insegnaci ad amare la nostra pazzia

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Sunday, September 25, 2005

Unless men call that barbarisme, which is not common to them (Montaigne)

Dunque in base a una recente decisione legislativa - un vero e proprio colpo di mano caratteristico di tutti i parlamenti italiani di qualsiasi colore votato in occasione di Ferragosto il 17 agosto 2005 quando molti dentro e fuori dal Parlamento sono in vacanza - tutti gli edifizij della Chiesa Cattolica in Italia adibiti a attività scolastica, ricreativa e/o assistenziale non sono più soggetti al pagamento dell'Imposta Comunale sugli Immobili. Non solo - e questo è ancora più rivoltante della fellonesca decisione presa in sordina - la legge votata ha valore retroattivo, in barba a una norma costituzionale che, se la Miss non si sbaglia, vieta la retroattività dei provvedimenti legislativi, e quindi tutte le somme percepite dai comuni dal 1993 a oggi andranno restituite. Non ci si faccia illusioni: quei denari dovranno saltare fuori in qualche modo e li pagheranno i cittadini e le cittadine tutti e tutte sotto forma di maggiori imposte e di minori servizij.

Miss Brodie tuttavia non si ritiene seriamente scandalizzata e approfitta dell'occasione per portare all'attenzione del suo ristretto e selezionato pubblico un fatto che forse sfugge a molti di loro.
Forse non tutti sanno che le varie "saune" - famigerati locali in cui l'attività di messa in culo e in bocca (excuse Miss Brodie's mouth) viene considerata un'attività sportiva, chissà forse dovrebbero proporla come disciplina olimpica, d'altronde il sesso è uno sport, it's not yoga but it helps - e altri cosiddetti "localacci", bar e altri non meglio definibili "circoli" provvisti di oscuri retro per anonime messe in retro, affiliati all'ARCIGAY come circoli sportivi e ricreativi (lo sport è rappresentato da qualche panca mai usata su cui poggiano semiarrugginiti attrezzi in una squallida saletta così esigua per la quale nessuna ASL concederebbe mai l'idoneità; la ricreazione consisterebbe invece nel bar all'ingresso) in quanto circoli privati (e dunque non luoghi pubblici aperti a tutti ma esclusivo domicilio dei soci in cui gli atti che vi si commettono non possono per legge essere definiti osceni) bene, non tutti sanno che tali locali NON PAGANO le tasse perché non vi sono soggetti. In quanto circoli privati NON sarebbero attività commerciali, ergo la legge li esenta da tenuta libri, registrazione di partita IVA e tutti gli oneri fiscali cui è normalmente soggetta un'attività commerciale. Tutto il guadagno è esentasse. Non si capisce in che senso tali locali non svolgano attività commerciali ma fiere benefiche a vantaggio dei bisogni ricreativi e sportivi dei soci ma questa è un'altra storia.

Altrettanto se non maggiormente scandaloso è l'identico escamotage usato da ristoranti e bar camuffati da "circoli sociali" (cooperative di ferrovieri con annessa trattoria, per intenderci, circoli familiari e via di camuffamento in dissimulazione) in cui Miss Brodie è stata un pajo di volte, molto diffusi sulla collina torinese (anche a Milano e ovunque nel resto del paese) invitata da una sua conoscenza - lettrice di questo diario cibernautico - che li frequenta abitualmente. La Miss ha espresso veementemente tutto il suo sdegno a fine pasto una volta scoperto l'imbroglio. Inutile aggiungere che il suo ospite invece difendeva, legittimava e giustificava con speciosi argomenti simili furfantesche pratiche. Ma si sa, l'Italia è il paese dei furbi.

In questa ladroneria massiccia e diffusa sono presenti tutti: dai bar dell'oratorio (la parrocchia mica paga le tasse, no ?) a quelli dei circoli di unità proletaria, dai ristori delle cattoliche ACLI a quelli dei sindacati di qualsiasi sigla e colore.

E che dire poi delle cooperative ? Anche loro esentasse, bianche, rosse, nere o verdi che siano. La COOP non è mica un supermercato, esiste a scopi sociali per fare opere di bene. E l'Esselunga invece ? No, quella è solo una longa manus del capitalismo. E' talmente sociale l'attività delle cooperative che UNIPOL, società cooperativa di assicurazione, che non ha mai pagato una lira di tasse, ha adesso capitali sufficienti per permettersi di scalare una grande banca quale la BNL, alla faccia di tutti gli immobiliaristi approfittatori e di altre banche, stranamente, capitalistiche.

Dunque perché scandalizzarsi se la povera chiesa cattolica è stata esentata dal pagare l'imposta sugli immobili di sua proprietà, quando il proprietario di qualsiasi attività commerciale affiliata all'ARCIGAY e che quindi si spaccia da locale sportivo-ricreativo è egualmente esentato, e lo è sempre stato, dal pagare le tasse sugli utili che trae dai suoi (grassi) guadagni ?

