leggere Carlo
Miss Brodie è stata sollecitata dal bell'Antonio a parlare di Michelstaedter perché proponga valide ragioni per la sua lettura.
Miss B ha iniziato a leggere La Persuasione e la Rettorica da giovane e da allora non ha più smesso. Michelstaedter resta il suo livre de chevet perenne, così come The Naked Civil Servant resta la sua bibbia del cuore.
Perché leggere Carlo ? A volte non riusciamo a leggere un testo e, magari a malincuore, dobbiamo lasciarlo perdere. Ci diciamo che forse non è il momento giusto, che forse più avanti i temi ci interesseranno o addirittura pensiamo che il testo stesso sia stato sopravvalutato dalla critica e/o dai lettori che ce lo hanno proposto.
Miss B crede invece che in certi casi siamo noi a non piacere al testo in questione. La Persuasione - come tutta l'opera busiana - è per molte persone uno di questi. Se però ci lasciamo avvicinare dall'opera e la leggiamo in continuazione, con impegno e studio, saremo ricompensati.
Scrive Carlo, "Gli uomini lamentano questa loro solitudine, ma se essa è loro lamentevole - è perché, essendo con sé stessi, si sentono soli: si sentono con nessuno e mancano di tutto."
Difficile è da leggere Carlo per chi ama stare in compagnia, per chi vive in Zweisamkeit, per chi non sopporta di stare un istante da solo a guardare il muro senza far niente che non sia pura riflessione. Per queste persone difficilmente La Persuasione sarà un testo significativo e a cui alimentarsi.
Dice infatti Carlo, "Colui che è per sé stesso non ha bisogno di altra cosa che sia per lui nel futuro, ma possiede tutto in sé."
E' chiaro che questo è un messaggio per poche persone, non perché Carlo si rivolga a degli eletti, ma perché la solitudine è cosa di pochi/e e per pochi/e. E' un cammino duro, odioso e difficile, e miss b non lo "consiglia" a nessuno perché non si può: è la solitudine a scegliere noi, non noi essa. Perché ? Perché "ognuno è un'anima nuda e sente la necessità di rivestirsi di un abito di rispettabilità, di qualità apprezzate dagli altri, per dare un senso alla propria vita e sentirsi concretamente qualcosa." (Pirandello)
Alle persone per cui la rispettabilità e l'apprezzamento degli altri non sono più un valore, Carlo ha cose sublimi da dire: "Chi vuol avere un attimo solo sua la sua vita, essere un attimo solo persuaso di ciò che fa - deve impossessarsi del presente; vedere ogni presente come l'ultimo, come se fosse certa dopo la morte: e nell'oscurità crearsi da sé la vita."
Maestro di color che sanno, di Carlo e di tutti noi che lo amiamo è l'ispiratore ultimo del pensiero brodiano:
"Il se faut sequestrer et s'avoir de soy" "Nous avons une ame conturnable en soy mesme, elle se peut faire compaignie"
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
C Michelstaedter, La Persuasione e la Rettorica
C Michelstaedter, Lettere
L Pirandello, Vestire gli ignudi
M de Montaigne, Essais
24 Comments:
Il sottoscritto ringrazia, appunta, promette di provvedere non appena i suoi acciacchi e malanni (ah, brutta cosa l'età) gli consentiranno di uscire di casa e raggiungere la prima libreria.
Vero che è la solitudine a sceglierci- io credo di essere stato scelto come tale nel momento in cui mi è stato detto di venire qui ad interpretare questo ruolo come figlio unico.
Però, quelle rare volte che decido di uscire di casa, amo stare in mezzo alla gente. Sarò grave?
-un A.30mo fiero del fatto che non riuscirà mai a vedere un mio dagherrotipo, ergo mi continuerà a chiamare "bello"-
Ps."Zweisamkeit" lo dice a Sua sorella (con rispetto parlando).
Dovrei sentirmi bene, a leggere queste cose...chi mi è vicino mi accusa di grave misantropia, perché ad esempio non sopporto le occasioni sociali "coatte" (per me), tipo l'orrido ultimo dell'anno ecc ecc. Però non sono certa di poter aver tutta questa fierezza della solitudine. A me sembra comunque una maledizione, più che una benedizione. Sebbene non abbia l'onore di conoscere missB di persona, ma qualcosa mi dice che non è una persona ingrugnita che sta in un angolino, anzi! Certo, c'è solitudine e solitudine. Mi parrebbe che la migliore sia una solitudine interiore molto orgogliosa e filosofica cui corrisponde all'esterno quello che oggidì chiamano capacità di networking. Perché vai poco avanti senza detta capacità...
