insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Tuesday, October 04, 2005

Sulle "presunte" ingerenze della chiesa cattolica negli affari dello Stato

Le ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche (di qualsiasi chiesa in generale; di quelle della chiesa cattolica in Italia in particolare) nelle cose dello Stato possono essere interpretate sotto due punti di vista. Uno è quello schiettamente politico: si è creato un vuoto al centro del mondo politico italiano - quello dei cosiddetti "moderati" - che tutti vogliono occupare e visto che i varij contendenti si stanno accapigliando per potersi fregiare del titolo di centro-centro (ché è questo il recondito significante dei lessemi centro-destra e centro-sinistra), colui che tira le fila della politica cattolica in Italia (non della dottrina, sulla quale Miss Brodie - non avendone titolo - non si permette di disquisire), la Ruinosa Cardinal-lessa, ha approfittato per metterci le mani sopra, da fine e astuto homo politicus quale è, forte dell'ineguagliabile vantaggio che la sua posizione ufficialmente extraterritoriale gli conferisce (tecnicamente è, come tutti i cardinali, cittadino vaticano e di professione si occupa di cose dello spirito, o dovrebbe). Non è il caso di credere a chi vi dice che Mons. Ruini è un cittadino italiano come tutti gli altri, Mons. Ruini NON è un cittadino italiano come tutti gli altri. Una volta stabilita la sua posizione sul terreno (claiming his stake) è in grado di dettare le condizioni a chiunque gli si avvicini per prendere posizione là dove lui già è. Molto scaltra come mossa, machiavellicamente parlando. E non si venga a dire che la Ruina è uomo di chiesa e tutto dedito al bene dei suoi fedeli: we are not in Oz and Miss Brodie's name is NOT Dorothy !

Questo risultato non è casuale ma la diretta conseguenza storica di un sistema politico dove da sempre, a parte la breve meravigliosa parentesi liberal-massonica a cavallo fra Ottocento e Novecento, tutti i partiti, di destra e di sinistra (puro flatus vocis in Italia) hanno voluto essere tutto a tutti, il famoso "centro" che se non convinci non vinci.

Ma esiste un'altra possibile e altrettanto giustificata chiave di lettura: La chiesa cattolica, così come essa si è storicamente costituita nel tempo, è stata e è una forza politica che ha da sempre impedito l'unificazione politica e territoriale dell'Italia, pura espressione geografica, jeri come oggi: prima in quanto rivale del potere dell'imperatore, poi contro i re barbarici, in particolare i Longobardi che stavano riuscendo laddove gli Ostrogoti e i Bizantini avevano fallito. Lo Stato Pontificio, cominciato falsando e cavillando di espansione territoriale in zona di influenza è durato oltre mille anni, più della Serenissima, del Khanato mongolo, del Califfato pre-ottomano e della più longeva dinastia dell'Impero Celeste. Molti gerarchi vaticani si vantano, come si sono vantati i loro predecessori, di queste secolari vicende storiche, gongolando che esse sarebbero la prova dell'origine divina e della missione storica della chiesa nel mondo. Ma occorre rendersi conto della ragione di tanta longevità, la quale non è altro che il risultato dell'elettività del loro monarca. Le generazioni della dinastia non si esauriscono perché la dinastia non è ereditaria e ci saranno sempre forze giovani e vogliose se non affamate di potere e di gloria come il presente occupante del trono di Pietro pronti a darsi battaglia per prendere il posto del caro pontefice testè dipartito.

L'altra chiave di lettura è quella prettamente ecclesiastica.
Per una organizzazione come la chiesa cattolica che si crede e va pubblicamente bandendo di essere divinamente investita del compito di convertire il genere umano alla propria visione del mondo non è concepibile contemplare altre possibili visioni del mondo, varie forme di verità se non una sola Verità, la sua. Essa interpreta questa divina investitura quale dovere (si badi bene, NON diritto, ma DOVERE) di andare per il mondo ad annunciarla, quale missione da esercitarsi non nella sfera privata dell'individuo e solo lì, come questione spirituale che riguarda chi crede agli spiriti e a altri elementi non verificabili dalla ragione umana, perché essendo la Verità una e una sola soltanto, è tautologicamente evidente e tomisticamente logico che essa Verità debba essere fatta propria da tutti gli uomini (le donne NON sono mai menzionate se non come minus habentes: la chiesa è fallica e fallofora per definizione) di cosiddetta "buona volontà" e a essi devono sottomettersi e ad essa la ragione umana deve essere costituzionalmente subordinata.

