insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Friday, April 15, 2005

I felt a Funeral, in my Brain

Qualche sera fa miss brodie ha visitato il baracchino di A., suo ex studente al Politecnico. Un chiosco sul marciapiede che fa panini - mediocri - a gente che a una certa ora della sera o della notte non sa dove andare.
Triste spettacolo della solitudine, anche quando sono in due, in coppia, tra amici. Tanta gente sola, che non ha niente da dire perché non ha pensieri in testa, e si circonda di persone e di cose e di rumori fino allo stordimento, che sta male e, che lo sappia o no - ma sono troppo poveri di spirito per saperlo - non fa nulla per andare alla radice di tale sofferenza, per capirla e per superarla, che si lascia vivere nel viavai quotidiano di scambi inutili e senza senso, che precipita in un abisso di follia e lo chiama normalità solo perché in compagnia della maggioranza, che crede che il cicaleccio, il chiacchiericcio continuo sia comunque una forma di comunicazione, per le quali qualunque rumore va bene, pur di tenere a bada il vuoto di cui sono fatti dentro.

2 Comments:

At April 15, 2005 3:23 pm, Anonymous Anonymous said...

c'è anche una mesta poesia nei baracchini...

 
At April 16, 2005 11:49 am, Blogger miss brodie said...

mesta o funesta ? rosa, rosa, rosa, la poesia ce la mettiamo noi, e francamente miss b non riesce più a vederla nelle persone ignoranti. le persone sole possono avere una loro grazia ma solo se dotate di autocoscienza.

 

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