcosa da insinuare sono anni che la Miss non va né a Bar/Bat Mitzvah, né a nozze in sinagoga né fa più un seder di Pesach né religioso né laico.

DA LEGGERE:
L Sciascia, Morte dell'inquisitore
L Sciascia, Dalle parti degli infedeli
Jerzy Andrzejewski, Buio sulla terra (1962)
Lisa Appignanesi, Free expression is No offence (2005)

Wednesday, April 12, 2006

la politica degli Italiani

Il partito per cui Miss Brodie ha votato non ha avuto i risultati che i suoi rappresentanti si aspettavano. La Brodie non solo non ne è sorpresa, ma è addirittura soddisfatta che né l'ex-onorevole Intini né l'ex -onorevole Pannella sono stati eletti al Senato. Tutti e due sono il segno più evidente che persino un partito progressista e riformatore come la RnP non riesce a liberarsi dei suoi vecchi fantasmi. Inoltre Marco Pannella è un imbarazzo per chiunque e un motivo buono e sufficiente per non votare o non aver votato la Rosa. La Miss stessa, pur fedele ascoltatrice di Radio Radicale, non ricorda le innumerevoli volte in cui è corsa a spengere la radio non appena la voce di questo dinosauro si fa sentire a proposito e a sproposito di tutto ma sempre e comunque con l'unico obiettivo di far avanzare il suo ego smisurato. Ma questa gente non ha una vita ? Possibile che non abbia di meglio da fare ? Non sanno che alla loro età le rose bisogna coltivarle in giardino, magari all'ombra di una tranquilla tenuta nella meravigliosa Valdorcia, loro che potrebbero permetterselo, e lasciare il campo a forze giovani vigorose e nuove ?

Autolesionista Miss Brodie, o solo masochista ? No, semplicemente un insegnante con i piedi per terra e la testa non tra le nuvole. La Miss non è sorpresa neanche dall'esito inconcludente delle elezioni: basta prendere i mezzi pubblici tutti i giorni per rendersi conto che metà degli Italiani sono con Berlusconi, per quanto demagogo, per quanto infingardo, per quanto imbanditore di teatrini senza sostanza. E come dar loro torto, se l'alternativa si presenta come il partito della restaurazione, del ritorno al buon tempo antico mai esistito in cui tutto ma proprio tutto era concertato, non c'erano in apparenza conflitti ma si giocava ogni cosa sottobanco per meglio procedere alla spartizione della torta, e si trovava il modo di far arrivare le briciole anche all'ultimo pezzente purché tacesse e si accontentasse ?

Ora il centro-destra ha addirittura proposto Amato e Napolitano come candidati alla Presidenza della Repubblica: uno un machiavelli di parole fini e cervello grosso, l'altro una cariatide paralitica, entrambi simbolo del peggior statalismo, corporativismo, partitismo, immobilismo e concertismo in cui l'Italia è stata ed è grande maestra, un tempo immarcescibile oggi ormai marcescente e in putrefazione.

Detto questo, che bella soddisfazione vedere che il disonorevole Mirkomerda Tremaglia si è trovato con il petardo in faccia dei suoi "Italiani all'estero", una vera porcheria indemocratica (sapete che basta avere uno dei quattro nonni italiani per avere diritto alla cittadinanza italiana ? in un paese come l'Argentina il 75% degli abitanti è potenzialmente cittadino italiano, in Australia il 25%, ma dove s'è visto mai ? nei pochi altri paesi retrogradi che ammettono lo ius sanguinis invece dello ius soli, ecco dove) tanto più che per i cittadini italiani veramente all'estero per i più vari motivi (studio, lavoro, trasferta lunga) le condizioni per il voto lo hanno reso praticamente impossibile e irrealizzabile, e non poteva che essere così visto che Tremaglia e la sua feccia alleanza-nazionalfascista miravano a ottenere in cambio di favori di chissà che genere il voto di quelle sacche di immigrati all'estero che per i più strani motivi hanno mantenuto la cittadinanza pur non mettendo piede - in alcuni casi neanche parlando la lingua - nel Belpaese da oltre cinquant'anni, gente che è scappata dalla miseria nera che attanagliava l'Italia ma a cui è rimasta la fregola romantica di "tornare al paese" di pavesiana memoria.

Tutto dimostra, se ancora di dimostrazioni ci fosse bisogno, che l'Italia è un paese di vecchi e i vecchi, si sa, hanno gli occhi nella nuca non sotto la fronte, guardano per forza di cose indietro, all'esperienza del loro vissuto non all'esperienza del vivere che ancora gli rimane davanti. Lo spiega e lo denuncia molto bene lui con lucidità e saggezza seppure tinta dall'amarezza di chi può solo constatare una disgrazia a cui non riesce di porre rimedio.