In passato chi metteva in discussione o addirittura osava negare tutte queste fole - che al di là dell'impressionante e imponente sistema che si è nel tempo costituito per difenderle e imporle con le buone e spesso con le cattive, ma sempre baggianate in quanto c r e d e n z e sono e restano -veniva prima dichiarato eretico e poi bruciato. E' stato il vento razionale dell'Illuminismo, almeno in Europa - ché in Cina e in Giappone già cento anni prima gli imperatori avevano già pensato a scacciare questi seminatori di zizzania, malfattori, impostori e rovinafamiglie - a spazzare via il peso politico almeno che queste credenze avevano, ma, ahinoi, con la sola forza stoltamente illusa di chi pensava che la potenza della ragione sarebbe prevalsa.

Ma la ragione non prevale mai, quando è più facile abbandonarsi a credere alla "Verità" una volta per sempre, invece che con fatica esaminare analizzare interpretare i fatti in uno sforzo continuo che non può avere fine. Vivere in un credo è comparabilmente più comodo che vivere nell'ansia del dubbio perenne. "Che cos'è la verità" chiede Pilato (ingiustamente e a torto vituperato) a Gesù. C'è la mia verità, la tua verità, la loro verità. E' questo il senso del credere, di chi presta fede a una verità piuttosto che a un'altra per definirla subito dopo l'unica verità in cui credere. E qui il laico si ferma, sulla soglia della fede non presume di discettare se sia vero o no che Gesù è il Cristo, vero o no che la Transustazione abbia luogo o no, vero o no tutto il resto. Quello che il laico deve con forza esigere e con la forza di una legge imporre che stabilisca eguali diritti a fronte di eguali doveri è che NESSUNA fede presuma di presentare la propria verità come LA verità. Questo lo farà nelle chiese madrasse sinagoghe templij facoltà teologiche, MAI dovrebbe esserle permesso di farlo sulla pubblica piazza politica. Quando e tutte le volte che lo fa cessa di essere chiesa e diventa partito e come tale il laico potrà concedersi ogni commento che creda opportuno, come succede in qualsiasi agone politico degno di questo nome dove si dibattono idee p o l i t i c h e appunto.

E' alla luce dei fatti che le perniciose esternazioni - perché espresse con un preciso disegno politico che vuole influenzare le gerarchie partitiche di questo disgraziato paese, agitandogli davanti agli occhij lo spettro dei voti dei cattolici che potrebbero perdere - della Ruinosa Cardinala devono essere valutate per quello che sono: non l'esercizio di una "moral suasion"

[se c'è qualcosa in cui NON devono nemmeno lontanamente osare di impalcarsi a maestri è proprio la morale: hanno giustificato la schiavitù, praticato la tortura, favorito le conversioni forzate, rinchiuso gli ebrei in ghetto a Roma fino al 1870 (!), ordinato agli altri stati cattolici di rinchiudere in ghetto i loro ebrei, esaltato i gerarchi fascisti e la loro guerra, ajutato i gerarchi nazisti a fuggire in Sudamerica, condonato e addirittura approvato le efferatezze dei gerarchi fascisti italiani, argentini, cileni, brasiliani, croati e slovacchi, in tutti i tempi e in ogni luogo: alla lista delle loro nefandezze non v'è fine. Ma non è solo colpa loro, dopo tutto sono sempre stati uomini del loro tempo, altro che la divina grazia !]

