insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Saturday, June 10, 2006

Papa Natzinger, aria, aria !

Su una rivista molto ben fatta che si chiama Pride, la Miss legge una lettera e si risolleva dopo la depressione di giovedì sera (vedi missiva "Il personale e il politico"). E' indirizzata al sindaco di Torino in quanto si riferisce ad alcune polemiche scaturite in occasione del Gay Pride Nazionale di sabato 17 giugno.

Egregio signor Chiamparino,
leggo con rammarico e rabbia, le ultime polemiche riguardanti il gay pride 2006 suscitate dal sig. Calgaro [vicesindaco di Torino, della Margherita], che vuole vietare il centro alla manifestazione e la definisce una "carnevalata".
Io ho trent'anni, ho cominciato a lavorare all'età di 14 anni, mi sono sempre arrangiato nella vita, ho scelto di intraprendere gli studi universitari senza l'aiuto e/0 l'appoggio di nessuno, faccio un lavoro rispettabile, vivo con il mio compagno da circa due anni, sono iscritto ad un'associazione umanitaria e mi reputo una brava persona. Ovviamente sarò al pride il 17 giugno perché per me, e per la maggior parte del popolo glbt [gay, lesbiche, bisessuali,transgender] questa manifestazione non è una carnevalta (affermazione che trovo offensiva e inesatta) ma un modo per accendere i riflettori su una comunità che è stata ed è ancora soggetta a forti discriminazioni. Abbiamo sopportato cinque anni di politica becera, ignorante, volgare, omofoba e razzista. Ci siamo mobilitati per dare i nostri voti (almeno la maggior parte) alla sinistra, abbiamo mandato giù in silenzio il rifiuto da parte dell'Unione di riconoscerci i nostri diritti pur di superare l'oscurantismo del governo Berlusconi. Francamente il mio voto vi è arrivato mal volentieri perché se la destra è, almeno da questo punto di vista, sincera nell'odiarci, nel disprezzarci e nel non volerci, la sinistra contiuna ad avere questo insopportabile e ipocrita atteggiamento di sopportazione nei nostri confronti.
Credo che sia giusto prendere una decisione, finalmente: non ci possono essere ancora vie di mezzo, dovete scegliere da che parte stare. Dovete decidere se essere una forza democratica, civile e all'avanguardia, oppure un fritto misto attento a non scontentare nessuno.
Leggo nelle vostre parole che il gay pride offenderebbe la sensibilità di alcuni. Io vi chiedo: offenderebbe la sensibilità dei cittadini o quella del Vaticano, davanti al quale continuate, ossequiosi, ad inchinarvi ?
E la nostra sensibilità ? Quella sensibilità che Romano Prodi ha offeso più volte (ma non solo lui, naturalmente) prima promettendo e poi negando una legge blanda come quella del Pacs ?
Cosa dovremmo fare ? Rinunciare alla sfilata in centro e farla magari in qualche ghetto per non imbarazzarvi e per non costringervi a prendere una posizione coerente e, finalmente, chiara ?
E poi, mi scusi, ma perché "carnevalata" ? Noi sfiliamo in memoria di tutte e di tutti coloro che sono state/i perseguitate/i nel corso della storia (e dalla quale siamo sempre, vergognosamente, stati cancellati), in memoria e in onore delle vittime dei roghi dell'ignoranza, dei campi di concentramento e di quelli di detenzione.
Ancora oggi vi sono posti in cui se si è omosessuali si viene incarcerati, torturati, addirittura uccisi come accade, per esempio, in Iran dove, negli ultimi tempi, sono stati impiccati pubblicamente dei minorenni. Abbiamo il diritto di sfilare tutti: gay, lesbiche, bisessuali, travestiti, transessuali ecc... e le vostre parole ci fanno male e ci offendono e ci umiliano.
Dovreste essere felici che la comunità glbt abbai scelto Torino come centro per la propria manifestazione, e invece dobbiamo sentirci come ladri, e veniamo anche offesi. Mi chiedo chi autorizza tutti voi, uomini politici e uomini di chiesa, a parlare di moralità. La mia moralità è molto più forte di quella di alcuni politici, non ho mai offeso le altre culture indossando magliette che hanno provocato morte e violenze, non sono mai finito in un'aula giudiziaria, non ho mai cercato di corrompere nessuno, non sono mai sceso a compromessi per uno squallido gioco di potere, non ho mai scambiato poltrone, non ho mai insabbiato scandali sessuali. E ci venite a parlare di morale ?
Negateci pure il patrocinio [amministrativo del Comune di Torino] se volete, io alla manifestazione ci sarò e avrò sul braccio un triangolo rosa, quel triangolo che tutti voi, a destra come a sinistra, continuate a far finta di non vedere.

Anche la Miss ci sarà.

5 Comments:

At June 10, 2006 10:05 pm, Anonymous Anonymous said...