Ma perché stupirsi ? Questo è il paese dove è stato inventato il concetto stesso di "partito" (parte bianca e parte nera nella Firenze di Dante), Guelfi e Ghibellini, Interisti e Milanisti, Juventini e tutti gli altri, clericali e anti-clericali. E qui è il punctum dolens, tra i due litiganti il terzo gode, e il terzo si chiama Chiesa Cattolica Romana. Che ha tutto l'interesse, come sempre lo ha avuto nella storia, a che i due litighino, per meglio fregare l'uno e l'altro. E' nella natura culturale degli Italiani, quando due fratelli litigano ci pensa Mamma Chiesa a mettere pace, la Mamma onnipresente degli Italiani bravi ragazzi, la Grande Madre, la Potnia Mediterranea che continua a esercitare il suo malefico influsso menzognero e divoratore di coscienze sotto le mentite spoglie di una verginella infilzata.

In tutto il bailamme di queste elezioni dove i vincitori parlano di "dovere di governare" e i perdenti continuano a dire che i giochi non sono ancora fatti, dov'è la Chiesa che prima delle elezioni tanto si era raccomandata di votare per quei partiti che accettavano gli irrinunciabili principij di Santa Madre Chiesa ? L'ineffabile Ruina tace, ma non crediate che giace. Sta preparando, come è tradizione di questa congrega di mistificatori che da duemila anni ammorbano il cervello della povera gente, le sue strategie da verme sudamericano: le uova le ha già posate da una parte e dall'altra, all'interno della Margherita e dell'UDC come pure di Sforza Italia, e poi c'è sempre il suo cattolico adulto Prodi, a cui saprà chiedere il conto, memore della parità scolastica (leggi: sovvenzioni a sbafo dei contribuenti e in barba alle disposizioni costituzionali, carta straccia per chi si presenta come vero interprete della parola di Dio e suo unico rappresentante in terra) legiferata sotto il precedente governo Prodi, memore ancora dell'istituzionalizzazione della religione cattolica all'interno della scuola pubblica concessa da Craxi, e memore infine dei privilegi che ha potuto mantenere grazie al decisivo appoggio implicito e esplicito dei comunisti italiani.

E intanto il carrozzone va avanti, sprezzevolmente incurante dell'incertezza politica e delle sue conseguenze sul mercato finanziario, della mancanza di credibilità e di affidabilità già sottoterra (persino i Polacchi - i Polacchi, for Christ's sake !!!, possono permettersi di ironizzare sugli Italiani che una volta toccato il fondo si mettono a scavare: citazione morettian-caimanesca). Non si sa né se né quando il Presidente affiderà a Prodi l'incarico di formare il prossimo governo, non si sa chi saranno i nuovi ministri e relativi dicasteri, a differenza di tutti gli altri paesi democratici dove le rispettive squadre di governo vengono annunciate prima ancora del voto, dove il giorno stesso dell'annuncio dei risultati il primo ministro designato si presenta al capo di stato o al nuovo parlamento. Soprattutto non si capisce a che cacchio serva una seconda camera in tutto e per tutto dotata degli stessi poteri della prima assemblea legislativa, cosa che non ajuta certo il processo democratico.

Ma non abbiate paura: solo le sprovvedute possono credere che sia tutto fermo. Al contrario, tutto si sta muovendo, gli incontri "particulari" stanno freneticamente avvenendo nell'oscurità delle sedi di partito e delle sacrestie che contano per fare le parti e per mettersi d'accordo. E poi dicono che la letteratura non serve a niente: rileggetevi la memorabile, profetica e disperante ultima pagina di Animal Farm di Sant'Orwell.

Tuesday, April 11, 2006

Destra e Sinistra: il bis

La Brodie spera che nessuna delle sue accorte e leggiadre lettrici si farà ingannare dagli pseudo discorsi pseudo-ideologici che ancora infarciscono le tavole imbandite della propaganda televisiva sul centro-sinistra e sul centro-destra. Questi due concetti - un retaggio di una divisione storica tedesca poi ripresa dalla scuola marxista e infine estesa a modulo mentale "universale" - sono stati spesso usati per camuffare una semplice voglia di potere sotto le mentite spoglie vuoi del finto liberismo (la Destra che si prende i profitti e appioppa le perdite allo "Stato", non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, i più ardenti propugnatori delle virtù liberistiche) vuoi della finta solidarietà interclassista (la Sinistra dei sussidi da soglia di povertà e di ajuti agli "amici" "intellettuali" che "si occupano" di cinema, di teatro e di tutta la cultura sovvenzionata a sbafo per i loro feudi e i loro stili di vita in nessun caso proletarij, perché va bene tutto, ma un regista ha bisogno dei suoi 200 metri quadri di attico più 60 di terrazzo in via della Vigna a Roma se vuole essere creativo e uno scrittore organico non può fare a meno della sua villa e annesso prato sull'Appia Antica per avere la giusta pace via dalla pazza folla...).

