insegnaci ad amare la nostra pazzia

Du, lass dich nicht verhaerten in dieser harten Zeit- Du, lass dich nicht verbittern in dieser bitteren Zeit (Wolf Bierman) Che pretesa essere amati da adulti se non ti hanno mai amato da bambino (A Busi) Hvad man ikke har haft som barn, faar man aldrig nok siden af (Tove Ditlevsen) To live without hope, to work without love (Virginia Woolf)

Saturday, July 30, 2005

Qualsiasi scelta è un rifiuto (Spinoza)

"I have had a most shameful and distressing interview with dear Tom Eliot who may be called dead to us all from this day forward. He has become an Anglo-Catholic believer in god and in immortality and goes to church. I was shocked. A corpse would seem to me more credible than he is. I mean there's something obscene in a living person sitting by the fire and believing in God." Virginia Woolf to Vanessa Bell, 11 February 1928

Ultimamente miss brodie ha dato fiato alla sua indignazione verso le chiese in generale e la chiesa cattolica romana in particolare. Certo, ranting and raving non è proprio da lei, che cerca invece di usare mezzi razionali e civili per confutare le sciocchezze cui la gente dice di credere.

La miss sa benissimo, forte della lezione di Voltaire suo maestro e ispiratore del suo pensiero scettico e razionale, che nessun attacco diretto farà più che un solletico al macigno vaticano, con i suoi privilegi giuridici (unico esempio di religione con diritto a un seggio alle Nazioni Unite e riconoscimento giuridico da parte di altri stati sedicenti laici: la prima cosa da fare se sei laico è disconoscere qualsiasi pretesa alla territorialità di qualsiasi religione), con la sua potenza finanziaria (ricordate lo IOR ? esiste ancora ! e Mons. Marcinkus ? se la sta spassando alle Bahamas o in altri paradisi tropicali, protetto dal suo passaporto diplomatico vaticano) con i suoi mille interessi mondani e terreni dai mille risvolti spesso sotterranei e sempre subdoli. Una simile potenza non la si abbatte con la forza delle parole di un discorso razionale, né con l'attacco frontale tipico di molti anticlericali: la chiesa - che lo sa - se ne fa un baffo.

Per questo la miss è rimasta stupita che nessuno (o forse le è sfuggito, certo pur leggendo molto e ascoltando la radio e seguendo i dispacci di agenzia, gli organi di disinformazione sono ormai legione) abbia colto la vera portata dell'attacco ratzingeriano contro l'apparentemente innocente Harry Potter.

La chiesa sa bene - ne ha esperienza da 2000 anni, non è un upstart come gli Stati Uniti, dugento anni e poco più - che un culto per essere forte non deve avere né rivali né alternative. Sa interpretare coerentemente al proprio sistema di valori un fenomeno che vede ragazzine di 6 anni aspettare in fremente attesa in orari in cui dovrebbero già essere a letto da almeno tre ore, e al freddo se necessario, e accompagnate dai genitori, per essere le prime a posare le mani e gli occhi su libri che raccontano in maniera avvincente accattivanti storie che tengono le ragazzine stesse col fiato sospeso per giorni e i cui personaggi vengono poi trasformati in compagni virtuali dalla loro fervida immaginazione. Nulla a che vedere con le nojose lezioni di catechismo dalle quali le ragazzine non vedono l'ora di fuggire e comunque che barba ascoltare di profeti che inveiscono contro i peccati (?) e di altri che entrano a Gerusalemme (che roba è ?) a dorso d'asino (e chi ha mai visto un asino ?) e tutto questo solo per potersi vestire di bianco come delle principessine a 10 anni !

Un romanzo - tra l'altro molto ben scritto, la miss ha provato a prenderne in mano un tomo - che è capace di suscitare simili attese e scatenare passioni in giovani menti come finora erano stati capaci di fare solo i cartoni animati e le bambole di una certa ditta del Québec, non potrebbe apparire che un pericoloso concorrente nonché valida alternativa alle altre favole spacciate dalla chiesa vaticana e dalle sue successive filiazioni "protestanti" (un tempo lo erano, oggi non sono che coacervi di becero fascismo oltre che sicofantici lacché dell'imperialismo capitalista a cui fanno da paravento spirituale nonché giustificazione "naturale, morale e religiosa": merda umana su due gambe per intenderci) per quanto in competizione.

Occorre ricordare il famoso detto dei gesuiti "give me a child at an impressionable age and he will be God's forever" per rendersi conto che la chiesa queste cose le sa bene e le capisce meglio di qualsiasi altro attore sulla scena del mercato delle coscienze. Sa che il consumismo e il capitalismo post-industriale sono i suoi più sicuri nemici ma non sa bene come attaccarli (consapevole com'è che la miglior difesa è l'attacco) perché non ha ancora individuato le armi appropriate. Finora ha cercato di farseli amici trasformandoli in suoi collaboratori ma forse il capitalismo globalizzato è più subdolo e scaltro dei seguaci dell'esaltato carpentiere nazareno, forse chissà, per la prima volta essi hanno trovato pane per i loro denti.

Friday, July 29, 2005

vivere con le radici. o senza.

Continua il dibattito - insulso e insulsamente condotto oltre che prolungato da insulsi personaggi da arrivismo della ribalta - sull'omissione delle radici cristiane dalla "costituzione" europea.