La cosa del lettore che non piace al testo è una perla (purtroppo, finora io faccio parte del disgraziato club per quanto riguarda Busi - molti anni fa iniziai Seminario della gioventù e mollai dopo una cinquantina di pagine. L'ho talmente cancellato che non ricordo più perché...)
Lisöse
anto', la bellezza è nell'occhio di chi guarda, e lo dice William, non miss b... tu sei sicuramente bello perché scrivi cose sublimi con stile sublime. poi, certo, "virtù non luce in disadorno ammanto" come ebbe a scrivere il povero Giacomo, ma lo stile sta nel limite, e ho detto tutto.[e tuttavia con tutto quello che il bell'antonio legge, dove troverà il tempo per leggere anche Carlo ? e scusi la cattiveria]
lisosa, la solitudine forse è una maledizione quando diventa un malessere, una ricerca dell'impossibile. ma cercare, e trovare, se stessi non è impossibile. miss b non è un eremita, ma quasi. uscire per uscire non è mai una proposta adatta a lei, e passa intere giornate senza parlare con nessuno, nemmeno al telefono. altri fanno i filosofi solitari, sul web e nella vita, ma sempre e solo a parole. non miss b.
ha fatto male a lasciare il sublime Diabolus dopo il Seminario (che è cmq grande, ma pur sempre minore nel canone busiano). se il libro non la rifiuta miss b consiglia Suicidi dovuti e Vendita Galline Km 2. più naturalmente tutti i manuali, a partire dal primo, imprescindibile, per la perfetta Gentildonna. per capire qualcosa di amore e solitudine, Un Cuore di troppo.
miss b dimenticava: Antonio, ma non sei appena venuto fuori da uan situazione di Zweisamkeit, o ci sei di nuovo dentro ? lo so che è una parolaccia, per quello che rappresenta, non perché lo dice miss b.
lisosa, occasioni sociali coatte non ce ne sono, tranne per il lavoro (ok networking se uno lavoro nella moda nel design nell'arte e nell'editoria). tutte le altre sono scuse: basta dire che si è presi altrove con qlcosa di sociale ancora più importante ("sono invitata a cena da Giorgio" o da Stefano e Domenico o da chi vi pare, fa lo stesso) tutti ammutoliranno e non oseranno contrastarvi. ricordatevi di aggiungere qlche dettaglio successivamente per farli schiattare di gelosia ancora di più (consultare Vanity Fair, c'è tutto).
Miss B, il sottoscritto parla correttamente l'inglese e finge di avere qualche nozione dell'idioma francese, forte delle canzoni di Lio imparate in gioventù- e sbagliando regolarmente tutti gli accenti, come Lei ben sa.
In quanto al tedesco, trattasi di naturale antipatia: non mi attira la nazione, non mi attira la cultura, non mi attira la lingua. E viviamo reciprocamente l'uno nell'ignoranza dell'altro.
Il che, tradotto nei termini che userebbe il mio fruttivendolo di riferimento, può anche tradursi in un "che diavolo vor dì DueSamkeit?"
A.
Update. Sembra proprio che avremo molto a che fare con la sovrannaturale simpatia tedesca nei prossimi anni.
A.30mo
sarà ancora più difficile per gli amici germanisti tenere alta la bandiera e infonderci vaghezza di apprendere l’idioma...
(io mi limito a consultare all'occorrenza il Bidoli-Cosciani, è divertente)
Il Bidoli-Cosciani? Lungi da me avere tutti i vocabolari che vorrei (non so più se quello che manca maggiormente ormai sono i soldi o lo spazio, forse tutt'e due), ma questo non lo avevo mai sentito...è tecnico?
Da germanista incallita, ribadisco che la scarsa simpatia che riscuote la teutonica lingua è frutto di un immeritato grumo di pregiudizi, in ispezial modo contro il periodo del nazionalfascismo, il che dovrebbe renderci alquanto cauti, dato che il Baffetto prese a modello (agli albori, si intende) nientepopodimeno che il Capoccione. Io sarei incline a vedere nel general odio italiano per la Germania il frutto della rimozione del nostro ignobile passato fascista, dunque, una forma di odio per se stessi.
Tutti stanno a parlare, per esempio, dell'antipatia del suono del tedesco: da parte mia (per quanto sia difficile essere obiettivi, lo concedo), trovo l'olandese molto più grattante le orecchie e le lingue slave in genere dotate di una cadenza lagnosa che mi fa persino rivalutare il natio querulo veneto. Per non parlare di molte altre lingue che io purtroppo non conosco né conoscerò mai (perché mi basta il senso di inadeguatezza con quelle che conoscicchio).