Destra e Sinistra sopravvivono come facile schema mentale e come tutti gli schemi mentali portano alla faciloneria e al semplicismo tutti i creduloni e i semplici di spirito che vi prestano fede, non certo i demagoghi bisognosi di bagno di folla e relativi voti per meglio farsi gli interessi proprij, vuoi quelli patrimoniali vuoi quelli da narcisistiche primedonne ansiose di affermazione, e spesso tutti e due insieme.

Come è da sempre negli Stati Uniti, come è successo da una decina d'anni in Gran Bretagna e come sta succedendo un po' dappertutto in Europa occidentale le ideologie lasciano il passo non già alle idee - come era auspicabile - ma agli idiotismi di massa. E' il trionfo del "particulare" o come si direbbe in buon globish (global English, la lingua macdonaldizzata ipodizzata windowsizzata starbucksizzata che si sta diffondendo di pari passo con l'americanizzazione del pianeta) della NIMBY (Not In My Back Yard) philosophy.

Per seguire questo gruppo di persone capaci di dare il sostegno necessario a uno schieramento (non a un partito, si badi bene, dall'ideologia certa e definita) che assume ogni volta i connotati delle richieste che gli arrivano dalla forza elettorale e si propone di realizzarle una volta al potere, è necessario che qualsiasi politicante si spogli di ideologie e di principij e si faccia carico esclusivamente di promesse: è quello che succede a ogni elezione americana, è ciò che tiene in piedi il governo di quel pallone gonfiato mononeuronale di Blair, è ciò che ha permesso a Berlusconi di andare a Palazzo Chigi. E', soprattutto, la chimera che inseguono, senza particolare successo visti i loro trascorsi ideologici storici e personali i varij Fassino D'Alema Rutelli Bertinotti, è ciò che è quasi riuscito a quella vecchia volpe scaltra di un democristiano su un pulmino giallo di Prodi per ben due volte, il quale ha pensato bene di presentarsi a ogni elezione senza un partito dietro, o meglio usando le infrastrutture partitiche di altri senza metterci niente di suo - né finanziariamente né moralmente - a parte il suo faccione da pretonzolo della periferia bolognese e la sua grande capacità di fare il furbo quando le cose non vanno per il verso giusto: "io non c'ero io non sapevo".

E' interessante cercare di capire perché gli altri burattini/burattinaj si lascino così facilmente vampirizzare, e deve essere ovvio che avranno non solo le loro buone ragioni ma il loro tornaconto politico, che è sempre un tornaconto economico, nessun elettore si lasci ingannare.

Alla "sinistra" che non è più sinistra e che vorrebbe essere centro(sinistra) ma non lo è ancora, non è riuscito, per il momento, di catturare il sacro graal cui altri corpi elettorali si sono, da tempo, abituati: rappresentare il niente delle idee tramite la facciata del tutto dei buoni sentimenti, per tenere buoni tutti quanti e fargli credere che andare a votare significhi ancora esprimere una scelta.

Anche la politica, anche in Italia, si è adeguata e deve adeguarsi sempre più alla macdonaldizzazione della società planetaria: anche da macdonald puoi scegliere, come lo vuoi il tuo hamburger, standard o doppio, o preferisci supersize ? Ma una volta messo sotto i denti sempre della stessa merda di fast food si tratta, con o senza patatine.