Pur non volendo essere perfidi nel notare che - strana coincidenza - tale rivendicazione proviene sempre da bocche di cristiani, sarebbe il caso di chiedersi perché le radici cristiane dell'Europa debbano godere di così grande risalto. Dopo tutto l'Europa ha radici ebraiche altrettanto antiche, per non dire delle sue radici celtiche (e quindi druidiche e sciamaniche). E come poi essere così ottusi da voler rinnegare le radici greche della cultura europea: il modo stesso di pensare degli europei nasce con e nella lingua greca, e non altrove. E le radici romane/latine, dove sono finite ? I concetti stessi di diritto e giurisprudenza - come pure il lessico - l'Europa li deve a loro, per non parlare dell'architettura e della retorica.

Se si guarda alla storia invece che ai trasporti mistici di chi ha la faccia come il culo per farsi vedere in chiesa nell'esercizio di una funzione pubblica (ché a miss Brodie non interessa in quali lupanari o templi gli onorevoli rappresentanti della Repubblica decidono di trascorrere il loro tempo libero) quando dovrebbe ricordarsi che la funzione pubblica è repubblicana e come tale deve rigorosamente escludere ricorrenze o luoghi confessionali di qualsiasi genere, si ricorderà che la chiesa cristiana non è altro che una setta di poveri visionari ebrei di duemila anni fa con velleità messianistiche come ce ne sono stati in seguito molti. Grazie alle grandi doti comunicative di un altro ebreo fortemente ellenizzato (dalle ricerche filologiche si appura che non sapeva neanche parlare l'ebraico e aveva appena qualche dimestichezza con l'aramaico, lingua di Jehoshua di Nazareth) e al suo impeto propagandistico e convertitore questa setta fece i progressi a tutti noti per una serie di ragioni storiche che non è necessario elencare.

I concetti che Saulo di Tarso utilizza nei suoi scritti sono tutti di natura greca come greca è la lingua e greco il discorso filosofico cui essa sottende. Originalità, zero, se non per gli aspetti mistici oltre che mistificanti che qualunque religione di successo deve giocoforza avere.

Miss Brodie si scusa per l'excursus storico - e nojoso e pedante, e che sa tanto di wikipedia - ma visto che si parla di radici storiche è bene mettere le cose nel loro contesto. La Chiesa Cattolica Romana è avvezza al potere e alla gestione della cosa pubblica e mondana da duemila anni, e questo è un fatto di per sé straordinario in quanto chiesa o religione organizzata. Qualcuno lo ha portato a prova della natura divina del sistema di credenze e superstizioni di una setta ebraica un tempo oscura e poi rovina di un impero e successivamente baluardo contro i barbari germani pre-cristiani propagandata dalle cardinallesse, uomini con la gonna che vanno in giro a dire come si usano gli organi genitali che loro - sedicenti - fanno a meno di usare.

Ma se la chiesa romana è in piedi da 2000 anni gli ebrei sono ancora qui dopo 3000 anni, la civiltà cinese è vecchia di 5000 anni e così pure quella persiana e le sacre scritture indiane risalgono a 6000 anni fa: dunque il pedigree dei cristiani latini è ben poca cosa. Certo di fronte ai poveri slavi, apparsi dal coacervo uralo-altaico o da altri indistinti nulla intorno al VI secolo dell'era volgare, o rispetto alle tribù della penisola arabica più meno loro contemporanee che nel giro di un pajo di secoli avrebbero dato nascita alla raffinata cultura islamica, la chiesa di Roma può accampare qualche pretesa di maggior antichità, ma è poca cosa.

Se dunque la Chiesa è un fatto storico e nella storia deve essere collocata, come fenomeno antropologico, politico, sociale e economico, di quali radici si deve parlare ? Di quelle cristiane sicuramente no, visto che sono comunque emblema di un fatto religioso che non solo dovrebbe restare privato e che nessuno dovrebbe mai azzardarsi a coinvolgere in un documento di convivenza civile quale una carta costituzionale. E comunque ai poveri musulmani di Srebrenica che cosa bisognava spiegare, che in quanto musulmani non erano sufficientemente europei per avere diritto a dignità e protezione ? E non è stato forse il Vaticano uno dei primi stati a riconoscere diplomaticamente la Croazia dopo che si era staccata dalla Federazione Jugoslava autodeterministicamente ? E non sono poi state Austria e Germania, sotto un pressing vaticano palese e sfacciato a seguire lo stato pontificio, contribuendo direttamente e indirettamente alla morte di non si sa quante persone ? E perché quando invece sono le chiese ortodosse del Kosovo a essere bombardate e i monasteri distrutti e i villaggi serbi attaccati da criminali che si spacciano per nazionalisti, il Vaticano tace ? Forse che anche in questo caso i cattolici croati sono più europei degli ortodossi serbi ?

L'Europa è un piccolo lembo di Asia, che per vari motivi, anche geografici, anche meteorologici, ha visto fiorire civiltà varie e composite: è questa la sua ricchezza, la sua diversità è la sua divisa e la sua forza. Non di radici cristiane ha bisogno, ma di ragione e di rispetto.

