even a cheap death is hard to come by
[l'exergo è del guru nonché principale maestro di vita di miss brodie, l'ineguagliabile compianto quentin crisp]
c'è un tempo di vivere e un tempo di morire, dice Qohelet (Cap.III per le smemorate mie allieve: da imparare a memoria per la prossima volta). ma sembra che oggi più nessuno voglia morire: la parola non è molto di moda e se usata lo è più con valore apotropaico che per dare un senso all'esperienza umana. non si vedono più funerali e anche quando si parla di morti lo si fa senza dare gran peso a tale evento, quasi a nascondere il valore della perdita, nell'incapacità di significare la sostanza di una vita che non c'è più.
è stato detto (da un allievo di miss b) che la morte modifica le persone in vita più di chi è deceduto, perché muore con loro l'esperienza che facevamo della vita stessa e il nostro vuoto è la parte di noi che stava con chi ci ha preceduto sul cammino verso il niente. vivere significa anche accettare questo vuoto e rinunciare a riempirlo, convivere con esso per dare un senso al pieno che ancora deve essere svuotato.
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