insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Friday, November 18, 2005

intimismi

Esattamente due anni fa in questa stessa stagione la Miss era felice, o meglio, credeva di esserlo. Faceva avanti e indietro dalla Francia (ma questa non era una novità, aveva cominciato nel 1997) credendo di aver trovato l'amore della sua vita e che questa fosse la volta buona dopo tante false partenze. Pensava di aver trovato anche il luogo dove vivere il suo amore con serenità e in amena bucolicità, nel paesino di 2000 anime in cui il suo amato viveva. Aveva già preso la residenza e un "certificat de concubinage" ne ufficializzava lo status di coppia di fatto anche se non ancora pacsata.

Era un village della cosiddetta "France profonde", forse uno dei pochi luoghi dell'Europa occidentale ancora rimasti - Scandinavia, Irlanda e Scozia a parte - dove il tempo scorre meno velocemente che altrove, dove la sensazione di radicarsi nello spazio è diffusa, e, sebbene attaccata dagli influssi della "modernità", sembra resistervi con maggiore impervia solerzia. Pur essendo molto piccolo era, come ovunque in Francia, un microcosmo della natura profondamente democratica e impregnata dell'idea di cittadinanza, un emblema della Repubblica nella sua accezione più vera e sincera. E questo anche aveva sedotto la Miss assetata di cittadinanza e di riconoscimento.

La Miss si illudeva di aver trovato il suo "per sempre" - che è durato invece a malapena un anno e mezzo - e ha dovuto crudelmente disilludersi. E tuttavia oggi non si sente meno felice, anzi forse lo è di più, pur memore del detto solonico "non dire nessun uomo felice fino al giorno della sua morte".

Si tratta di una felicità diversa, ma è quella cui la miss aspirava: è piena e tranquilla, non conosce agitazione, non cerca la novità, è ricca di soddisfazioni minime, si lascia plasmare da sacrifizij e rinunzie, spesso è assopita e a volte ripiegata su se stessa. Non è certo una felicità che si possa proporre come modello, è più emblematica di una sconfitta che di un successo, ma non conosce la noja e non ha nulla da rimproverare a se stessa.

Un elemento fondamentale di questa felicità è forse dovuto alla presenza di tre gatte, che nel tempo - tra il 2002 e il 2005 - hanno fatto irruzione nell'esistenza spavalda e battagliera della Brodie per trasformarla in qualcosa di "rich and strange", come direbbe William. La Miss non sa spiegare come sia successo né a che cosa sia dovuta questa capacità felina di dare serenità e senso. Le basta averla e la considera una benedizione.

6 Comments:

At November 18, 2005 4:18 pm, Anonymous Anonymous said...

Per me non esiste niente di più rilassante, calmante, ansiolitico e tranquillante del tenere tra le braccia un gatto che fa le fusa. È roba da metterti in pace con il mondo, altro che Xanax e infusi di valeriana.
Spero che Fulla ogni tanto "accenda il motorino". Le due piccole che ho qui si stanno dando il turno a tenerlo sempre acceso :)

 
At November 18, 2005 4:50 pm, Blogger miss brodie said...

Fulla è un motorino a comando ! Basta accarezzarla o prenderla in braccio e si accende !!!

 
At November 18, 2005 7:47 pm, Blogger ssynth said...

si bizzarro, ho il mio cane da quasi un anno e, notoriamente poco incline alle effusioni di qualsiasi tipo, mi ritrovo a fare (e dire se non c'è traccia del fidanzato nelle vicinanze) cose che mai avrei pensato, inoltre il tempo - io notoriamente pigro e egoista - che gli dedico è sacro.

 
At November 21, 2005 4:47 pm, Anonymous Anonymous said...

anch'io aspiro a un simile sea-change. La miss potrebbe darmi dei consigli in proposito? Magari ne parleremo in privato.

 
At November 21, 2005 7:28 pm, Anonymous Anonymous said...

Vorrei lasciare due parole sulla serenità che la Miss sembra aver raggiunto ma novembre non m'ispira, quelle brume autunnali in cui lei si avvolge a me sfocano le riflessioni. Nonostante l'umidità non raggiungo il punto di rugiada per condersare le parole che devo scriverle sulla carta. Le rimando l'abbraccio in cui l'ho stretta qualche mattina fa. (ma non era sola)

 
At November 29, 2005 11:11 am, Blogger miss brodie said...

verdesempre, che la conosce, sa che l'autunno è la stagione preferita della miss, il suo tempo migliore che la vede inebriata dei colori sempre cangianti degli alberi, delle brume, delle nebbie che stemperano le luci. l'aria si fa carica di significati che d'estate sono nascosti dalla luce e dal calore prepotente del sole e che d'inverno sono invece umiliati dalla morta stagione e in primavera solo accennati.

 

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