Friday, April 07, 2006

Destra & Sinistra

Oggi Miss Brodie è rientrata a casa furiosa e fuori di sé, cosa che non le capitava ormai da almeno tre mesi. Tutto è iniziato molto innocentemente quando all'uscita dall'atrio della stazione un personaggio con sembianze tra il pecorone e l'impegato frustrato in pausa pranzo (e probabilmente lo era) mette nelle mani incaute della Miss un foglio di propaganda politica. La Brodie non ci ha fatto molto caso perché per principio prende qualsiasi volantino anche dai fascisti perché sa che i volantinatori finiscono il lavoro con l'ultimo volantino distribuito, si tratta di solidarietà tra lavoratori ecco. Dopo poche righe però non ha potuto fare altro, in preda a una rabbia sempre più montante, che girarsi sui tacchi, ritornare sui suoi passi e cantargliene quattro. Era nientemeno che un fogliastro di bugiardissime prese di posizione della Compagnia delle Opere stramaledette di quelle merde su due piedi camuffate da esseri umani che vanno sotto il nome di Confusione e Disperazione e che si rifanno a quel millantatore demagogo e falso profeta tale don Giussani che fa onta alle ceneri degli altri grandi milanesi di cui non è pari che con lui riposano nel famedio del Cimitero Monumentale cittadino.

La prima cosa che ha fatto salire il sangue alla Brodie è stato da subito l'esordio del bugiardino che indicava nella Rosa nel Pugno il primo avversario politico. Per chi non se ne fosse accorto la Rosa nel Pugno è il partito per cui Miss Brodie voterà. Comunque un avversario non è un nemico e quindi la Brodie è andata avanti nella lettura.
Seconda citazione da far salire il sangue, le banalissime parole di quel Torquemada travestito da agnellino satanico che va sotto il nome di Maledetto XVI lui e il suo gregge di pecoroni, pecorine e pecoracce. La Brodie è passata oltre perché la noncuranza è il miglior disprezzo.
Non sapeva però la Miss che il peggio doveva ancora venire: "Voteremo centrodestra. Un voto per difendere le libertà di tutti: delle persone, delle realtà educative e sociali, delle imprese. E della Chiesa, quella "entità etnica sui generis" [la fonte della citazione non è menzionata ma per la Brodie deve trattarsi delle sataniche parole del fondatore e guru dei Confusi e Disperati don Cessani] che difende il valore della vita umana, educa alla carità e sostiene la speranza del futuro."
E' stato a questo punto che la Miss non ci ha visto più [scusate il cliché terminologico] e con la bava alla bocca è tornata indietro dal tristo figuro fremendo e temendo che costui potesse essersi già dileguato.

La foga e l'oratoria della Miss le sono sembrate provenire da una fonte segreta, non credeva di avere così tanta rabbia in corpo, così tanto sdegno e così tanta veemenza da travolgere il malcapitato. A ogni cosa che costui le rispondeva trovava nuovi argomenti urlando a voce sempre più alta - ha iniziato a formarsi un capannello di gente - e tuttavia mantenendo una certa compostezza senza trascendere nel turpiloquio né nelle imprecazioni.

Ripensandoci adesso però, la Brodie è turbata e si rammarica di non aver mantenuto la calma ribattendo punto per punto alle dichiarazioni senza cedere alla foga e al sentimento. Ad esempio alla dichiarazione che la volontà popolare ha stabilito il rispetto degli embrioni avrebbe potuto controbattere che la volontà popolare aveva anche stabilito la fine del finanziamento pubblico dei partiti e il sistema maggioritario per le elezioni, invece ha tirato in ballo la Ruinosa Cardinal-lessa Ruina e le sue indicazioni di voto. Quando il tipo le argomentava che in Lombardia c'è la libertà perché c'è il buono scuola invece della difesa della scuola pubblica avrebbe dovuto invocare l'articolo della costituzione che vieta il finanziamento statale alle scuole non statali. Parlando di PACS avrebbe dovuto dire non che si deve estendere il diritto di tutti alle stesse cose ma che la regolamentazione dei matrimoni da parte dello stato non è cosa che debba interessare né la Chiesa né nessun altra confessione religiosa, visto che il matrimonio religioso segue regole sue proprie che lo stato rispetta e fa rispettare. E via discorrendo.

E invece è stata viscerale e poco lucida, ha permesso all'irrazionalità che cerca di controllare con la logica e con l'autodisciplina di prendere il sopravvento in una situazione in cui era imperativo mantenere il sangue freddo. Non è una buona politicante.

Ma la questione risale a una domanda postale qualche giorno fa da un suo allievo un po' sprovveduto che ha chiesto alla Brodie alla fine della lezione e di fronte alla classe intera se fosse di destra o di sinistra.