Miss Brodie ricorda qui anche tre suoi piacevoli soggiorni in una "Locanda della Felicità" nel meraviglioso Cilento. Anche in questo caso - albergo con colazione e cena, e molte attività culturali, certo, ma sempre albergo - la Brodie si ritrovò a firmare un'iscrizione all'ARCINOVA all'arrivo senza capire/sapere bene perché, per scoprire solo molto tempo dopo che si trattava del medesimo trucco evadi-imposte. Da allora non vi ha messo più piede, per quanto pregata e insistemente chiamata al telefono dalla gestrice della locanda felice (e certo! lavori e evadi legalmente).

Infine, se qualcuno vuole gentilmente spiegare alla miss che caspita c'entrano l'ARCIGAY e l'ARCILESBICA con un'associazione che annovera oltre all'ARCI e all'ARCINOVA (che cos'è e a che cosa serve ?) anche l'ARCICACCIA (volete togliere il loro circolo ai cacciatori di sinistra ? quando mai!). Una soluzione sarebbe cambiare nome e unirle tutte sotto uno stesso titolo: ARCIBANDABASSOTTI.

9 Comments:

At September 26, 2005 9:38 am, Anonymous Anonymous said...

Nessuna norma costituzionale vieta leggi (extrapenali) retroattive.
Peraltro, godono già dell'esenzione dall'ici tutti gli immobili utilizzati da enti pubblici e privati diversi dalle società, non aventi per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali, e destinati unicamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, culturali, ricreative e sportive (art. 7 del decreto legislativo n. 504 del 1992).
Infine, non mi risulta alcuna seduta parlamentare per il giorno 17 agosto scorso.
Cordialmente,
Cristiano

 
At September 26, 2005 10:37 am, Blogger miss brodie said...

hai ragione, la miss avrebbe dovuto verificare la data della seduta, informazione che le è giunta tramite radio. magari potresti verificare tu che sei addentro e hai gli strumenti adatti per una veloce verifica, si tratta comunque di una data a cavallo di Ferragosto, la miss aveva letto in proposito la notizia dei mugugni del sindaco di Assisi dopo la votazione, cittadina molto ricca di edifizij religiosi.
la miss si è trompata riguardo alla norma sulla retroattività che evidentemente nel diritto italiano riguarda solo il diritto penale, a differenza del diritto comune anglosassone dove è uno dei principij fondanti.

 
At September 26, 2005 11:10 am, Anonymous Anonymous said...

Quando domenica ho letto la notizia dell'ICI ho subito pensato alla testa vibrante della Miss.
Certo che l'Italia è il paese dei furbi ma attenzione a non semplificare troppo. E' vero che i circoli difendono i soci e i loro direttivi ma esisterebbero gli strumenti di controllo: per legge devono rispettare le regole democratiche quindi per chi volesse tentare la scalata alla presidenza basterebbe presentarsi alle elezioni con un po' di appoggio. Molti non rispettano i dettami di legge sulle convocazioni delle assemblee (obbligatorie) ma se uno si mettesse in testa di "rompere le scatole" avrebbe i mezzi per farlo. Ovviamente a nessuno interessa. I Comuni più seri hanno calmierato l'attività dei circoli facendo applicare appieno la legge: niente aperture dirette sulla strada, niente vetrine, chiusura del circolo in caso di presenza di non soci nei locali, relazione annuale sulle attività sociali svolte, revoca delle licenze nei casi sfacciati (infatti a Torino i circoli di facciata sono di molto diminuiti, complice anche il rifiuto dei consumatori di pagare una tessera per entrare). Anche per l'aspetto fiscale non è tutto esatto quello che sai: la partita Iva è il codice fiscale giuridico, sulle attività commerciali del circolo le tasse si pagano, sulle attività istituzionali no (e se la prima attività prevalesse sulla seconda si potrebbe obbligare il gruppo a perdere le esenzioni). Sul confine tra i due aspetti un organismo di controllo (GdF) potrebbe eccepire, se avesse tempo da perdere. Sull'aspetto fiscale delle cooperative, soprattutto quando diventano enti con attività commerciale "intensa", non ne so abbastanza ma non penso siano esentate dalle tasse; quello che ricordo dal diritto delle superiori è che non possono avanzare utili ma devono distribuirli tra i soci a fine anno o investirli (appunto).
La legislazione non manca in Italia, è il controllo che latita. Il motivo per cui sono nate tutte queste leggi "di favore" è difendibile, compreso quello di scopare in omogruppo senza essere arrestati (come d'altronde succedeva in GB), è la deriva dei furbi che va controllata e gli strumenti ci sono. Sono d'accordo con lei, cara Brodie, che a pochi interessa andare a chiedere conto, a destra come a sinistra, sopra come sotto. Ma prima di affrontare queste storture vorrei che si risolvesse il problema del lavoro nero, con tutto quello che si è discusso sui contratti, atipici & C., mi chiedo ancora perchè in certi settori sia così alta la percentuale di chi lavora senza nessuna (proprio nessuna) tutela.
L'associazionismo può essere serio o meno, esattamente come l'insegnamento, e così come nessuno in Italia si sognerebbe di mandare via un cattivo docente così esistono le cattive associazioni (in ogni caso io non do soldi a chi non conosco o non è almeno certificato ONLUS).
Miss Brodie non pensa che i gruppi debbano essere aiutati?

