la politica degli Italiani
Il partito per cui Miss Brodie ha votato non ha avuto i risultati che i suoi rappresentanti si aspettavano. La Brodie non solo non ne è sorpresa, ma è addirittura soddisfatta che né l'ex-onorevole Intini né l'ex -onorevole Pannella sono stati eletti al Senato. Tutti e due sono il segno più evidente che persino un partito progressista e riformatore come la RnP non riesce a liberarsi dei suoi vecchi fantasmi. Inoltre Marco Pannella è un imbarazzo per chiunque e un motivo buono e sufficiente per non votare o non aver votato la Rosa. La Miss stessa, pur fedele ascoltatrice di Radio Radicale, non ricorda le innumerevoli volte in cui è corsa a spengere la radio non appena la voce di questo dinosauro si fa sentire a proposito e a sproposito di tutto ma sempre e comunque con l'unico obiettivo di far avanzare il suo ego smisurato. Ma questa gente non ha una vita ? Possibile che non abbia di meglio da fare ? Non sanno che alla loro età le rose bisogna coltivarle in giardino, magari all'ombra di una tranquilla tenuta nella meravigliosa Valdorcia, loro che potrebbero permetterselo, e lasciare il campo a forze giovani vigorose e nuove ?
Autolesionista Miss Brodie, o solo masochista ? No, semplicemente un insegnante con i piedi per terra e la testa non tra le nuvole. La Miss non è sorpresa neanche dall'esito inconcludente delle elezioni: basta prendere i mezzi pubblici tutti i giorni per rendersi conto che metà degli Italiani sono con Berlusconi, per quanto demagogo, per quanto infingardo, per quanto imbanditore di teatrini senza sostanza. E come dar loro torto, se l'alternativa si presenta come il partito della restaurazione, del ritorno al buon tempo antico mai esistito in cui tutto ma proprio tutto era concertato, non c'erano in apparenza conflitti ma si giocava ogni cosa sottobanco per meglio procedere alla spartizione della torta, e si trovava il modo di far arrivare le briciole anche all'ultimo pezzente purché tacesse e si accontentasse ?
Ora il centro-destra ha addirittura proposto Amato e Napolitano come candidati alla Presidenza della Repubblica: uno un machiavelli di parole fini e cervello grosso, l'altro una cariatide paralitica, entrambi simbolo del peggior statalismo, corporativismo, partitismo, immobilismo e concertismo in cui l'Italia è stata ed è grande maestra, un tempo immarcescibile oggi ormai marcescente e in putrefazione.
Detto questo, che bella soddisfazione vedere che il disonorevole Mirkomerda Tremaglia si è trovato con il petardo in faccia dei suoi "Italiani all'estero", una vera porcheria indemocratica (sapete che basta avere uno dei quattro nonni italiani per avere diritto alla cittadinanza italiana ? in un paese come l'Argentina il 75% degli abitanti è potenzialmente cittadino italiano, in Australia il 25%, ma dove s'è visto mai ? nei pochi altri paesi retrogradi che ammettono lo ius sanguinis invece dello ius soli, ecco dove) tanto più che per i cittadini italiani veramente all'estero per i più vari motivi (studio, lavoro, trasferta lunga) le condizioni per il voto lo hanno reso praticamente impossibile e irrealizzabile, e non poteva che essere così visto che Tremaglia e la sua feccia alleanza-nazionalfascista miravano a ottenere in cambio di favori di chissà che genere il voto di quelle sacche di immigrati all'estero che per i più strani motivi hanno mantenuto la cittadinanza pur non mettendo piede - in alcuni casi neanche parlando la lingua - nel Belpaese da oltre cinquant'anni, gente che è scappata dalla miseria nera che attanagliava l'Italia ma a cui è rimasta la fregola romantica di "tornare al paese" di pavesiana memoria.
Tutto dimostra, se ancora di dimostrazioni ci fosse bisogno, che l'Italia è un paese di vecchi e i vecchi, si sa, hanno gli occhi nella nuca non sotto la fronte, guardano per forza di cose indietro, all'esperienza del loro vissuto non all'esperienza del vivere che ancora gli rimane davanti. Lo spiega e lo denuncia molto bene lui con lucidità e saggezza seppure tinta dall'amarezza di chi può solo constatare una disgrazia a cui non riesce di porre rimedio.