Al pride il 17 giugno ci sarò, ovviamente, anch'io. Sarà una bella occasione per manifestare affinché i nostri diritti vengano finalmente riconosciuti, per celebrare noi stessi, per mostrare quanto siamo orgogliosi di aver imparato ad amarci nonostante tutto e, naturalmente, per reincontrare la miss, che con il suo blog ispira e aiuta molti, in una misura che forse nemmeno lei immagina.

 
At June 12, 2006 3:54 pm, Blogger miss brodie said...

la miss non lo immagina ma è commossa e dà appuntamento a tutti e a tutte alla manifestazione nazionale per l'orgoglio delle persone omosessuali, la riconoscerete perché porterà una maglietta con uno slogan riconoscibilissimo...

 
At June 12, 2006 6:01 pm, Anonymous Anonymous said...

E qual è codesto slogan, siamo tutte curiose :) ?

 
At June 24, 2006 4:41 pm, Anonymous Anonymous said...

Cara Miss, la lettera è toccante e tocca con sensibilità la voglia di lottare e di non cedere mai. C’erano migliaia come noi a Torino -io avevo letto che Lei c’era , ma Lei era poco visibile, avrei voluto stringerLe la mano per dirLe quanto Le sono vicino e soprattutto quanto Lei è vicina a me - un orgoglio infinito, conquistato con grande spirito di sacrificio e la schiena spaccata day by day, con un impegno continuo nella società che sembra non interessare i politici, di destra e di sinistra, che ci “tollerano”, e non fanno quasi nulla per la comunità omosessuale in Italia.
I politici di destra raggiungono il loro obbiettivo (raccogliere voti) senza proclami che non siano l’offesa e il dileggio, facendo leva sul più o meno esplicito masochismo del loro elettorato (gay di destra).
I politici di sinistra, che vaneggiano sul fatto di riuscire a controllare l’elettorato gay dicendo cifre senza mai spiegarle però, svolgono invece una attività di facciata, tante proposte ma sempre male perseguite, una bella critica alla chiesa (troppo facile!), un laicismo per-modo-di-dire, i PACS, partecipazione a dibattiti, bla bla, ma ben poco per i diritti dei gay.
Le cito un esempio che vale per tutti (e che è un tratto anomalo italiano) su di un tema che Lei ha trattato - e che forse meriterebbe un dibattito pubblico sul suo BLOG , da Lei moderato (si fa per dire), a beneficio di tutti.
Ma Le pare che vissuto a lungo a Londra dove i diritti dei gay non sono qualcosa da conquistare ma un dato acquisito per prendere un drink in compagnia di un altro ragazzo debba finire in un club priveè con tanto di tessera (A. Busi disse mi pare che entrando in un Club con tessera siamo come delle puttane all’incontrario, che pagano per la propria piccola fetta di marciapiede…)?.
Su quelle “benedette” tessere ognuno ha la sua opinione- e ci sarebbe comunque molto da dire perché non si sa che cosa finanzino -anche che sono una barriera all’amicizia e agli incontri per chi non ha tempo e voglia di iscriversi, e una anacronistica forma di autoghettizzazione.
E per il semplice diritto di incontrarsi, per il nostro orgoglio di esserci, e per il diritto di spaccarci non solo la schiena in pubblico, ma anche qualcos’altro alla luce del sole , dovremmo rinunciare alle dark politiche alienanti (cosa c’è di interessante di un cazzo più o meno duro e anonimo senza quello che ci stà intorno, sempre di busi A Busi ?) che non credo siano l’espressione più felice dell’orgoglio gay visto a Torino
Con i migliori saluti e i miei complimenti

Steve

 
At June 27, 2006 2:18 pm, Blogger miss brodie said...

Ciao Steve, in effetti la prossima volta forse la Miss dovrà andare al pride con un cartello ! In ogni caso c'era veramente tanta folla e quindi sarebbe servito a poco.
La Miss deve tirarti le orecchie tuttavia: questo non è un forum e non intende esserlo. E' un diario cibernautico di un esibizionista che ha voglia di esibirsi in pubblico e di pungolare le coscienze ogni tanto con qualche provocazione. Se poi nasce un sano dibattito tra le lettrici, ok, nulla vieta, ma non di forum né di manifesto si tratta.
Detto questo, la Miss ti rimanderebbe volentieri a una sua missiva (post) che ha scritto proprio su questo argomento che tu citi- purtroppo non saprebbe come fare a ripescarla. Comunque anche recentemente, parlando del festival di cinema gayo è tornata su questo annoso discorso. La miss non ha tessere e rifiuta l'intero concetto di locali commerciali che si spacciano per associazioni culturali e sportive esentasse unite nei circoli argigay, tuttavia si rende conto che nella pratica le cule italiane devono andare nei locali e non è colpa loro se i locali chiedono la tessera. La scelta della miss è personale e non la proporrebbe ad esempio. Di sicuro alle frocie interessa di più la libertà sessuale (sacrosanta!) che la parità di diritti.

 

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