Thursday, July 28, 2005

vivere in uno stato "laico"

Jeri la miss si è ritrovata con altri happy few a manifestare il proprio sdegno per un barbaro omicidio di stato davanti al consolato della Repubblica Islamica d'Iran. Già il nome la dice lunga per capire di che inferno sulla terra è capace di approntare la gente che dice di avere un filo diretto con d*o.

il fatto è che mentre pensava ai due poveri ragazzi (uno aveva 17 anni, l'altro poco più di 18) miss Brodie si è resa conto di quanto dia per scontato la possibilità di scrivere quello che pensa, di dirlo, di parlare contro istituzioni bacate e naziste come la chiesa cattolica romana e tutte le altre chiese, di qualunque nome si fregino, di quanto sia una conquista la possibilità di amare o di fare sesso con una persona dello stesso genere senza rischiare di lasciarci la pelle per decreto di un tribunale della repubblica.

il fatto è che le conquiste delle Rivoluzioni americana e francese e la diffusione delle idee dell'Illuminismo non sono state metabolizzate come un fatto storico, come qualcosa cioè che è il risultato di lotte da parte di esseri umani per la conquista di diritti che non sono un dato di fatto naturale ma che sono stati strappati col sangue a forze reazionarie e fasciste ancora ben vive e presenti nelle società contemporanee.

il fatto è che se qualcuno si presenta ancora una volta a dire che la bibbia qui e la bibbia lì, che la natura, che la retta ragione, e altre amene stronzate dello stesso tenore delinquenziale e criminale, la miss non starà pacifica a ascoltare, né si farà guidare dalla collera ma gli griderà che ci sarà sempre qualcuno pronto a decidere come si devono comportare gli altri per meglio dominarli, controllarli e renderli schiavi: non si dimentichi che la chiesa cattolica non ha solo condonato la schiavitù in paesi come l'Africa e l'America ma ne ha addirittura teorizzato la giustizia e la necessità storica.

il fatto è che se fossero venuti davanti al consolato solo la metà di quelli che in una qualsiasi sera d'estate frequentano il company, la nuova idea, la metro, la thermas, la mucca assassina, le terme di roma, la pensiero stupendo e tutti gli altri luoghi dove con una tessera e una manciata di soldi pensano di essersi comprati la possibilità di essere se stessi per una notte almeno, ecco, Piazza Diaz sarebbe stata una piena straripante.

il fatto è, ancora, che di amici che parlano di tolleranza, di cattolici che si dicono contrari alle mosse del papa, di gente di sinistra che poi va in chiesa e battezza i figli e la miss la smette qui, miss Brodie può fare veramente a meno.

quello che è successo in Iran non potrebbe succedere qui - anche se di omocidi se ne consumeranno ancora in Italia e in tutto il mondo occidentale, ma lo stesso "pensiero" assassino che sottende alla sentenza che predica e attua l'omocidio di stato sottende alle parole e azioni di chi è contro il matrimonio per le persone dello stesso sesso con tutti i diritti e doveri annessi e connessi senza esclusione o eccezione alcuna: miss B parla di gentaglia quali Buttiglione, Pera, Casini, Rutelli, Giovanardi, Calderoli e altri innominati e innominabili sostenitori dell'eteronorma.

Tuesday, July 26, 2005

make religion history

E adesso chi glielo spiega alla disgraziata che avendo sposato un uomo che prima del matrimonio aveva dichiarato il proprio sostegno per il divorzio si è vista non solo annullare dalla Sacra Rota, tribunale di un altro stato, il matrimonio (religioso ma con effetti civili secondo i Patti Lateranensi) contratto nel lontano 1973 ma anche confermare l'annullamento dalla Suprema Corte di Cassazione della Repubblica Italiana, che vive in uno stato "laico" ?

E soprattutto, se non si era già premunita con la comunione dei beni, ha un lavoro retribuito, ha altre fonti di entrate certe, gode del sostegno economico della propria famiglia di origine, visto che non vedrà il becco di un centesimo di alimenti, essendo il suo matrimonio - durato dal 1973 al 2005 - mai esistito per la legge vaticana e dunque, a quanto pare alle massime autorità legali repubblicane, neanche per lo Stato "laico" in cui si trova a vivere (o a sopravvivere) ? di che cosa si sosterrà, di aria e di cristiana grazia o divina provvidenza ?

E' l'intero sistema che riconosce alla Chiesa Cattolica dei diritti all'interno dello Stato a essere sbagliato, non questo o quell'altro provvedimento. la chiesa cattolica sul territorio della repubblica non dovrebbe avere nessun maggiore diritto di qualsiasi altra impresa con scopi di lucro, perché di questo si tratta e non di altro.

PS Domani 27 luglio fatevi vedere alla manifestazione delle 17.00 davanti al consolato d'Iran in Piazza Diaz 6 a Milano per protestare contro l'impiccagione di due poveri ragazzi "colpevoli" di aver voluto esprimere il loro amore.
La miss ci sarà, la riconoscerete dalla zaina nera col nome di una nota scuola di lingue...

Saturday, July 23, 2005

vivere senza perché

Miss Brodie è nichilista, materialista e misantropa. Non ama la gente, la massa, il popolo. Ama i gatti, i libri, le passeggiate, i silenzi. Di talento non ne ha se non per le lingue e - lei opina - per l'insegnamento. Come compito personale si è data quello di cercare di diventare sempre più umana e di restare umana nel degradante e degradato contesto disumano in cui ha l'avventura di vivere. Per il resto non crede a niente e in niente, non crede in nessun dio, in nessuna ideologia, in nessun aldilà propinato come sciroppo miracoloso per far trangugiar meglio l'inferno che ti approntano quaggiù, non crede in nessun spirituale in opposizione al carnale come non crede in nessun ultraterreno, nessuna anima, nessun dualismo spirito-materia. C'è la materia e basta, e comunque stando agli ultimi risultati della ricerca neanche la materia esiste, non essendo nient'altro che energia tenuta insieme da forze elementari potentissime, e dunque quando questa energia non c'è, c'è il niente.