Parlare oggi di destra o di sinistra non ha più senso, nemmeno in Italia. Anzi soprattutto in Italia dove cattolici e comunisti hanno permesso che venisse inserito nella Costituzione repubblicana un articolo che è per sua natura anticostituzionale, quel famigerato articolo 7 che ha permesso alla Chiesa vaticana di mantenere intatto tutto il suo potere accumulato nei secoli e di continuare a influenzare le scelte di qualsiasi politicante italiano. E è anche ora che chiunque si dichiari di sinistra oggi capisca che non si distingue in nulla, ideologicamente parlando, da qualsiasi sostenitore della chiesa cattolica. Cattolici e comunisti sono sempre gente di chiesa e la Brodie non appartiene a nessuna chiesa e a nessuna cappella, nemmeno a quella degli atei, pur essendo atea. Anzi in un certo senso non è nemmeno atea visto che non passa il tempo a negare qualcosa che non esiste, che è un ossimoro intellettuale.

Però ora ha voglia di dire qualche cosa sulla religione e sulle religioni visto che in queste elezioni politiche i temi più dibattuto non sono schiettamente economici o giuridici come dovrebbero essere ma di natura essenzialmente etica e religiosa. Se c'è qualche cattolico che legge questo ciberdiario la Brodie non lo capisce. La Brodie nutre solo disprezzo per qualsiasi religione e nutre disprezzo intellettuale per gli aderenti a qualsiasi religione, compresi quelli della fede ebraica da cui proviene. Chi crede non può pensare e quando Miss Brodie legge di scienziati credenti o - tragica scoperta fatta oggi - dell'esistenza di astronomi sacerdoti e teologi, pensa che si tratti di psicopatici dissociati pericolosi a se stessi e potenzialmente agli altri. Nessuna fede è compatibile con il pensiero razionale, nessun pensiero è degno di tale nome quando è associato alla fede in un qualsiasi dio o Dio che sia, non c'è nessuna differenza con la credenza nell'astrologia o negli UFO o in chissà quanti altri fenomeni come le fate i folletti e gli gnomi. Certo le persone che credono e vivono la loro fede con coerenza e sincerità sono degne comunque di rispetto così come la Brodie non metterebbe in ridicolo chi va alle sedute spiritualiste, ma quando questi stessi iniziano a pretendere riconoscimenti e prebende (per gli ignari che non lo sapessero la Chiesa Cattolica in Italia riceve quattromila miliardi di vecchie lire all'anno dallo Stato italiano, sovvenzioni elargite non liberamente dai fedeli ma subdolamente estratte a forza dalla tassazione di tutti i contribuenti), allora lì Miss Brodie diventa una jena.

Per non parlare dell scuola pubblica e degli insegnanti di religione nominati dal vescovi con programmi stabiliti dalla Conferenza Episcopale Italiana ma retribuiti con i soldi di tutti i cittadini, i crocifissi alle pareti delle aule scolastiche e dei tribunali, quasi fosse roba loro e la scuola e la giustizia.
Forse non tutti sanno che quell'episodio famoso in cui Ambrogio vescovo di Milano impose a Teodosio di inginocchiarsi e di chiedere perdono non viene raccontato sempre monco. Due ufficiali imperiali romani [cristiani, va detto] avevano fatto bruciare una sinagoga a Tessalonica, con gli ebrei dentro (vi ricorda qualcosa ? se la gente studiasse la storia invece di guardare telenovele forse non penserebbe che Hitler fosse un originale). L'imperatore ne aveva decretato l'arresto. I due erano fuggiti e si erano rifugiati, guarda un po', nella cattedrale di Milano. E' qui che Ambrogio tronfio di tutto il suo potere ecclesiastico che è superiore a quello terreno blah blah blah chiese l'umiliazione dell'imperatore.

Bene, la Brodie ha voglia di dirlo a voce alta: è ora che i cattolici e tutti i religiosi vadano fuori dalle balle. Non venite a leggere questo diario se la cosa vi offende, non rompete le scatole con vari Benedetti e Maledetti e le altre offensive per il pensiero e per la giustizia umana frescacce che vanno sotto il nome di pensiero cristiano. C'è nel liceo in cui la Brodie esercita la propria missione un'insegnante di filosofia che è solo disprezzabile e ignobile la quale non fa altro che fare il catechismo nelle sue sei ore settimanali, spacciando a tutto spiano Agostino e Tommaso ma non solo, ideologia cristiana su tutto e a sproposito di tutto. E nessuno dice niente. La collaboratrice vicaria (vicepreside per voi profani) della scuola di fronte si candida alle elezioni nazionali e nessuno ci trova niente da ridire. Alla Brodie qualcuno chiede da che parte sta politicamente e lei, per deontologia professionale rifiuta di rispondere, durante le discussioni su temi di attualità qualche studente propone posizioni in contrasto con la sua e lei lo difende se gli altri studenti lo attaccano, non demolisce - come potrebbe fare - chi propugna la validità di assunti che di intellettuale non hanno neanche le braghe di tela di cui si ammantano, epperò, solo l'altro jeri una studenta ha avuto il coraggio o la sfacciataggine di dire che l'estremista è la Brodie.