ps l'arcinova è l'ente nazionale che federa le singole associazioni locali e che ha l'autorizzazione a rilasciare le licenze di somministrazione
pps quella volta in collina "l'unione familiare" non era più un circolo ma un ristorante, non ti ho fatto peccare senza volere
ppps baci

 
At September 26, 2005 11:17 am, Anonymous Anonymous said...

Confermo che sul giornale la data del decreto è il 17/8, D.L. 163 "Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture", art.6. l'incriminato, postilla di ampliamento al dettame citato da Cristiano "pur svolte in forma commerciale"

 
At September 26, 2005 12:52 pm, Anonymous Anonymous said...

Come indicato da greenlaw, si tratta di un decreto legge. Pertanto il parlamento non c'entra nulla. Si vedrà poi, in sede di conversione, se la norma incriminata resterà o meno.
Se dovesse comunque restare nella formulazione attuale, sarebbe un odioso privilegio con grave ricaduta sullo stato della finanza pubblica, come ha ben detto miss brodie.

 
At September 29, 2005 10:55 am, Blogger miss brodie said...

nulla da eccepire sulle precisazioni giuridiche che opportunamente sono state apportate a commento dell'ira brodiana. la giurisprudenza è un campo in continuo mutamento e i non-addetti vi si addentrano a loro rischio e pericolo e è giusto che la miss sia ripresa laddove erra. per quanto riguarda la situazione britannica, in cui la miss ha modesti titoli per parlare con senno la situazione è diversa ma non è il caso di addentrarvisi qui.
la miss inoltre non ha nulla contro le "scopate" degli omogruppi, purché non siano coperte da ipocritiche coperture. Un circolo adibito a luogo di prestazioni erotiche non è né culturale né ricreativo. Anche la palestra di cui miss Brodie è socia è ufficialmente un circolo privato aperto esclusivamente ai soci ma se venisse pescata con le mani su un fallo altrui verrebbe espulsa punto e basta.
ps il verdespirito forse ha equivocato, ma per quell'invito "a peccare" sulla collina torinese è evidente che trattasi di altra persona.
nessuno ha invece pensato utile di commentare sugli aspetti psico-erotici dell'argomento evocato nella missiva, la miss è stupita: credeva di essere uscita con una bomba è invece era solo un petardo.
baci a tutte le avvocatesse e non.

 
At September 29, 2005 3:35 pm, Anonymous Anonymous said...

Miss, la memoria comincia ad arrugginirsi, molti file personali spariscono lasciando impalpabili tracce: ricordo la discussione ma non l'origine, scusi la presunzione di colpa per aver fatto deviare la Teacher dalla sua retta via.
Rimane una domanda: i gruppi solo in casa? O è una battaglia l'affrontare denunce?
In Italia per ora non ci sono altre strade.

 
At September 29, 2005 5:22 pm, Anonymous Anonymous said...

Miss B, quella dei circoli privati e compagnia cantando, è una vera truffa legalizzata e, spesso, utilizzata a copertura per traffici più o meno leciti sulla prostituzione.

Mi ha sempre infastidito questo andazzo che le varie ARCI coprono senza alcun problema e senza alcun rischio agigungerei, limitandosi ad incassare le quote di iscrizione utilizzate poi per esporre la loro "grande" importanza numerica.

Pe rle agevolazioni fiscali sulle Coop e la vicenda Unipol avevo già scritto, ma riassumi benissimo il quadro :-)

Buona serata. Trespolo

 
At October 02, 2005 6:41 pm, Blogger miss brodie said...

ma la miss non ha nulla contro i circoli per la scopa. solo che paghino le tasse come qualsiasi altra attività commerciale. e che l'ARCIGAY si dissoci dall'ARCI diventi un'associazione indipendente e senza nessun legame con qualsiasi altra attività commerciale, i.e. che le sedi a essa associate siano luoghi per lo scambio delle idee invece che per lo scambio dei liquidi... (sapete di che cosa la miss sta parlando).

 

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