Dell'amore ha già detto che cosa pensa: che è una budella gentile (A Busi), che è l'incontro tra due salive (EM Cioran), that love is the devil (F Bacon). E nonostante tale cinica dichiarazione di intenti resta, suo malgrado, un'inguaribile romantica. Si difende come può da questo ubiquo virus principalmente cercando di inoculare le sue studente con il vaccino del materialismo - ma è una lotta impari e destinata al fallimento, e lo sa - e per il resto con letture appropriate come Cioran, Sade, Nietzsche.

La miss non crede e non vuole credere: vuole sapere. Che è tutto il contrario di quello che fa la maggior parte della gente. Vogliono credere, non importa in che cosa, nell'amore, nell'astrologia, i concerti rock, la droga, la tv, la playstation, la cocacola, l'ipermercato, il club med, la discoteca del sabato e del venerdì, il sadomaso, l'automobile e il parcheggio selvaggio e indiscriminato e la miss si ferma qui per pudicizia. E quanto inutili sono le gerarchie di credo, come se credere in quello che dice Benedetten Sedicesimen come lo chiama lui non avesse lo stesso valore che credere in quello che dice un qualsiasi sciamano o guru, con l'aggravante che il costruttore di ponti vaticano vorrebbe ammantarsi di un valore aggiunto di razionalità che agli altri due impostori non verrebbe mai in mente. Valore epistemologico di quello che sbraitano tutti e tre: nullo, per l'uno come per gli altri.

Qualche editorialista si chiede perché i terroristi siano così accaniti nel braccare i poveri occidentali. Un'altra sciamannata si proclama atea e fedele del verbo del sedicesimo benedetto allo stesso tempo e urla come una cassandra invocando la sua versione di guerra santa all'islam. Come non vedere che tra tutti i comparsanti si aggira lo stesso pensiero, o meglio la stessa assenza di pensiero ? tutti credono in qualcosa che non c'è e in nome di questo niente vogliono importi le loro regole di vita per meglio metterti i piedi in testa. E quando gli dici che non hai nessuna voglia di stare in ammirazione del loro niente, accecati dall'impotenza dell'assenza di pensiero dai loro cervelli pensano bene di convincerti trasformandoti in cenere. Non è poi così tanto tempo fa dai roghi delle chiese cristiane (le ultime streghe bruciate in Europa e America risalgono alla prima metà del settecento). L'Islam deve ancora fare il cammino machiavellico intrapreso dalla Chiesa cattolica e romana quando ha capito che era più efficace impadronirsi delle coscienze tramite l'occupazione dei gangli del potere che non con gli auto-da-fé. Per ora la miss dovrà imparare a convivere con i nuovi roghi, ma non si illude quando sente i nuovi falsi profeti tuonare contro i loro fratelli in assenza di pensiero.

Monday, July 18, 2005

cose da leggere per capire perché la miss sta male

Alcune volte l'unico commento saggio è no comment. andate a leggervi qui che cosa può dire impunemente un certo personaggio, in questo nostro paese sempre più disgraziato, oggi, nel 2005, quinquagesimonono della Repubblica Italiana. Grazie benjamino, se rimane la capacità di indignarsi vuol dire che si è ancora vive.

one cat is never enough


At the time the cats drop (2)
Originally uploaded by totentanz.

la gatta di Totentanz ha fatto i figlioletti ! sono pronti a portare un po' di gioja (e un po' di grattacapi) in giro per il mondo.

cose che solo i giornalisti(?) italiani

La miss non finanzia la stampa nazionale e i quotidiani o le riviste li legge in palestra dove - a fronte della tassa di iscrizione, è il minimo - sono forniti gratis oppure li trova in giro per la città dove adorabili nonché previdenti lettori spesso appoggiano il quotidiano già letto sui cestini della spazzatura.
tramite questi fortuiti incontri la miss legge articoli di una stampa che non conosce il senso del senno o del giudizio ma pensa che siccome siamo in un sistema democratico si possa dire e dunque scrivere qualsiasi sciocchezza.

di un articolo su una non meglio identificata "lobby gay" ha parlato con la consueta acribia lui dopo che la miss lo aveva allertato. evidentemente o c'è una mano celeste che guida questi incontri brodiani con la lurida stampa italica o forse c'è più luridume in giro sugli italici fogli quotidiani di quanto miss B non riesca a capacitarsi.

e proprio su Il Foglio Quotidiano di martedì 5 luglio 2005 miss Brodie si imbatte su un titolo che la fa letteralmente raccapricciare: "Zapatero più che estendere diritti attacca il matrimonio". La miss lo ha già detto, e scritto, e continua a dirlo alle sue fide studente, che non ha senso discutere delle sciocchezze. La cultura è quel sapere che ci permette di distinguere ciò che ha senso da ciò che non ne ha. Inutile quindi iniziare una disamina dialettica di ciò che scrive Giulio Meotti. Ciò che invece fa rabbrividire sono le parole di Vittorio Possenti, docente di Storia della Filosofia Morale all'Università Ca' Foscari di Venezia: "Nella scelta di Zapatero c'è la stessa idea catastrofica presente nel nazismo e nel comunismo della volontà, del Fuehrer o del Partito comunista come sola fonte di legittimità. Il potere legislativo, sostenuto da una qualche legittimazione elettorale, decide ciò che è giusto."