ma di influenzare in senso ben preciso e gesuiticamente/ mafiosamente ricattatorio le scelte dei politici che dovrebbero rappresentare i/le cittadini/e italiani tutti e tutte, non i cattolici italiani e gli altri cittadini che quali minus habentes dovrebbero adattarsi volenti o nolenti alle leggi espressione di opinioni direttamente riconducibili a dogmi. Ma che democrazia è quella che invece di estendere i diritti li riduce ? Che democrazia è quella che permette impunemente a qualcuno che autocefalicamente si arroga una posizione di superiorità morale di insultare i diritti calpestati di cittadini e cittadine dello stato definendoli "capricci", che permette di usare pubblicamente il nome di un primo ministro democraticamente eletto per derivarne un aggettivo con valenza non solo negativa ma addirittura spregiativa ? E come si permette il rappresentante di una monarchia assoluta oggi, nel 2005, che si dice costituita per diritto divino (horresco referens), di dare lezioni di democrazia a una repubblica costruita sul sangue di gente che ha pagato con la vita una resistenza al nemico interno e esterno, ma con che faccia sporca si presenta, ma non si vergogna ? E quelli che gli danno ragione non hanno il senso del ridicolo e del pudore ?

Altri paesi si sono liberati, non della fede, cattolica o di altra natura, ma delle nefaste influenze di chi in nome di tale fede viene a dirti non come devi pregare ma come devi pensare come devi votare e come deve legiferare il parlamento. Il prestigio della chiesa cattolica in quei paesi non solo non è diminuito, ma è aumentato.

Dunque, ancora uno sforzo, cittadini/e !

8 Comments:

At October 04, 2005 4:53 pm, Anonymous Anonymous said...

Una requisitoria dovuta e un richiamo alle ultime conversioni (?) eccellenti :-)

Buona serata. Trespolo.

 
At October 07, 2005 9:55 am, Anonymous Anonymous said...

L'esenzione cattolica dell'ICI è passata al Senato: sarei curioso di sentire di qualche religioso che trova la faccenda un regalo immorale e dirà no, grazie, io l'ICI sulle attività commerciali la pago.

 
At October 07, 2005 12:02 pm, Anonymous Anonymous said...

Cara Miss Brodie, mi era però sembrato di cogliere un accento religioso nel post del 3 scorso sulle prostitute, laddove si legge del rapporto tra il nazareno e le stesse?!
Post, peraltro, molto bello: mi ha fatto sovvenire un aforisma mirabile del Sommario di decomposizione di Cioran.

 
At October 07, 2005 8:28 pm, Anonymous Anonymous said...

Miss B, siamo finalmente guinti a venerdì e allora... Buon fine settimana :-) Trespolo.

 
At October 08, 2005 10:35 am, Blogger miss brodie said...

la miss non ha niente contro il nazareno e anzi è fedele lettrice dei vangeli e trova che in essi vi siano passaggi commoventi e molto lirici. "Il Vangelo secondo Matteo" è forse uno dei più toccanti film che siano mai stati prodotti.
Grazie per gli auguri trespolo, in più il venerdì sera la Brodie pur atea festeggia la kabbalat shabbat accendendo le lampade del sabato.

 
At October 10, 2005 8:54 am, Anonymous Anonymous said...

Miss.Non so se di proposito.Ma lei sottovaluta il vero problema.Chiede ai cittadini(?) un’ulteriore sforzo.Cosa sacrosanta.Ma purtroppo irrealizzabile.Perch’è una delle caratteristiche dell’Italiano di oggi è proprio quella di essere allergico al sacrificio.Del resto.A che pro mettere in discussione quello che abbiamo oggi?In fondo viviamo in un paese dove ognuno ha almeno una barchetta da 15 metri e una villa al mare.

 
At October 10, 2005 4:07 pm, Blogger miss brodie said...

ragazzoinfernale: la miss dovrà tornare a parlare del "moriremo democristiani" prima o poi.

 
At October 11, 2005 9:27 am, Anonymous Anonymous said...

Mmmmh.Non so come morirò.E nemmeno quando(che casomai mi interesserebbe di più).Intanto mi accontento di vivere.Disilluso.

 

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