guardare un film
La Miss - come è sua abitudine nel secondo quadrimestre - ha usato delle pellicole in alcune sue classi come mezzo didattico per l'apprendimento della lingua. I risultati non sono sempre incoraggianti: per la maggioranza delle allieve un film è una pausa dall'assurda routine didattica, un modo di tornare alla "vitareale" che per loro è fuori dalle aule scolastiche. Guardare un film le fa uscire dalla dimensione della scuola per riportarle in quella domestica o comunque in uno spazio anche solo mentale dalle caratteristiche ludico-ricreative.
Non è questo lo spirito con cui invece la Miss intende far guardare un film, che dovrebbe essere uno stimolo al ragionamento in primis, e non secondariamente un modo per apprendere le frasi della lingua viva usate in un contesto "naturale" e non artefatto come quello di alcuni testi scolastici.
Guardare un film è stato anche occasione per un'utile riflessione sulla potenza (o meglio sarebbe dire il potere) della lingua nella formazione delle idee, o meglio nell'assassinio delle stesse e nella loro sostituzione con stereotipi, pregiudizij e luoghi comuni. Discutendo di un film che racconta la storia di un amore adolescente tra due ragazzi ("Beautiful thing" di Hetty Macdonald) Miss Brodie vede l'insensatezza di chiamarlo un film "gay" o a tematica gay: forse che quando si va a vedere "Romeo and Juliet" si precisa che si sta andando a uno spettacolo "eterosessuale" ? Eppure è facile anche per le persone più accorte e meno irreggimentate scadere nella faciloneria della frase fatta che così impercettibilmente e inevitabilmente diventa pensiero già fatto e dunque non-pensiero, un modo di rinunciare a ragionare con la propria testa per approdare a un qualcosa di necessariamente precario e mutevole come sono tutte le idee pensate e non già approvate.
Miss Brodie è presa dallo sconforto all'ideache molte delle ragazzine che subiscono le sue lezioni non impareranno mai a pensare con la propria testa, non saranno mai capaci di usare le capacità creative che una lingua madre mette a disposizione di tutti e tutte i/le suoi/sue figli/e. E forse invece di studiare tante lingue poco e male sarebbe meglio concentrare i propri sforzi sull'italiano e la filosofia come strumento per imparare a ragionare. Ma si sa che nelle commissioni di riforma scolastica la voce che conta è quella dei pedagogisti universitarij o dei burocrati del ministero, la cui conoscenza della scuola e dei suoi problemi risale alle loro esperienze di adolescenti.
Non insegnare a pensare significa produrre delle/i non-cittadine/i , persone incapaci di acribia là dove più conta: nell'urna elettorale. O forse è proprio questo l'obiettivo di una scuola parcheggio contenitore badante quale è quella che si sta formando o che già si è formata nel corso degli ultimi trent'anni.
6 Comments:
Che monotonia di idee... o i gay o contro la chiesa...
anonimo, molto meglio poche idee - ma chiare ed elegantemente articolate, come sa fare la miss, che un pensierino abortito con tanti puntini ini ini come il tuo, no? mai provato il fascino di infinite variazioni su uno stesso tema?
e dove le metti le riflessioni della miss sulle lingue - italiana e inglese fra le tante, sulla didassi, sul suo rapporto con le studente? e il suo impegno civile, l'amarezza gaudiosa di certe sue considerazioni sull'"ammore" e la nostra condizione di animali umani?
non sarai tu che ti arrovelli sulle tue fissazioni? croce e delizia dei poveri di granum salis?
l'amara ironia delle tue parole è che questi non-cittadini nonpensanti di cui parli si credono tanto più furbi, e vengono pure a fartelo sapere qui. E' l'arcitaliano di cui non ci libereremo mai...
Oh Bonsoir!
è da molto tempo che non mi ritaglio un pò di tempo per leggere il suo blog.
E' sempre bello qui, come certe case accoglienti in cui si entra e ci si sente a posto.
Ho letto che il suo cyber-diario si è diffuso tra le mura gialle e curiosando qua e là sono rimasta allibita dalle parole che alcuni
?studenti? hanno covato e soprattutto dalla povertà di spirito con cui certe persone vengono qui a predicare.
Dall'altro lato il loro sadismo li tradisce spudoratamente.
Non mi va neanche di perderci tempo ma la mia speranza in una scuola di dialogo, libertà di idee e creatività tra persone umili e aperte è sempre più debole. Penso sempre più che stare soli a leggere,guardare film,curiosare siti interessanti sia rimasto l'unico modo per imparare.
independent /self-studying, what a nice english word.
Anyway, si dice "chi mi ama mi segua"?!
Poi mi fanno morire dal ridere alcune espressioni come "Natzinger" (ahaahah!!) e "discorsi da pescivendola" e altre ancora..fantastiche.
defiscène?
Lei è Unica ed Inimitabile.
Spero di incontrarla ancora per caso un giorno,
ex-studenta, L.
Era molto tempo che non mi bagnavo nel Lete della Miss... Soave, in fede!
Adm. Nelson
@anonima: in effetti ogni tanto capita che qualcuno si attardi a girare per siti che non gli piacciono o che trattano di argomenti che non gli interessano per lasciare messaggi che sono tante frecciatine di accusa con desiderio di scontro. Beh, signorina anonima, lasci che la Miss Le dica che non si abbasserà al suo livello di povertà di idee, di bassi mezzucci e rancido sarcasmo. E'evidente che Lei dispone di molto tempo libero che non sa come occupare in maniera costruttiva e utile, a Lei stessa e agli altri. Che ne dice di aprirsi un blog anche Lei con cui illuminare il mondo diffondendo le Sue idee meravigliose e affascinanti ? Non sarebbe un modo migliore di passare il tempo ?
Post a Comment
<< Home