è tempo che la psicologia inizi a pensare contro se stessa
spigolando qui e là tra i giornali in questi giorni di delirio mediatico-istituzionale miss brodie ha avuto la gradevole sorpresa di vedere che non tutti/e si adeguavano alla follia collettiva che non ha nulla della pazzia individuale esaltata da questo minimo diario ciberspaziale.
qualche voce fuori dal coro - nonostante tutto il rigurgito di questo sentimentalismo chiamato emozione per pigrizia intellettuale e per vezzo sentimentale - si è levata contro uno spettacolo indegno della ragione umana e impudico nei confronti della morte.
Tuttavia, che cosa pensare di tali manifestazioni, del tutto simili ad altre già viste in occasione della morte di tiranni che le avevano orchestrate in vita (come non ricordare le adunate hitleriane e mussoliniane, staliniane e maoiste, che procuravano orgasmi ai dittatori pronti a vomitare i loro pensierini e le loro imprecazioni retoriche davanti a un pubblico desideroso di ingurgitare tutto) ? miss brodie non si addentrerà in analisi sociologiche, visto che tutto quello che c'era da dire in merito è già stato detto, magistralmente, da Elias Canetti in Massa e Potere (in italiano da Adelphi).
la massa non vuole sapere, vuole credere e dunque, chi vuole soggiogarla le offrirà qualcosa in cui credere. la superstizione la fa sempre da padrona, sia quando la gente si abbandona al desiderio di oroscoparsi, sia quando decide di abbracciare la sragione (tutte le religioni, nessuna esclusa, comprese quella della coca-cola, della playstation, del video al plasma e dello skateboard).
che ancora così tante persone siano preda di sciocchezze e di stupidaggini, che le cammuffino dietro il paravento dello spirituale e dei sentimenti e che soprattutto insistano perché siano diffuse, accettate e (horresco referens) sovvenzionate dalla collettività tutta, è motivo di sbalordimento, turbamento, furia, e schifo.
di tutto questo teatro, di tutta questa retorica, paghiamo concretamente il prezzo quotidianamente, con una società che non sa rendere l'esistenza di milioni di donne e di uomini, degna, ragionevole e umana.
"Se crederemo assurdità, commetteremo atrocità" (Voltaire)
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