Miss Brodie crede che ci sia spazio per tutte le posizioni ideologiche, anche quelle razziste, anche quelle irrazionali, purché nel rispetto della legge e nell'ambito del dibattito intellettuale, ma non accetta che si travesta il significato delle parole. Dire che la Chiesa difende la libertà equivale a dire che lavorare nei campi di sterminio rende liberi, dire che le scuole private in quanto aperte al pubblico sono scuola pubblica equivale a dire che gli stadi in quanto aperti al pubblico sono un servizio pubblico e così discorrendo di insensatezza in insensatezza di banalità in banalità di stupidaggine in stupidaggine. La prima cosa che deve fare una persona che vuole imparare a pensare è avere rispetto per le parole senza renderle ostaggio della propria millanteria da venditori di acciughe. In questo la Chiesa è maestra visto che è da duemila anni che con grande sagacia e furbizia sa vendere se stessa e il suo millantatorio messaggio.

Dunque, né destra né sinistra, Rutelli assomiglia a Casini, Fassino è stato a scuola dai gesuiti, Prodi è un cattolico adulto e insomma se non è zuppa è pan bagnato. BUONA ROSA NEL PUGNO A TUTTE E A TUTTI. PENSATE RADICALI, VOTATE RADICALI. VOTATE ROSA NEL PUGNO.

Thursday, April 06, 2006

Pedagogismi e Anti-Pedagogia

La Miss non ama molto parlare direttamente delle sue giornate di scuola ma oggi le frulla per la testa una certa idea e ha voglia di renderla pubblica. Un'interrogazione (ohibò che parola è cotesta, più adatta a un commissariato di polizia o a un'aula parlamentare che a un luogo educativo, e in effetti la Miss le chiama "oral presentations") in cui la studenta di turno dimostra sì di aver studiato e memorizzato varie informazioni ma di non aver capito granché né perché tale studio abbia un senso né a quale fine l'immagazzinamento di tali dati debba servire, porta la Miss a un grande sconforto ma anche a interrogarsi sulle ragioni di un simile fallimento (suo della Miss e della studenta).

Spesso gli insegnanti dimenticano che insegnamento di per sé è termine vuoto, visto che senza apprendimento perde di qualsiasi senso. Invece è ancora piuttosto diffusa - e non solo tra gli insegnanti stessi, anzi - una certa mentalità che crede di ravvisare la padronanza di alcune conoscenze con la capacità di saperle trasmettere. La battaglia tra pedagogisti - fautori cioè di uno studio scientifico sulle tecniche di trasmissione dei saperi e della padronanza di un impianto epistemologico della didattica quale base ineludibile per qualsiasi forma efficace di docenza - e anti-pedagogisti che preferiscono una solida padronanza dei saperi in sé e per sé e nient'altro, è annosa e irrisolta né la Brodie ha voglia di impegolarsi in sciocche diatribe. Di una cosa però è certa: la scuola così com'è, anche quando sarà riforma(tta)ta morattizzata non può funzionare perché resta un'istituzione chiusa, non aperta, e dunque per sua natura irriformabile.

Un tempo il pedagogo era colui - quando le donne non contavano niente e dovevano stare in casa a fare la lana - o colei (quando, con la rivoluzione industriale gli uomini hanno trovato meglio da fare che tenere a bada mocciosi frignanti) che "accompagnava" (ago) "il fanciullo" (pais) verso gradi sempre maggiori e più complessi di autonomia e responsabilità. Ma quando il pais arrivava era veramente creta da modellare, "tabula rasa" su cui incidere la propria visione del mondo, giusta o sbagliata che fosse, come scrivevano nella loro Ratio Studiorum del cinquecento i padri gesuiti, che di queste cose se ne intendono, "datemi un fanciullo a un'età impressionabile e sarà di Dio per sempre". E' lo stesso motivo per cui ancora oggi la Chiesa cattolica continua a battere il tasto del diritto dei genitori a educare i figli secondo la propria fede (e dunque nelle scuole cattoliche) ma a spese dello Stato tutto: l'indottrinamento deve avere inizio quanto prima per essere efficace.