Ma perché stupirsi ? Questo è il paese dove è stato inventato il concetto stesso di "partito" (parte bianca e parte nera nella Firenze di Dante), Guelfi e Ghibellini, Interisti e Milanisti, Juventini e tutti gli altri, clericali e anti-clericali. E qui è il punctum dolens, tra i due litiganti il terzo gode, e il terzo si chiama Chiesa Cattolica Romana. Che ha tutto l'interesse, come sempre lo ha avuto nella storia, a che i due litighino, per meglio fregare l'uno e l'altro. E' nella natura culturale degli Italiani, quando due fratelli litigano ci pensa Mamma Chiesa a mettere pace, la Mamma onnipresente degli Italiani bravi ragazzi, la Grande Madre, la Potnia Mediterranea che continua a esercitare il suo malefico influsso menzognero e divoratore di coscienze sotto le mentite spoglie di una verginella infilzata.
In tutto il bailamme di queste elezioni dove i vincitori parlano di "dovere di governare" e i perdenti continuano a dire che i giochi non sono ancora fatti, dov'è la Chiesa che prima delle elezioni tanto si era raccomandata di votare per quei partiti che accettavano gli irrinunciabili principij di Santa Madre Chiesa ? L'ineffabile Ruina tace, ma non crediate che giace. Sta preparando, come è tradizione di questa congrega di mistificatori che da duemila anni ammorbano il cervello della povera gente, le sue strategie da verme sudamericano: le uova le ha già posate da una parte e dall'altra, all'interno della Margherita e dell'UDC come pure di Sforza Italia, e poi c'è sempre il suo cattolico adulto Prodi, a cui saprà chiedere il conto, memore della parità scolastica (leggi: sovvenzioni a sbafo dei contribuenti e in barba alle disposizioni costituzionali, carta straccia per chi si presenta come vero interprete della parola di Dio e suo unico rappresentante in terra) legiferata sotto il precedente governo Prodi, memore ancora dell'istituzionalizzazione della religione cattolica all'interno della scuola pubblica concessa da Craxi, e memore infine dei privilegi che ha potuto mantenere grazie al decisivo appoggio implicito e esplicito dei comunisti italiani.
E intanto il carrozzone va avanti, sprezzevolmente incurante dell'incertezza politica e delle sue conseguenze sul mercato finanziario, della mancanza di credibilità e di affidabilità già sottoterra (persino i Polacchi - i Polacchi, for Christ's sake !!!, possono permettersi di ironizzare sugli Italiani che una volta toccato il fondo si mettono a scavare: citazione morettian-caimanesca). Non si sa né se né quando il Presidente affiderà a Prodi l'incarico di formare il prossimo governo, non si sa chi saranno i nuovi ministri e relativi dicasteri, a differenza di tutti gli altri paesi democratici dove le rispettive squadre di governo vengono annunciate prima ancora del voto, dove il giorno stesso dell'annuncio dei risultati il primo ministro designato si presenta al capo di stato o al nuovo parlamento. Soprattutto non si capisce a che cacchio serva una seconda camera in tutto e per tutto dotata degli stessi poteri della prima assemblea legislativa, cosa che non ajuta certo il processo democratico.
Ma non abbiate paura: solo le sprovvedute possono credere che sia tutto fermo. Al contrario, tutto si sta muovendo, gli incontri "particulari" stanno freneticamente avvenendo nell'oscurità delle sedi di partito e delle sacrestie che contano per fare le parti e per mettersi d'accordo. E poi dicono che la letteratura non serve a niente: rileggetevi la memorabile, profetica e disperante ultima pagina di Animal Farm di Sant'Orwell.
3 Comments:
Visto? La rosa non è più nel pugno, ma da in qualche altro loco, più consono, OVVIAMENTE.
F.to
Un amico del Vaticano, il quale ha votato [***********]. (Non si tenti di decifrare gl'asterischi, sono messi a caso).
Ciao, Miss
beh che dire....Un popolo di imbecilli,di vecchi che se ne fregano di noi giovani...Oramai in balia dei porci..(Per citare il vecchio George...)
Hai ragione.
Gran bel libro The animals farm...
E gran bel blog.
brava miss!!
"Visto? La rosa non è più nel pugno, ma da in qualche altro loco, più consono, OVVIAMENTE.
F.to
Un amico del Vaticano, il quale ha votato [***********]. (Non si tenti di decifrare gl'asterischi, sono messi a caso).
Ciao, Miss "
[Non che io abbia votato (ho XVI anni) nel senso stretto, ma...]
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