Ora, a parte l'accostamento, veramente peregrino nonché incongruo per non dire perverso, della scelta del governo spagnolo ai totalitarismi del novecento, il professor Possenti (o chi Le ha dato la patente ?) fa uno scarto filosofico e politico, sulla base di una sciocchezza linguistica. Prima di tutto Possenti non dovrebbe permettersi di insultare l'elettorato parlando di "una qualche legittimazione elettorale" come se la conquista del voto fosse qualcosa di scontato e gli elettori dei minorati cui si concede un contentino perché stiano buoni e lascino fare agli altri, gli "esperti", una volta al potere. In secondo luogo è proprio questo il meccanismo democratico: ognuno ha un voto, si elegge un parlamento che esprime un governo che propone delle leggi che vengono votate e se approvate diventano norma. Regolarmente si affida agli elettori la conferma, o no, del governo in carica tramite nuove elezioni dei rappresentanti in parlamento. E' questa la definizione della democrazia, succinta ma precisa, che miss brodie dà alle sue studente e che da loro pretende.

L'errore di Possenti sta nel termine "giusto". Il potere legislativo non decide ciò che è giusto, determina ciò che è lecito. Può non piacere che sia lecito ammazzare bestie per darle in pasto agli esseri umani, e alla miss non piace, ma è sicuramente lecito, perché così vuole la maggioranza degli elettori. Gli altri si astengano dal mangiarne.

E' un fatto che i cittadini omosessuali sono discriminati rispetto ai loro concittadini eterosessuali nel non potere sposare la persona di loro scelta. Questo è un fatto e le società democratiche devono impegnarsi - e quelle che lo sono a fatti e non solo a parole si impegnano - nel rimuovere le discriminazioni. Il matrimonio è un contratto civile per uno Stato, non un sacramento per una chiesa, dunque esso deve essere soggetto alle norme dello Stato e non ai riti di qualunque chiesa. Il Signor Zapatero altro non ha fatto che mettere in pratica le norme della costituzione spagnola e ciò in base alla più elementare norma che sottende a tutti gli altri diritti: la norma della ragione.

La mancanza di ragionevolezza è ciò che inficia i vani discorsi del prof. Possenti e è ciò che rende il suo articolo un catalogo di sciocchezze quando non una cloaca del pensiero se non un letamajo di luoghi comuni. La bellezza del ragionamento è invece ciò che rende il discorso zapateriano un emblema di ragionevolezza e ragione: lo trovate dal benemerito benjamino.

Saturday, July 16, 2005

la famiglia è la base della società: ovvero madri che ammazzano i propri figli

Ogni giorno o quasi che passa miss Brodie è costretta a leggere di qualche padre o madre o in qualche modo familiare che ammazza, a botte, a calci, a colpi di roncola o in altra ferace maniera il proprio figlio o figlia, spesso di età contabile in mesi prima che in anni. In altri casi è il figlio o la figlia che stermina il proprio genitore, ma sembra che in questo caso la notizia faccia meno effetto, forse perché la psicanalisi ha fatto entrare nell'imaginario collettivo il mito edipico molto di più di quanto abbia fatto con quello di Zeus che ammazza Crono.

Di madri "snaturate", come se tutto ciò che è umano non fosse "natura", miss b non dirà niente. Si è ricordata invece di un caso che la fece piangere e che tuttora la fa piangere quando ne legge. Serena Cruz o la vera giustizia è un libro della Natalia scritto come solo lei era capace di fare, con la passione di chi crede che rimanere (o per molti altri, diventare) umani è lo scopo per cui siamo a questo mondo. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di una bimba filippina adottata in modo non proprio canonico da una coppia generosa, in particolare un padre che decide, dopo aver visto Serena tra i rifiuti e con i vermi che le escono dalle orecchie, di portarsela in Italia senza seguire la regolare e lunga trafila del procedimento di adozione. Una volta che le autorità scoprono il fatto la bambina viene strappata letteralmente dalle braccia della madre agli affetti familiari, compresi quelli di un fratellino più grande, anche lui adottato, anche lui filippino. Questi non si darà per vinto e grazie alla sua tenacia c'è stato un lieto fine - a suo modo - a questa storia di ordinaria barbarie nel nome della norma e del tradimento di ogni ragione e sentimento. I due si sono ritrovati dopo quindici anni e oggi Serena è tornata nella "sua" famiglia. Miss Brodie crede però che le vite spezzate di queste quattro persone non saranno mai ricomposte, che la frattura che si è creata in ciascuno di loro resterà per sempre con loro, che il male ha vinto sul bene di cui si sono riempita la bocca tutte le autorità, a partire dai giudici (veri sadici) alle assistenti sociali (pura merda umana) ai carabinieri che hanno seguito la scena per imporre con la loro forza la violenza di un'azione di Stato (veri pilati ingiustificabili, moralmente e legalmente).

Miss B è una sentimentale e ogni tanto legge questo meraviglioso libro della Natalia, quello stesso che la Natalia credeva il suo migliore (e lo stesso pensa la miss) e tira fuori tutti gli articoli di giornale che ha conservato sull'incontro dei due fratelli da adulti, per asciugarsi le lacrime, perché crede che la storia di Serena sia tanto raccapricciante quanto quella che subiscono - spesso fatalmente - le altre piccole vittime della violenza familiare e che faccia loro da pendant. In un libro portato all'attenzione della miss dall'inossidabile babsijones così commenta l'indimenticabile Cesare Garboli: "la più sciagurata delle convinzioni: la presunzione che si possa infliggere una sevizia a un bambino in nome di valori intoccabili e inappellabili." (Ricordi tristi e civili).

