Fantasmi d'amore
Di lui che cosa amavi ?
Di lui amavo la semplicità. Perché non mi ero accorto che era pieno di furbizia. Di lui amavo la genuinità. Perché non mi ero accorto che era artefatta. Di lui amavo il senso pratico. Perché non mi ero accorto che aveva la testa piena di speculazioni vane.
Ero io ad essere semplice, nella mia variegata complessità, io ad essere genuino nella mia assenza di spregiudicatezza, io ad essere pratico, col mio voler cercare una soluzione a ogni problema.
Perdendo lui ho trovato me, il mio io più vero e recondito, e quella che sembrava una sconfitta si è rivelata poi una ricchezza.
Labels: un'esistenza in margine
2 Comments:
... la ferita dei "non amati"... ci vorrebbe un atto di psicomagia collettivo ...
i non amati e le non amate non hanno bisogno di psicomagie, ma di tanto realismo: non è facile disintossicarsi dalle dosi massicce di romanticismo quotidianamente pompate nelle giovani menti di miliardi di bambini e bambine ignari e ignare dell'economia di mercato dei sentimenti.
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