il blog zitellario e la fantapolitica
Miss Brodie è stata ultimamente occupatissima a preparare lezioni e test per le sue nuove classi e ha avuto poco tempo da dedicare a cose frivole e pertanto ancor più necessarie quale il presente diario internautico. L'occasione di ritornarvi le è stata data dalle ultime dichiarazioni del Sig. Prodi. Lo ha ascoltato nelle sue ultime esternazioni al Festival dell'Umidità e da scettica e perplessa che era si è ritrovata convinta non-votante per il Leader in pectore della non meglio definita Unione (di che ?). Ad ascoltarlo mentre parla si direbbe un pacioso pretonzolo di provincia, con quel suo modo avuncolare di ripetere le frasi tre volte con intonazione ascendente, quasi si trovasse a fare la predica a parrocchiani dall'udito deteriorato. Qualità mediatiche non ne ha - e benché secondarie, nella società odierna meglio sarebbe stato iniziare a coltivarle visto chi dovrà affrontare. Nessuna novità di idee, poche e raffazzonnate, e soprattutto poco orgoglio nel presentare politiche chiare e decise, quasi non si volesse affermare niente in modo da non dover poi apparire in ritirata se uno degli altri partner politici della coalizione propugnasse il contrario, o, peggio, se venissero ripercussioni dal mondo cattolico con cui questo nonno ritiene di dover fare i conti. Levatura morale, neanche a parlarne, di fronte a richieste di prese di posizione precise solo tanta fumosità e una nojosa retorica sui "giovani", "scommettiamo sui giovani", "investiamo sui giovani" e questo in un paese con l'età media più alta in Europa e il tasso di natalità più basso del mondo dopo quello della Spagna, un paese dove se hai quaranta anni sei giovane e ti chiamano "ragazzo". Parole che suonano ancora più vacue e offensive dette da un sessantaseinne che vorrebbe apparire un cinquantenne e che si presenta come un tecnico prestato alla politica, quando è dagli anni '70 che vi milita e vi mangia. Un quasi settantenne che in questa società postmoderna e multiculturale, ha ancora una volta ribadito che "parla da cattolico", che "da cattolico adulto" va a votare al referendum anche se le gerarchie cattoliche invitano da tutti i pulpiti e da tutti gli amboni ad astenersi.
Miss Brodie da insegnante non dimentica poi né che la parità scolastica concessa alle scuole cattoliche è stata legiferata dal precedente governo di centro-sinistra né che l'immissione in ruolo di 50.000 insegnanti di religione, formati, scelti e confermati anno per anno dalle gerarchie ecclesiastiche con potere di licenziamento in qualsiasi momento della carriera - ma a spese dello Stato è stata sì portata a termine dal presente governo di centrodestra ma era stata preconizzata e organizzata da quello precedente che aveva dovuto rinunciarvi per mancanza di tempo.
I compari del medesimo non sono poi per niente raccomandabili: certo Bertinotti ha una verve e un fascino che non lasciano indifferenti, ma è ottuso, contraddittorio e passatista. Cossutta ha lo stesso tono di voce e dice le stesse cose di un prete. Rutelli - che dovrebbe poi essere la seconda colonna della coalizione è un perfetto imbecille, ignorante e saccente come molti ignoranti, un "pirla" in milanese, senza un'idea una, incapace e inetto ma con molto fiuto nel seguire l'aria che tira, e dunque sicuramente utile per raccogliere i voti.
La Brodie ha anche ascoltato la parte avversa che non se la passa meglio, anche se il premier attuale - bisogna riconoscerglielo - ce la sa fare con il pubblico, "media savvy" direbbero in inglese, da bravo commerciante quale è sa come lisciare il pelo al pubblico nel verso giusto. E' un disonesto onesto, al contrario dei suoi avversarij che sono degli onesti disonesti. Gli altri cabarettisti che lo accompagnano sono speculari a quelli di parte avversa e non migliori, ma neanche peggiori.
Il problema in tutti e due gli schieramenti è che non ci sono facce nuove, si tratta sempre degli stessi vecchioni di dieci, venti, trenta, addirittura quaranta anni fa. Di sicuro Miss B non voterà per Prodi. E' andata a firmare perché il candidato maverick Ivan Scalfarotto possa competere nelle primarie e per lui voterà ma è certo che non batterà l'ex-democristiano malfidato sul TIR giallo. Se ci saranno dei candidati radicali nella sua circoscrizione voterà per loro, e se no, scheda nulla per protesta. Sa che molti dei suoi lettori non condivideranno tale posizione. Se è questione di votare per Prodi solo per liberarsi del tycoon sopraffattore e truffaldino, certo potrebbe farlo. Ma gli italiani e le italiane dovrebbero una buona volta imparare che non si può votare in eterno col naso turato, che una buona volta deve esserci un motivo valido, positivo e non un contromotivo per dare mandato a qualcuno che parla per noi, non a qualcuno che si arroga carta bianca semplicemente perché non è qualcuno altro.
2 Comments:
Ma un berlusca di sinistra (!) non ce lo meritiamo?
no, ci (la Brodie e il suo set) meritiamo uno Zapatero.
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