insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Saturday, May 13, 2006

le studente di Miss Brodie

Ultimamente hanno avuto accesso al ciberdiario brodiano alcune sue allieve in corso. Finora la Miss non ne aveva dato l'indirizzo se non a quelle che si erano diplomate e volevano mantenere dei contatti anche solo virtuali con la loro ormai ex-insegnante.

Le remore della Miss erano più psicopedagogiche che politiche: è importante in un rapporto tra docente e discente mantenere una certa distanza, anche solo formale, a fare da paletto di correttezza e di indipendenza da tutte e due le parti. E' troppo facile che, in un rapporto facilmente usurabile come quello che si istaura nell'ambito della scuola, le allieve inizino a percepire non solo le idee e le opinioni della loro insegnante ma anche i suoi atteggiamenti e le sue idiosincrasie come qualcosa di personale capace di incrinare quel rapporto di fiducia fondato sull'autonomia di giudizio e sul senso di professionalità docente che dovrebbe permettere a un essere umano - dunque fallibile - di giudicare e valutare le prestazioni scolastiche di un altro essere umano senza che questi debba ritenersi ogni volta alla sbarra di un tribunale. La Miss insiste spesso con le proprie allieve sul fatto che in discussione è la valutazione delle loro capacità, non delle loro personalità. Nei loro compiti e nelle loro esposizioni orali sono invitate a esprimere le loro opinioni con giudizio basandosi su dati di fatto e sull'uso della ragione, motivando anche le loro preferenze e gusti in ambito letterario (questo solo al triennio; al ginnasio devono invece imparare a ragionare e a trarre le debite conclusioni evitando di trascendere in discorsi da pescivendola).

Se poi a qualcuno passasse per la testa di accusare la miss di propaganda politica, si tranquillizzi: nel paesino in cui insegna, alle prossime elezioni amministrative si presentano non solo la sua preside, ma anche il collega di italiano e latino, la preside della ragioneria del paesino limitrofo, il preside dell'agrario e la vicepreside del professionale di fronte al liceo della brodie. Come se ciò non bastasse, la Brodie dovrebbe aggiungere che il sindaco uscente è il preside della succursale del suo liceo. E la Miss non è andata a spulciare le biografie della lista di opposizione. Era sufficientemente disgustata da una tale esibizione di partigianeria che ha pensato bene di fermarsi lì.

Tuttavia è stato con molta apprensione che la miss ha lasciato che si sapesse il nome del suo ciberdiario. Il modo in cui ciò è avvenuto ha avuto un che di deliziosamente brodiano: una studenta mentre ricercava su google materiale per la sua relazione di fine anno (assegnata dalla collega di italiano, sia ben chiaro) dando come parole chiave "potere e pazzia" si è imbattuta in "insegnaci ad amare la nostra pazzia". Funny, uh ? Messa di fronte all'evidenza, la Miss non ha voluto nascondersi ipocriticamente e ha ammesso la propria maternità ciberdiaristica. E' vero che precedentemente la Brodie aveva accondisceso a che un'altra allieva della stessa classe potesse leggere il suo testo sulle persone sole, ma solo dopo averne accortamente eliminato tutti i riferimenti internettistici che le avrebbero permesso di risalire all'indirizzo. Needless to say, la notizia si è sparsa tra le allieve delle varie classi e ora alcune hanno pensato bene di fare una visita e di rimanere shockate dalla sboccataggine brodiana.

Su questo ciberdiario la miss tratta in modo molto personale, come si confà a qualsiasi diario, di sesso, politica e religione. Questi sono argomenti che non si possono e non si devono trattare in classe anche se a ben vedere la letteratura, la storia, la filosofia e anche le scienze naturali altro non sono che l'espressioni di ciò che altri hanno elaborato proprio sugli stessi temi. Le allieve non sono stupide né stordite e si fanno le loro idee sulla persona e sul personaggio in cattedra davanti ai loro occhi, ma tutto resta sempre nell'ambito del non detto e del non espresso. Forse è bene così, c'è fin troppo partitismo in questo paese e gli animi si surriscaldano facilmente.

E' chiaro quindi che alcune delle allieve brodiane, che già sono consapevoli e dell'ateismo e dell'omosessualità della loro insegnante - entrambe dichiarate urbi et orbi nella scuola in cui opera - possano sentirsi ferite nelle loro sensibilità e nei loro sentimenti, soprattutto quando la miss si scatena su religione e politica, meno quando affronta temi letterarij. La miss non ha di che scusarsi, questo è il suo diario e se ha deciso di condividere alcune sue opinioni lo fa non per cercare lo scontro, né per ricevere plausi, ma solo perché qualcun altro come lei non si senta sola con le sue idee, radicali e estreme, e che hanno meno spazio sugli altri mezzi di comunicazione di pubblico accesso.