Circa il Papa, non mi esprimo - ormai è chiaro che sono una papagirl -, rilevo solo che ieri ho visto da qualche parte in TV i titoli in inglese: Speaks ten languages.
Se può essere di consolazione...
(scusi, Miss Brodie, mi sono allargata; non è colpa mia se il suo blog è sì interessante e frequentato da persone stimolanti al dialogo :))
Lisosa
PS per Rose
presa da un attacco di nostalgia (si fa per dire), sono venuta alla mia università e ho visto il Bidoli - Cosciani! E' nel reparto "muffe"; io conoscevo solo il Rigutini-Bulle, della Hoepli. Anzi, se a qualcuno capitasse di trovarne uno stantio esemplare in una qualche bancarella, mi faccia un fischio, che non mi dispiacerebbe averlo...
Lisosa
Ajuto ! le germaniste all'attacco ! non esistono lingue belle o brutte, quelle sono nostre impressioni individuali e sentimentali. Per miss b cmq la conoscenza del tedesco è imprescindibile se si vuole essere veramente europei: il pensiero europeo è stato scritto per tutto il XIX e un terzo del XX secolo in tedesco e da scrittori soprattutto absburgici o genericamente mitteleuropei.
tuttavia "Il faut choisir" e non si può fare tutto. Zweisamkeit si traduce benissimo, bell'antonio, con "coppietudine".
quanto al lieto evento (?) miss b non ha niente da dire, per il momento, non essendo né cattolica né cristiana. la questione riguarda chi si riconosce nelle greggi del nuovo pastore. per gli altri, come miss b, se ne parlerà ogni volta che le azioni del suddetto pastore tedesco rivestiranno valenza politica. restiamo a guardare e a osservare con giudizio.
Miss Brodie,
con la venerazione che ho per lei, stavolta mi sentirei poco d'accordo con "coppietudine", fors'anche per motivi eufonici.
Il Sansoni major recita:
(poet) comunanza (di due persone), vita in due.
Il che non è esaltante, le do atto.
Non si potrebbe fare un brainstorming? :)
L.
Lisosa (pronunciato alla romagnola), ti confermo la muffa (è un dizionario ereditato) e la pura emotività dell'invaghimento per gli altrui idiomi: il tedesco m'interessò sempre pochino - senza alcuna ostilità - ma da quando ho il moroso filogermanico e frequento voi colti amici, mi sento molto più disposta a impararlo (il problema è che bisognerebbe studiarlo).
Lisosa (ed indirettamente, Miss B), tu hai perfettamente ragione sulla stupidità ed irragionevolezza di un'affermazione, come la mia, che dichiara una (innata) maldisposizione verso cultura ed idioma tedesco.
Posso solo dire che, in quanto meridionale, mi sono sempre più sentito attratto da culture e civiltà mediterranee, nelle quali ho ritrovato maggiormente le storie e le radici che mi sono state tramandate.
Poi potrei dire che la mia letteratura preferita è quella russa, ed aggiungere che quando sono stato a Mosca stavo impazzendo dalla gioia, e tornare clamorosamente al punto di partenza.
Per quindi concludere che, sì, è una presa di posizione stupida e irragionevole. Ma a volte nella vita si fanno anche quelle, basta dichiararle come tali.
A.30mo
ps. [perdonatemi il mezzo chilo di cazzimiei(TM) che ora seguiranno] la mia coppietudine è tuttora scoppiata. sto impegnandomi nella difficile arte nel ricostruire un rapporto umano con la ex controparte: è l'esigenza che avverto maggiormente e che credo di dovere a me stesso ed alla cosa più importante capitatami finora, prima di imbarcarmi in altre storie o (orrore, orrore) ritrovarmi impegnato a scambiare fluidi corporali con qualcun altro.
:-D
Scusate, a rileggermi da sola mi faccio proprio ridere, lancia in resta e tutto! E' che stamane ho iniziato una traduzione ostica, ma ostica, e si vede che avevo bisogno di convincermi del mio essere germanista.
Antonio, splendide parole (ma poi, non eri tu che non avevi un brano della "mia" Bachmann nel blog, un tempo, quello preso da Das dreissigste Jahr?)
Rose, se il moroso è filogermanico, è fatta. Ma non studiarlo, non importa! (sennò che ci stanno a fare i traduttori dal tedesco? :-))
L.
