insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Wednesday, July 13, 2005

essere malati oggi

Miss Brodie ha trovato - per vie molto traverse - un invito tramite il pescatore di perle a parlare dei suoi libri. in realtà era rimasta incuriosita da un simile post (ma come si dirà post nella lingua nazionale ?) su benjamino (la miss lo chiama a friend of dorothy's ) dove in un'immagine alquanto poetica si vedono le pagine accarezzate dal vento di un libro su un letto. [miss brodie non riesce più a inserire i rimandi elettronici in HTML: chi le fa una consulenza gratuita cibernautica ?] [la miss si è fatta un'autoconsulenza: grazie comunque a tutti/e]

miss brodie è malata. la sua malattia si chiama libridine e non è il caso di spiegarne i sintomi: chi ne soffre sa di che cosa si tratta, chi ne è esente non può capirlo.

sarebbe un luogo comune dire che i libri sono una finestra sul mondo, che sono "the furniture of one's mind" (G Orwell), che tutto quello che sappiamo lo sappiamo tramite i libri che sono la memoria del mondo, che ebrei cristiani e mussulmani sono i popoli del libro e si potrebbe continuare per ore con un'ovvietà dietro l'altra.

miss b legge sempre e legge da sempre. legge come respira. legge per partito preso, legge by default, legge perché c'è sempre qualcosa da leggere o che le è rimasto indietro o di cui si ricorda improvvisamente. altri libri li va a cercare sui suoi scaffali dove sono sistemati come bottiglie pregiate di una cantina comprendente varie annate. alcuni stanno lì da molto tempo, altri vengono portati fuori a prendere aria ma restano in basso nelle pile di libri che si accumulano ovunque: ai piedi del letto, sui comodini, sul tavolo in cucina, sulla vasca da bagno, per terra davanti ai caloriferi, vicino alla cassapanca.

periodicamente alcuni libri - entrati per sbaglio o per ottimismo o per velleitarismo in casa della maestrina sbadata - vengono messi da parte ( in un armadio apposito se il soggiorno prima di partire è lungo, in sacchetti se la partenza è immediata, in una cesta se ci sono visite in vista perché gli ospiti possano liberamente servirsi) per essere poi sbarcati su altri lidi: alcuni vengono venduti, perlopiù in Inghilterra o in Francia, oppure per essere regalati a persone che sapranno apprezzarli, o anche per essere abbandonati per le strade di milano o sui treni del servizio urbano e suburbano.

un tempo la miss li custodiva tutti, anche i rejetti e non amati. oggi non sarebbe più possibile, ci sono librerie o scaffali in tutte le stanze del suo non piccolo appartamento (in un bellissimo commento a un post dell'undrownable rose the gardener raccontava proprio della casa di miss b che si chiama "le centre du monde", chissà se la rosa fresca aulentissima nonché versata nel misterioso linguaggio chiamato HTML sarà così amabile da trascrivere tale rimando cibernautico ?), compreso il ripostiglio. Miss B non ne conosce il numero esatto perché ha smesso di contare dopo 3000 (ce ne sono anche in cantina, con volte a botte e scaffalature su tre lati, dono del babbo molto comprensivo verso questo vizio della miss per lui incomprensibile) ma la qualità è superiore alla quantità.

l'altra brodie sister ha un rispetto per i libri in quanto oggetto e li tratta con amorevole cura e è invece scandalizzata per il modo in cui la miss maltratta i suoi, che usa come strumento di analisi e di pensiero e dunque li sottolinea e li commenta con annotazioni in margine, a matita e a penna, in nero e in rosso e usa l'evidenziatore (verde) se necessario - soprattutto con i testi filosofici o poetici.

la biblioteca brodiana contiene quasi tutti i testi principali di letteratura inglese, molta critica, un po' di poesia (Dickinson, Eliot, Montale e Cavafis) e per il resto filosofia (molto Severino e Galimberti prima che diventasse un intrattenitore), linguistica, femministica, psicologia e sociologia. le lingue sono, a parte l'inglese che la fa da padrona, l'italiano, il francese, il russo, il tedesco, un po' di spagnolo. Il giapponese ha una libreria a parte tutta per sé. Vari scaffali sono occupati dai dizionari e dai lessici specialistici. Un'altra libreria protegge esclusivamente testi di argomento queer, con qualche puntata nella bellettristica gaja.
Romanzi pochi: tutto Busi, la Natalia, Sciascia, Levi, Savinio.

Miss B ha passato l'infanzia e la giovinezza nelle biblioteche come altri le hanno passate al campo giochi e in discoteca. non aveva molti soldi e il pocket money non bastava a acquistare tutti i libri che desiderava. Forse è per questo motivo che è diventata una scialaquatrice e lascia da Hoepli (LA libreria internazionale di Milano) tra i 2500 e i 5000 euro all'anno, e questo da parecchij anni. Gode dello stesso sconto dei libraj e quando arriva le fanno tutti dei grandi sorrisi perché sanno che uscirà con almeno un libro. Se solo potessero avere una percentuale sugli acquisti brodiani !

E' anche per questo che oggi miss b non frequenta quasi più le pubbliche biblioteche se non per consulenze e non prende quasi mai in prestito libri (cadavre, perdona la miss se in passato ha abusato della tua generosità). Sicuramente non li dà mai in prestito, preferisce negarli o regalarli. E' capitato che mentre la miss leggeva su un treno una studentessa le chiedesse un'opinione: la miss glielo ha regalato (era To kill a mockingbird, e la miss lo aveva letto già una dozzina di volte) e ha pensato che fosse un ottimo modo di mandarlo verso nuovi lidi).