Ma, ahilei, anche la Chiesa cattolica è fallace e si sbaglia di grosso: oggi il pais arriva già indottrinato di suo, è stato esposto non solo alle varie opinioni dei familiari ma soprattutto a un battage incessante e onnipresente di pubblicità, messaggi mediatici di ogni sorta, influenze che quando non sono occulte sfuggono comunque alla sua consapevolezza.
L'insegnante oggi non ha più quasi nessuna possibilità di modellare l'intelletto del pais a lei affidato - e forse questo è un bene, la Miss non lo nega, visto che spesso la scuola era/è un vero e proprio campo di plagio e manipolazione, considerato anche che un buon terzo o più degli insegnanti sono degli squilibrati più o meno gravi affetti da varie turbe che non dovrebbero essere in contatto con giovani in fase di formazione e ancora fragili e estremamente vulnerabili.

In ogni caso oggi questo pericolo è molto raro: gli allievi, spesso loro malgrado, sono già delle scimmie ammaestrate, che ripetono i luoghi comuni di cui sono farcite le loro testoline, incapaci di mettere in discussione in maniera critica le proprie idee prima di quelle degli altri. Questo spiega perché durante i colloqui con la Brodie rivelano un'assenza totale di acribia, una incapacità di mettere in relazione tra loro i fatti i dati le nozioni che hanno studiato in classe e a casa e di tessere dei legami con le informazioni che già hanno a disposizione nella loro testa e che restano scollegate da tutto il resto. Per carità, non è solo colpa loro, visto che non hanno mai o quasi avuto occasione di mettersi in gioco per sviluppare competenze critiche sempre più sofisticate. Ma mettere il cervello sul pilota automatico per ripetere le banalità che circolano tra la società non significa pensare. Anzi pensare non significa niente se non significa pensare contro. Anche contro se stessi. Contro il mondo. Contro la "vita" e la "natura". Per rifarle, più vive e più vere di quanto non vogliano quei falsi maestri che pretendono di pensare al posto di chi ha abdicato al pensiero. Ma perché il logos viva bisogna leggere. Molto. E gli studenti leggono poco e male.

Tuesday, April 04, 2006

Open for business

La Miss si era data una pausa in occasione dell'anniversario dell'apertura del suo ciberdiario (è vero che non ve ne eravate accorte ?) sia perché aveva voglia di VITAREALE (TM) ma anche perché temeva di ripetersi.

Le cose interessanti che avrebbe da dire le dicono, e le scrivono meglio di lei, quei bloggeristi che lei così gentilmente cita nel suo Brodie Set e che hanno il pregio di presentare idee da lei condivise in maniera arguta e intelligente oltre che con un contorno estetico assai più intrigante e piacevole di quanto possa fare lei.

Che cosa spinge dunque la Miss a riaprire la sua finestra sul mondo ? I suoi colleghi bologgeristi molto probabilmente non hanno avuto modo di avere tra le mani una pubblicazione ancora poco nota anche al pubblico delle docenti colleghe della Brodie in cui si presentano "contenuti, obiettivi e finalità" della nuova scuola secondaria di secondo grado riformata morattizzata. Molte delle colleghe non se preoccupano perché convinte che con la probabile (ma quanto probabile ?) vittoria dell'Unione di Centro-sinistrati tale riforma verrà spazzata via come la precedente berlingueriana era stata spazzata via dalla vittoria della Casa delle Ambigue-libertà. In realtà non sarà così: prima di tutto perché la riforma ricalca, e non solo a grandi linee, l'impianto ideologico della riforma Berlinguer, ma soprattutto perché nel programma dei Centro-sinistrati si dice a chiare lettere che verranno aboliti solo quegli aspetti su cui non c'è stato accordo. Pertanto verranno solo ripristinati l'obbligo di studio fino a 16 anni (e non il diritto-dovere morattiano fino a 18) e la possibilità di scegliere più tardi l'indirizzo liceale o quello professionale. Inoltre resta - chiunque vinca le elezioni - da sciogliere il nodo dell'accordo attuativo dei programmi dell'istruzione professionale che dovrebbero passare interamente alle competenze delle singole regioni.

E' vero anche che in Italia nessuna vera riforma è possibile, il gattopardismo è il vizio non più solo siciliano o meridionale ma nazionale ormai, cambiare tutto per non cambiare niente deve essere la forma mentis della maggioranza di chi nasce al di qua delle Alpi. Tuttavia i contenuti dei programmi liceali sono cambiati nel tempo, è bene ammetterlo, e non si vede come non verranno cambiati questa volta. E forse è anche auspicabile, perché tra riforme vere o fasulle, riformine e riformette, sperimentazioni e autorizzazioni ministeriali concesse temporaneamente a singoli istituti e mai ritratte si è arrivati oggi in Italia a una giungla di oltre 300 diversi indirizzi con orarij materie e programmi diversi uno dall'altro senza evidenti ragioni se non quella che ognuno in questo paese fa di testa sua e come meglio gli conviene o crede e se hai qualcosa da dire fatti i cavoli tuoi che io mi faccio i miei.