Quelli che si riempiono la bocca di parole quali "le norme della legge", "l'ordine legale", "fini umanitari" sono gli stessi che si disperano che in Spagna le coppie di omosessuali possano adottare figli, gli stessi che urlano nel nome della "natura", gli stessi che invocano a gran voce il diritto di ogni bambino a avere "un padre certo e conosciuto" (testuali parole, e provenienti non dalla bestia umana Calderoli o dalla cloaca vivente Giovanardi ma dall'intelletto soppraffino e normaliano (di Pisa) del Minimo d'Ulema, sedicente rappresentante delle forze "riformiste" attualmente all'opposizione in questo sciagurato paese di sciagurati).

Ecco, questi stessi Miss Brodie non li sente mai urlare contro gli aberranti esempi di familismo. Non li sente scagliarsi contro gli abusi sessuali (miss B si rifiuta di usare il termine ormai senza alcun valore semantico sulla bocca di gente che piega le parole alle proprie opinioni - visto che di idee non ne hanno - e che significa amore/passione per i bambini) che avvengono per oltre il 95% dei casi nell'ambito familiare, anche se sono pronti a ergersi a favore della castrazione e a scagliarsi contro i difensori dei diritti civili per tutti i cittadini e le cittadine, anche criminali.

Quelli che la conoscono dicono che miss B sarebbe un'ottima madre di famiglia - e ne hanno ben ragione, la miss chiede venia per la sua mancanza di umiltà - ma sa benissimo che se lei solo si azzardasse a chiedere in adozione una bimba bisognosa di calore familiare verrebbe additata come una singol snaturata e perversa che vuole impedire a una bambina di provare la tutta "naturale" felicità di avere un padre e una madre. Quella stessa che conduce ogni giorno vari bimbi al camposanto. Ma tanto che importa, morto uno se ne fa un altro, loro sì, possono, è la natura...

TESTI DI RIFERIMENTO

George Eliot, Silas Marner
Natalia Ginzburg, Serena Cruz o la vera giustizia

la signorina Gentilin

"Il mio unico, vero problema è che avverto così inutile, superflua e fastidiosa tutta l'umanità, nessuno escluso. Mi piacerebbe vivere senza più incomodi umani in giro, solo io e gli animali, io e la natura, io e certi quaderni all'ultimo grido dalla copertina nera"

Aldo Busi, La signorina Gentilin dell'omonima cartoleria, 2002

Wednesday, July 13, 2005

essere malati oggi

Miss Brodie ha trovato - per vie molto traverse - un invito tramite il pescatore di perle a parlare dei suoi libri. in realtà era rimasta incuriosita da un simile post (ma come si dirà post nella lingua nazionale ?) su benjamino (la miss lo chiama a friend of dorothy's ) dove in un'immagine alquanto poetica si vedono le pagine accarezzate dal vento di un libro su un letto. [miss brodie non riesce più a inserire i rimandi elettronici in HTML: chi le fa una consulenza gratuita cibernautica ?] [la miss si è fatta un'autoconsulenza: grazie comunque a tutti/e]

miss brodie è malata. la sua malattia si chiama libridine e non è il caso di spiegarne i sintomi: chi ne soffre sa di che cosa si tratta, chi ne è esente non può capirlo.

sarebbe un luogo comune dire che i libri sono una finestra sul mondo, che sono "the furniture of one's mind" (G Orwell), che tutto quello che sappiamo lo sappiamo tramite i libri che sono la memoria del mondo, che ebrei cristiani e mussulmani sono i popoli del libro e si potrebbe continuare per ore con un'ovvietà dietro l'altra.

miss b legge sempre e legge da sempre. legge come respira. legge per partito preso, legge by default, legge perché c'è sempre qualcosa da leggere o che le è rimasto indietro o di cui si ricorda improvvisamente. altri libri li va a cercare sui suoi scaffali dove sono sistemati come bottiglie pregiate di una cantina comprendente varie annate. alcuni stanno lì da molto tempo, altri vengono portati fuori a prendere aria ma restano in basso nelle pile di libri che si accumulano ovunque: ai piedi del letto, sui comodini, sul tavolo in cucina, sulla vasca da bagno, per terra davanti ai caloriferi, vicino alla cassapanca.

periodicamente alcuni libri - entrati per sbaglio o per ottimismo o per velleitarismo in casa della maestrina sbadata - vengono messi da parte ( in un armadio apposito se il soggiorno prima di partire è lungo, in sacchetti se la partenza è immediata, in una cesta se ci sono visite in vista perché gli ospiti possano liberamente servirsi) per essere poi sbarcati su altri lidi: alcuni vengono venduti, perlopiù in Inghilterra o in Francia, oppure per essere regalati a persone che sapranno apprezzarli, o anche per essere abbandonati per le strade di milano o sui treni del servizio urbano e suburbano.