Il consiglio della Brodie alle sue allieve in disaccordo con le sue idee, e a tutte le altre persone che si sentono offese quando passano da queste bande è: don't. Non leggetela, non venite a trovarla, non cercate la provocazione. La miss è tranquilla per conto suo e sta bene anche sapendo che nessuno la legge. Come disse l'inimitabile Mae West a chi l'accusava di immoralità nel suo programma radio (erano gli anni '40 del Novecento): "they could have switched it off".

NB In ogni caso l'etichetta bloggheresca è che non si facciano nomi di persone viventi note e meno note a chi legge e a chi scrive, a meno che non siano personaggi pubblici, che non si usi il tu ma le formule di cortesia, che non si prendano le informazioni qui diffuse come argomento da trattare in classe o a tu per tu con la miss dentro o fuori la scuola. Non è un caso se tutte le missive della Brodie sono state scritte in terza persona fin dalla prima pagina del suo diario semi-pubblico. Se qualcuno non se ne è accorto o non vi ha dato peso è ora che cominci a riflettere invece di accusare o di sentirsi messo in causa da questi pensieri in libertà.

9 Comments:

At May 13, 2006 7:50 pm, Blogger ssynth said...

sono affascinato, e a dire il vero in attesa di sapere come si evolverà (socialmente) questo outing dell'outing.
Baci català.

 
At May 13, 2006 9:52 pm, Blogger Ivo Forni said...

Pensieri in libertà: una merce rara, che spesso tanti ragazzini non conoscono, a causa di genitori deficienti. Mica facile fargliela apprezzare: hanno la testa piena di cellulari nuovi e scarpe Nike all'ultima moda, nascono e crescono per fare i consumatori e non hanno futuro. Come potrebbero capire che cos'è la libertà di pensiero?

ZS

 
At May 14, 2006 1:35 pm, Blogger liseuse said...

Miss, posso continuare a leggerti anche se soventissimo non concordo, vero? :-) (leggo pure il cadavere, d'altronde, con cui concordo solo in materie letterarie e traduttive - d'altronde, scrivete bene, e alla bella scrittura non resisto)

 
At May 14, 2006 1:41 pm, Anonymous Anonymous said...

oddio, è tutta colpa mia!!!io ho la mente aperta, non mi scandalizzo e continuerò a leggerla...mi dispiace averle causato tanti problemi...

 
At May 14, 2006 4:04 pm, Anonymous Anonymous said...

Io sono una studenta della Miss, anzi il suo opposto: cattolico e pure di destra, ma ciò non ostante vengo a CONFRONTARMI (oh, che bella parola!) con persone diverse da me: è utile e intelligente, CONFRONTARSI.

Ciao, Miss
Adm. Nelson

 
At May 15, 2006 10:35 am, Anonymous Anonymous said...

Sempre ammirato dalle sue capacità orticole rimango anch'io curioso di verificare la tenuta dei suoi paletti e il vigore del suo vivaio. Credo che la Miss saprà tenere il corretto margine tra giungla e giardino.
Le printemps nous epanouit.

ps. da qualche giorno non mi sopporto, che la miss abbia proprio ragione?

 
At May 15, 2006 9:46 pm, Anonymous Anonymous said...

Sono d'accordo con zonasedna,purtroppo troppi ragazzini non apprezzano la libertà di pensiero. Ho 18 anni e mi accorgo che sempre più gente attorno me segue ciecamente la folla. In ogni caso non credo ci sia da rimenere shockati da quanto lei scrive qua. E quindi spero che non si scandalizzino le sue studentesse..
Saluti!
Ama

 
At May 16, 2006 11:04 am, Blogger miss brodie said...

non crediate, le studente hanno la testa per pensare liberamente, nonostante il chewing gum e gli ipod imperversanti ! Solo che non gliela fanno troppo usare, ecco il problema.
la miss sa che non è bene shockare le persone sensibili, è per il loro bene che preferisce che stiano fuori.
@adm. nelson: i confronti di idee sono belli e produttivi se si riesce a stare in ascolto dell'altro e non solo a presentare le proprie idee.
@badoo, non è colpa sua se le idee fuori dal gregge fanno paura o ribrezzo !
@liseuse, la libertà di leggere quello che cipare è la prima libertà
@vertesprit: sarà la primavera in ritardo ?

 
At May 16, 2006 6:38 pm, Anonymous Anonymous said...

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