Dunque, Miss Brodie è andata a guardare i programmi dei cosiddetti licei umanistici, classico, linguistico e scientifico. Il primo colpo lo ha avuto quando ha visto che erano sparite le letterature: lingua e letteratura latina, lingua e letteratura greca, lingua e letteratura straniera. Dall'anno prossimo gli studenti del classico avranno lingua e CULTURA latina, lingua e CULTURA greca e LINGUA inglese. Non solo, la letteratura straniera scompare anche dal liceo linguistico che forse un qualche interesse specifico a mantenerne l'insegnamento lo aveva. Niente, la parola letteratura scompare totalmente e resta solo per letteratura italiana. L'ultimo anno di liceo, le docenti di italiano potranno, bontà loro, affiancare pagine di testi di autori stranieri "ove possibile" sta scritto, alla colonna dei contenuti. Se non sarà possibile (e le colleghe di italiano ne hanno di cose da fare, altro che), pazienza, vorrà dire che persino le allieve di licei umanistici come quello classico e scientifico non avranno toccato con mano le grandi pagine degli Scrittori che hanno scritto il mondo: Shakespeare, Montaigne, Goethe, per fare solo qualche nome. Al linguistico (e all'economico e al tecnologico !!!) va un pochino meglio: l'ultimo anno prevede la presentazione di "testi letterari moderni e contemporanei": dunque ok per Orwell, Ishiguro e Spark, Pennac, Sartre e de Beauvoir, Kafka, Brecht e Grass, ma comunque ancora niente Shakespeare o Chaucer o Dickens, niente Rabelais o Villon o Flaubert, niente Lessing o Novalis.

Pazienza si dirà. Magari aumenteranno le competenze linguistiche per potere usare la lingua quotidianamente nelle più varie situazioni comunicative e che oggi sono così criminalmente trascurate. Anche qui duro colpo per la Miss. Le ore dedicate a Lingua inglese nell'orario dei licei classici e scientifici sono di 2 alla settimana (oggi al classico sono 3 all'anno e allo scientifico 4 per due anni e 3 per gli altri tre anni) cioè passano a dieci ore nel quinquennio da quindici e diciassette che erano rispettivamente: il 33% in meno al classico e il 43% in meno allo scientifico.

Che dire ? Miss Brodie non ha voglia di piangersi addosso ma con due ore alla settimana che cosa riuscirà a fare in classe ? già adesso con tre ore deve barcamenarsi perché manca la continuità necessaria a rendere salde le conoscenze linguistiche prima che si trasformino in competenze e poi in capacità. In futuro dovrà accontentarsi di fare alla meno peggio e soprattutto dovrà dire addio alla letteratura. Uno dei motivi che l'aveva convinta a tornare in Italia dopo la sua esperienza con la scuola francese era proprio l'assenza della letteratura dai licei francesi, ora si ritrova nella stessa situazione ma senza i vantaggi economici offerti dal ministero dell'Education Nationale.

Più di tutto resta allibita dalle dichiarazioni di certi uomini politici (anche la Moratti è una uoma politica, che credete ?) secondo i quali le allieve delle scuole italiane in uscita dal liceo saranno tutte perfettamente bilingui, come se il bilinguismo si potesse acquisire semplicemente studiando a scuola.

E poi perché questo annichilimento della letteratura ? E' la letteratura che ajuta gli esseri umani a leggere il mondo, a rendere comprensibile le loro esperienze, a trasformare il loro vissuto quotidiano individuale in valore universale senza tempo. Oggi per molti allievi e allieve la scuola resta l'unico luogo della loro vita in cui hanno occasione di confrontarsi con il pensiero e con la bellezza delle parole dei grandi Scrittori che ci trasmettono, a dispetto della lontananza nel tempo e nello spazio, il senso di essere uomini e donne, oggi e sempre, qui e ovunque, divine macchine resistenti alla forza di gravità che pur essendo ombra di un sogno e giocattoli nelle mani di dèi che non esistono se non nella ricca immaginazione di chi li ha creati mantengono su questa terra lo spirito vitale di un pensiero che non muore mai. Senza letteratura la scuola che cosa diventa se non un mero luogo di istruzione ?