un tempo la miss li custodiva tutti, anche i rejetti e non amati. oggi non sarebbe più possibile, ci sono librerie o scaffali in tutte le stanze del suo non piccolo appartamento (in un bellissimo commento a un post dell'undrownable rose the gardener raccontava proprio della casa di miss b che si chiama "le centre du monde", chissà se la rosa fresca aulentissima nonché versata nel misterioso linguaggio chiamato HTML sarà così amabile da trascrivere tale rimando cibernautico ?), compreso il ripostiglio. Miss B non ne conosce il numero esatto perché ha smesso di contare dopo 3000 (ce ne sono anche in cantina, con volte a botte e scaffalature su tre lati, dono del babbo molto comprensivo verso questo vizio della miss per lui incomprensibile) ma la qualità è superiore alla quantità.

l'altra brodie sister ha un rispetto per i libri in quanto oggetto e li tratta con amorevole cura e è invece scandalizzata per il modo in cui la miss maltratta i suoi, che usa come strumento di analisi e di pensiero e dunque li sottolinea e li commenta con annotazioni in margine, a matita e a penna, in nero e in rosso e usa l'evidenziatore (verde) se necessario - soprattutto con i testi filosofici o poetici.

la biblioteca brodiana contiene quasi tutti i testi principali di letteratura inglese, molta critica, un po' di poesia (Dickinson, Eliot, Montale e Cavafis) e per il resto filosofia (molto Severino e Galimberti prima che diventasse un intrattenitore), linguistica, femministica, psicologia e sociologia. le lingue sono, a parte l'inglese che la fa da padrona, l'italiano, il francese, il russo, il tedesco, un po' di spagnolo. Il giapponese ha una libreria a parte tutta per sé. Vari scaffali sono occupati dai dizionari e dai lessici specialistici. Un'altra libreria protegge esclusivamente testi di argomento queer, con qualche puntata nella bellettristica gaja.
Romanzi pochi: tutto Busi, la Natalia, Sciascia, Levi, Savinio.

Miss B ha passato l'infanzia e la giovinezza nelle biblioteche come altri le hanno passate al campo giochi e in discoteca. non aveva molti soldi e il pocket money non bastava a acquistare tutti i libri che desiderava. Forse è per questo motivo che è diventata una scialaquatrice e lascia da Hoepli (LA libreria internazionale di Milano) tra i 2500 e i 5000 euro all'anno, e questo da parecchij anni. Gode dello stesso sconto dei libraj e quando arriva le fanno tutti dei grandi sorrisi perché sanno che uscirà con almeno un libro. Se solo potessero avere una percentuale sugli acquisti brodiani !

E' anche per questo che oggi miss b non frequenta quasi più le pubbliche biblioteche se non per consulenze e non prende quasi mai in prestito libri (cadavre, perdona la miss se in passato ha abusato della tua generosità). Sicuramente non li dà mai in prestito, preferisce negarli o regalarli. E' capitato che mentre la miss leggeva su un treno una studentessa le chiedesse un'opinione: la miss glielo ha regalato (era To kill a mockingbird, e la miss lo aveva letto già una dozzina di volte) e ha pensato che fosse un ottimo modo di mandarlo verso nuovi lidi).

La miss legge i libri più volte ed è il motivo per cui li conserva. Li usa anche per controllare le sue citazioni che sono molto stravaganti e non sempre accurate, come le fanno notare i suoi studenti (le studentesse no, sono troppo imbarazzate di correggerla, la miss non capisce perché), alcuni sono testi che legge sempre quando è malata, altri quando è depressa, altri ancora quando è annojata dalle novità e vuole qualcosa di cui si fida.

I libri miss brodie se li porta dietro nella zaina a volte anche solo per conforto morale o perché le facciano compagnia, e dunque non saprebbe spiegare a chi non legge che cosa vuol dire leggere per lei. Sa solo che la malattia di cui soffre, anche se ogni tanto le dà sollievo, resta incurabile.

Tuesday, July 12, 2005

the politics of sex

Partendo da un assioma, che qualsiasi relazione è sempre una relazione di potere, miss b vuole oggi tenere una lezione sul sadomaso.

Non che la miss sia una adepta, no: she's strictly vanilla, and VERY romantic, to her chagrin and eternal damnation. Ma le sue frequentazioni le permettono di verificare alcune ipotesi che è andata via via formulando su forme di sesso che se non stanno diventando più diffuse, stanno almeno uscendo alla luce del sole.

Il sadomasochismo rende visibile e evidente ciò che è di solito celato e rimosso: che in una relazione c'è - ci deve essere - qualcuno che domina e qualcuno che è dominato, che una relazione, anche sessuale, implica sempre e comunque un equilibrio/disequilibrio di poteri che comporta un dare e un avere, e dunque una resa dei conti.

Nel rapporto sadomaso, questo "gioco" si presenta come una sorta di contratto in cui i partecipanti (non necessariamente due) stabiliscono alcune regole e vi si sottomettono reciprocamente e volontariamente. Qualcuno "fa" il padrone, qualcuno "fa" lo schiavo e ci si sottomette all'esercizio dell'altrui autorità consapevolmente. In alcuni casi il sesso è talmente cerebrale che non vi è scambio di fluidi, a parte il sudore: è il caso del B/D (bondage and discipline), il sottomesso gode di un sottile piacere intellettuale nel farsi umiliare e punire, il suo orgasmo è il risultato di un gioco cerebrale (qualcuno direbbe cervellotico) in cui l'altro/a è un puro accessorio, uno strumento utilizzato per un fine che ultimamente lo esclude.

Miss Brodie non è una diretta partecipante in questi esercizi carnali e quindi si esimerà dall'analizzare oltre il sadomaso in sé. Le sembra però che lo stesso discorso possa essere applicato ai rapporti, sessuali e non, cosiddetti "normali". Qualsiasi lettore evincerà facilmente che la miss non ha molta pratica di giochi relazionali, ma da quello che vede intorno a lei si crede autorizzata a fare queste riflessioni.

