il mito della felicità
"Ogni volta che chiediamo a qualcuno di renderci felici noi siamo degli schiavi."
Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)
4 Comments:
Beh, io ho sempre avuto una qual certa passione per il sadomaso.
Peggio degli schiavi, che pure agognano la libertà. La parola esatta è "zerbini".
Ovvero la felicità non si domanda, la si gode in perfetto egoismo quando arriva.
Lei Miss B. si è sentita felice?
O meglio si direbbe infelice e libera? Ma è sicura di voler rinunciare alle catene?
Miele e corda fan la vita men sorda (mi è venuta così)
sì, con notevole mancanza di pudore, miss b deve confessare che c'è stato un tempo in cui si è sentita felice, e si sentiva felice perché c'era qualcuno che la rendeva felice. ora non sa se tornerebbe indietro, se accetterebbe un'altra volta una simile scommessa. forse la miss non è fatta per la felicità, o forse non se la merita. però si è ricordata di un detto di Ho CHi Minh che l'accompagna fin da bambina: "Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio". Se anche il miele e la corda fan la vita men sorda (e men corta, probabilmente) miss b preferisce una stanza tutta per sé e thè all'ortica.
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