L., ti ricordo che una rondine non fa. La Bachmann arriva dritta dritta da anni adolescenziali di letture e consigli tondelliani (altra crema per gli eczemi di MissB, presto!).
A.30mo
Antonio,
hai tutta la mia ammirazione comunque, rondine o non rondine (a proposito, non mi pare di averne ancora viste...)
Perché la Inge non è un'autrice di facile lettura. Tondelli la apprezzava, davvero? Non sapevo.
Qui per MissB dobbiamo aprire una farmacia!
Lisöse
Si, L. La Bachmann era l'autrice preferita di PVT. C'è anche un bel racconto autobiografico della visita alla sua tomba, raccolto nell'Abbandono, se ben ricordo.
(dovrei controllare e non li ho qui a portata di mano: i due libri tondelliani *veramente* essenziali, per me, sono le due raccolte- Weekend Postmoderno e L'Abbandono- che, contenendo i suoi articoli ed i suoi pensieri, si sono rivelati antologia formativa adolescenziale per il sottoscritto).
Sulla Bachmann sarebbe interessante scrivere un parallelo di emozioni tra la lettura adolescenziale e la lettura rifatta all'ingresso dei trenta, l'anno scorso. Tenterò di farla nel weekend.
(ma in tutto questo, la nostra adorata MissB è a fare bisboccia in discoteca, alla faccia nostra che continuiamo la nostra triste vita di disadattati telematici? ;)
A.30mo
Delizioso!! Anche io sono andata in pellegrinaggio sulla tomba, anzi, nella sua città sono ospite fissa. Ma quella prima volta, a chiedere ai becchini dove fosse la tomba della Bachmann e nessuno sapeva...Meraviglioso cimitero, tanto verde, gli scoiattoli, l'erbetta.
Allora, mi appunto L'abbandono e devo tenerti d'occhio per leggere questo raffronto (preparati, è un colpo basso tornare all'adolescenza con il senno di poi, o no?)
Ora arriva la Missy e ci bacchetta tutti, non so come, ma lo farà...
Lisöse
Cribbio! (come direbbe qualcuno lievemente più ricco di me). Sono appena tornato dallo studio (dove sono traslocati la maggioranza dei miei libri per carenza di spazio) e mi sono dimenticato di controllare dov'era di preciso il racconto di cui ti parlavo. Provvederò presto.
Nel frattempo, non posso che notare con sgomento che, nonostante io abbia tirato fuori la mia uniforme da scolaretto e fossi pronto per subire la mia punizione (finalmente un pò di sano role-playing, e che cacchio!), Miss B. continua a latitare.
Secondo me è a Roma per seguire, tra il pubblico, la finale di Amici, alla facciaccia delle fregnacce che ci rifila qui sulla televisione. ;)
A.30mo
Personalmente, sono già in crisi di MissB-astinenza...
L.
miss b è piacevolmente sorpresa della piega presa da questi commenti: era proprio questo che desiderava, al contrario di altri bloggernauti, lo scambio di opinioni franco e sincero.
miss b non era in discoteca ma stava studiando (Simposio platonico, la donna nella società greca, Michelstaedter, manipolazione genetica e filosofia...)
PVT è stato una brava persona e il weekend è godibilissimo, come pure i libertini. L'abbandono miss b non l'ha letto: si è persa qualcosa ?(i biglietti e le camere li ha letti, il bell'antonio non si inquieti. ahimé non è letteratura, ma ottima scrittura.
quanto a Bachmann vi sbagliate: per miss b ella sta nell'olimpo letterario assieme a altri numi brodiani quali Dickinson e Proust.
La letteratura russa che passione! adolescenziale, ma sempre passione !
quanto a Zweisamkeit: miss b non è una germanista, ma il riferimento è all'Einsamkeit, la solitudine. dunque la Zweisamkeit è la solitudine che si prova in due: la coppietudine. Leggersi l'opera omnia busiana per delucidazioni.
Solo una nota a margine: MissB, con la Bachmann ho passato due anni della mia vita accademica e anche no, mi immagino bene dove stia ora, la cara Inge carbonizzata ma indomita ;-)
Eccomi qui, spero che Lis passi ancora da queste zone, comunque ho controllato oggi, finalmente: il pellegrinaggio in quel di Klagenfurt è sul Weekend Postmoderno.
[si, ci ho messo solo dieci giorni a controllare una cosa in un libro: non sono fantasticamente inaffidabile? ;)]
A.30mo
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