insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Saturday, July 23, 2005

vivere senza perché

Miss Brodie è nichilista, materialista e misantropa. Non ama la gente, la massa, il popolo. Ama i gatti, i libri, le passeggiate, i silenzi. Di talento non ne ha se non per le lingue e - lei opina - per l'insegnamento. Come compito personale si è data quello di cercare di diventare sempre più umana e di restare umana nel degradante e degradato contesto disumano in cui ha l'avventura di vivere. Per il resto non crede a niente e in niente, non crede in nessun dio, in nessuna ideologia, in nessun aldilà propinato come sciroppo miracoloso per far trangugiar meglio l'inferno che ti approntano quaggiù, non crede in nessun spirituale in opposizione al carnale come non crede in nessun ultraterreno, nessuna anima, nessun dualismo spirito-materia. C'è la materia e basta, e comunque stando agli ultimi risultati della ricerca neanche la materia esiste, non essendo nient'altro che energia tenuta insieme da forze elementari potentissime, e dunque quando questa energia non c'è, c'è il niente.

Dell'amore ha già detto che cosa pensa: che è una budella gentile (A Busi), che è l'incontro tra due salive (EM Cioran), that love is the devil (F Bacon). E nonostante tale cinica dichiarazione di intenti resta, suo malgrado, un'inguaribile romantica. Si difende come può da questo ubiquo virus principalmente cercando di inoculare le sue studente con il vaccino del materialismo - ma è una lotta impari e destinata al fallimento, e lo sa - e per il resto con letture appropriate come Cioran, Sade, Nietzsche.

La miss non crede e non vuole credere: vuole sapere. Che è tutto il contrario di quello che fa la maggior parte della gente. Vogliono credere, non importa in che cosa, nell'amore, nell'astrologia, i concerti rock, la droga, la tv, la playstation, la cocacola, l'ipermercato, il club med, la discoteca del sabato e del venerdì, il sadomaso, l'automobile e il parcheggio selvaggio e indiscriminato e la miss si ferma qui per pudicizia. E quanto inutili sono le gerarchie di credo, come se credere in quello che dice Benedetten Sedicesimen come lo chiama lui non avesse lo stesso valore che credere in quello che dice un qualsiasi sciamano o guru, con l'aggravante che il costruttore di ponti vaticano vorrebbe ammantarsi di un valore aggiunto di razionalità che agli altri due impostori non verrebbe mai in mente. Valore epistemologico di quello che sbraitano tutti e tre: nullo, per l'uno come per gli altri.

Qualche editorialista si chiede perché i terroristi siano così accaniti nel braccare i poveri occidentali. Un'altra sciamannata si proclama atea e fedele del verbo del sedicesimo benedetto allo stesso tempo e urla come una cassandra invocando la sua versione di guerra santa all'islam. Come non vedere che tra tutti i comparsanti si aggira lo stesso pensiero, o meglio la stessa assenza di pensiero ? tutti credono in qualcosa che non c'è e in nome di questo niente vogliono importi le loro regole di vita per meglio metterti i piedi in testa. E quando gli dici che non hai nessuna voglia di stare in ammirazione del loro niente, accecati dall'impotenza dell'assenza di pensiero dai loro cervelli pensano bene di convincerti trasformandoti in cenere. Non è poi così tanto tempo fa dai roghi delle chiese cristiane (le ultime streghe bruciate in Europa e America risalgono alla prima metà del settecento). L'Islam deve ancora fare il cammino machiavellico intrapreso dalla Chiesa cattolica e romana quando ha capito che era più efficace impadronirsi delle coscienze tramite l'occupazione dei gangli del potere che non con gli auto-da-fé. Per ora la miss dovrà imparare a convivere con i nuovi roghi, ma non si illude quando sente i nuovi falsi profeti tuonare contro i loro fratelli in assenza di pensiero.

4 Comments:

At July 23, 2005 12:02 pm, Blogger liseuse said...

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At July 24, 2005 1:36 pm, Anonymous Anonymous said...

Dialogo dell’anno 33.

A - La sai l’ultima?
B - No, che cosa è capitato?
A – Il mondo è stato redento!
B- Ma che dice?
A – Sì, il buon Dio ha preso forma umana e si è fatto giustiziare a Gerusalemme: con ciò, ora, il mondo è redento e il diavolo è stato fregato.
B – Oh, questo è davvero molto charmant!

A. Shopenhauer

Cara miss brodie, non mi riesce di meglio per renderle omaggio e ringraziarla per il suo mirabile post sul “vivere senza perché” che riportare questo divertente dialoghetto shopenhaueriano, certo del fatto che, improntato com’è a una perfidia di pensiero e irriguardosità nei confronti della “verità rivelata” (verità rivelata! espressione ossimorica quant’altre mai!) le riuscirà gradito.
P.S.: il dialoghetto shopenhaueriano è pubblicato in Italia in un’antologia di scritti sulla (ma in realtà contro) la religione intitolata “O si pensa o si crede” (sì, infatti, o si pensa o si crede: tertium non datur).

 
At July 24, 2005 11:49 pm, Anonymous Anonymous said...

Il suo post, di mirabile lucidità come ormai solito, mi ha ispirato pensieri idraulicamente filosofici in materia di nichilismo e credenze varie: si sbeffeggiano tanto i nichilisti per il fatto che non credono a niente, tralasciando il fatto che proprio questo fatto fa sì che essi cerchino di riempire questo vuoto con la loro stessa umanità; mentre chi si crede detentore del tutto si rende disumano agli altri in nome del nulla. Come un sistema di vasi comunicanti che funzionano per opposizione: sarebbe meglio chiamarli vasi scomunicanti. Pun intended.

 
At July 25, 2005 3:46 pm, Blogger miss brodie said...

miss brodie è soddisfatta.

 

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