La miss legge i libri più volte ed è il motivo per cui li conserva. Li usa anche per controllare le sue citazioni che sono molto stravaganti e non sempre accurate, come le fanno notare i suoi studenti (le studentesse no, sono troppo imbarazzate di correggerla, la miss non capisce perché), alcuni sono testi che legge sempre quando è malata, altri quando è depressa, altri ancora quando è annojata dalle novità e vuole qualcosa di cui si fida.

I libri miss brodie se li porta dietro nella zaina a volte anche solo per conforto morale o perché le facciano compagnia, e dunque non saprebbe spiegare a chi non legge che cosa vuol dire leggere per lei. Sa solo che la malattia di cui soffre, anche se ogni tanto le dà sollievo, resta incurabile.

10 Comments:

At July 13, 2005 6:08 pm, Anonymous Anonymous said...

Eh, anch'io ho qualche sintomo di questa malattia, ma cerco di curarmi. Anche se poi, come oggi, entro in libreria e compro: un po' come spingere un alcolizzato in un'enoteca e pretendere che non beva nemmeno un bicchier di vino.
Splendida descrizione del tuo "non piccolo appartamento" e dei libri che lo popolano: io mi sento sempre a mio agio, sento che c'è "casa" ogni volta che ci sono dei libri e m'intristiscono quelle abitazioni completamente prive di libri (e che scandalo quando, magari, i loro proprietari o inquilini sono laureati!).
Anch'io tendo a non voler prestare i libri, ma poi mi lascio andare e li concedo. Attualmente non so quanti ne ho "fuori". Sto quasi meditando di inserire una schedina, tipo biblioteca, per sostituire i libri mancanti, in attesa che rientrino - spesso dopo molto tempo.
Libri feticcio, libri che si rileggono (io ho dovuto indicarne qualcuno, ma ne ho trascurati altri, nel mio post), libri che ci portiamo dietro nella "zaina" (anch'io, per esempio, stasera sono uscito di casa con tre libri nello zainetto)...
Ma che bel post, Miss Brodie :)
(E, comunque, qualche tuo libro *dismesso* ce l'ho anch'io, grazie all'intervento del "Bibliotecario" ;-)

 
At July 13, 2005 8:26 pm, Blogger Totentanz said...

È una costante: i libri prestati non tornano mai a casa, a meno che non si disponga di accurate schedine come ipotizza Stefano e non si sia disposti a rivolgersi ad agenzie di recupero crediti per avere indietro almeno il prezzo di copertina. Anche io mi limito a consigliarli o regalarli, ma mai prestarli.
(E la prossima volta che passo per Milano dovrò assolutamente fare due foto alla biblioteca brodiana)

 
At July 14, 2005 10:03 am, Anonymous Anonymous said...

la descrizione si trova nel commento a un post dell'adorabile cadavre "...di quartiere in quartiere" forse intrappolato fra i tentacoli della metropoli...

e qui c'è un'immagine dalla libreria della miss, certo che the eye potrà scovare altri tesori... ;)http://www.flickr.com/photos/mandarinokid/4455919/

a un certo punto chez rose era iniziato un andazzo dal titolo "gli scaffali degli altri" con anche le immagini dei guardiani dei libri...

qui un tesoro del cercatore di perle http://www.flickr.com/photos/benjamino/24705854/

 
At July 14, 2005 2:34 pm, Anonymous Anonymous said...

Sono ben felice di averti passato il testimone. Ne è uscita una cosa molto bella. Mi sono immerso nella tua casa e ho sbirciato ovunque con l'immaginazione...

 
At July 14, 2005 5:18 pm, Blogger miss brodie said...

in effetti Miss brodie ha messo da parte una grammatica di czeco per il cadavere ("Colloquial Czech", i migliori) che le avanza, nel caso volesse imparare a leggere l'innominabile K. prima che si trasferisse a Parigi... ma poi ha dimenticato di passarla al tramite bibliotecario prima che partisse per Parigi (che porto di mare!).

 
At July 14, 2005 5:44 pm, Anonymous Anonymous said...

uhm, temo che quei commenti da cadavrexquis si siano persi nel trasloco verso typepad...
gli scaffali di a., fotografati da s., gli avevo messi qui.

 
At July 14, 2005 6:36 pm, Anonymous Anonymous said...

Rose ha ragione... Traslocando da iobloggo non ho potuto importare i commenti... Ti toccherà rifare la descrizione della casa missbrodesca.

Ah, sono curiosissimo di vedere il "Colloquial Czech". A quale K. ti riferisci ;-)? (In realtà a Kundera preferisco Klima). Tuttavia mi tremano le vene dei polsi all'idea di mettermi a studiare un'altra lingua slava: mi ha abbattuto a sufficienza il non essere riuscito a imparare il russo come avrei voluto.

 
At July 15, 2005 8:48 pm, Anonymous Anonymous said...

La miss, che come al solito parlando in terza persona e per lo più al passato dà una patina di antico e di fascinoso démodé ai suoi scritti, ha creato uno spaccato di sé e della propria vita molto svagato e suggestivo, che a me ha ricordato la sofferta leggerezza con cui Christina Rossetti si definiva: "io, anzitempo antica".

 
At July 16, 2005 9:22 am, Blogger miss brodie said...

Endymion, hat a lovely, lovely, lovely description, and very apt, to boot.

 
At July 16, 2005 11:25 am, Blogger miss brodie said...

what a lovely... [keyboard problems ith "w" key]

 

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