Le persone si cercano e si "trovano", e la politica dell'attrazione è necessariamente utilitaristica, l'altro è l'oggetto che soddisfa i miei bisogni come io sono per lui l'oggetto che soddisfa i suoi bisogni. Se l'oggetto si rompe o non corrisponde più a tali bisogni, nessun problema, si sostituisce l'oggetto, il mercato ne propone in numero praticamente infinito.
Dunque, basterebbe soltanto riconoscere la realtà e arrendersi all'evidenza: il sadomaso non fa che rendere esplicito l'af fascinante gioco che si nasconde dietro a cuore, amore.

Friday, July 08, 2005

cantare contro la fame

Non c'è nulla di male, a prima vista, nel cercare di ajutare chi sta male, soffre, ha fame. Ci sono tanti modi e ognuno utilizza quelli che ritiene migliori e più adatti alla propria sensibilità.

C'è stato il Live 8, molti personaggi famosi e in vista si sono fatti vedere, si sono fatti sentire, hanno cantato, molti altri tra il pubblico sono accorsi come in ogni caso il pubblico accorre ogni volta che c'è la possibilità di assistere a un evento. Un concerto, un incidente, una carneficina, una sparatoria, una rissa: non fa differenza, l'importante è puntare gli occhi e poter dire di esserci stati anche se non si è "visto", capito, sentito niente. Ma la società dello spettacolo non è una novità, era così già al tempo dei greci e dei romani e probabilmente anche al tempo delle caverne.

Forse anche i poveri disgraziati e le povere disgraziate che dovrebbero beneficiare dell'evento in questione sono contente che si sia parlato di loro, che l'attenzione sia stata posta, seppure solo per lo spazio di un concerto, sulle loro difficoltà.

Ma la voce dei diseredati della terra non si è sentita, non si sente mai. E anche quando qualche giornalista o qualche fotografo o qualche operatore televisivo si avvicina a questi resti umani l'obiettivo è narcisistico, autoriflettente, speculare: farsi vedere mentre si guarda.

Nella società in cui tutto fa spettacolo, in cui la pletora di informazioni non serve a garantire migliore conoscenza ma a annegarla nel mare della quantità, manca la cosa più importante: il pudore.

Miss B si chiede - e lo fa senza retorica, con genuina curiosità - come mai così tante persone, anche sagge, anche sveglie, anche consapevoli, continuino a guardare la scatola che parla e si vede. Che cosa ancora deve accadere perché si persuadano non solo a spengerla ma a gettarla via ?

vivere fuori dal mondo

Per chi come miss B non guarda la televisione e legge i quotidiani in italiano solo di rado alla spasmodica ricerca regolarmente frustrata di notizie e non di interpretazioni ideologiche, lo scollo con il paese reale è vasto e incolmabile. Miss B non si rende veramente conto che la maggior parte della "ggente" non ha idee ma solo opinioni, e che queste poche misere opinioni sono in ogni caso veicolate da altri centri di potere tramite una televisione di stato che è totalmente asservita a interessi di parte che possono qualificarsi sono come reazionarij e revanscisti.
Le conseguenze sono evidenti e l'unica magra consolazione può essere che il privilegio dell'ignoranza non appartiene all'Italia. Ma negli altri paesi esistono valori condivisi e diffusi a livello popolare che sono assenti dal suolo italico: in Francia concetti come laicità e cittadinanza, i valori repubblicani della rivoluzione non sono vuoti slogan, in Gran Bretagna il senso di libertà e responsabilità individuale è palpabile e rivendicato a ogni occasione (miss b si limita a citare i due paesi di cui ha esperienza diretta).
In Italia invece c'è la famiglia. La famiglia intesa come tribù, come clan, la famiglia come la chiamano i padrini palermitani, la famiglia che è sacra e deve restare unita, la famiglia di "io tengo famiglia", la famiglia di "i panni sporchi si lavano in famiglia", la famiglia che è un valore fondamentale, cellula base della società, iscritta nella costituzione.
Eppure se la famiglia fosse così importante, così centrale, così fondamentale, non avrebbe bisogno di tutto questo sostegno, di tutta questa difesa, di tutta questa protezione. Se è la base della società la famiglia si difende da sola, o meglio è la società stessa a incoraggiarla e a proteggerla.
E invece miss B ha perso il conto degli eventi cruenti che accadono in ambito familiare, ha smesso di tenere da parte i ritagli di giornale che descrivono padri che ammazzano figli e viceversa, mariti che prendono a martellate la moglie, padri che scaraventano a terra neonati o gli spappolano il cervello con le mani, donne obbligate a prostituirsi dai loro genitori e/o mariti, altre donne, e anche altri uomini, per non parlare di bambini e bambine impotenti di fronte a soprusi fisici e mentali quotidiani da cui non c'è fuga possibile: la lista è letteralmente infinita e la tristezza di miss brodie genuina ogni volta che legge di tali accadimenti o che vede episodi di brutalità al supermercato o ai giardinetti o altrove per strada nei luoghi in cui si mischia all'umanità dolente, umiliata e offesa.
La famiglia è in realtà la prima prigione, la microsocietà in cui si imparano, formano, svolgono i giochi di potere che sono alla base delle ingiustizie che si riflettono su scala macroscopica nella società at large. I riferimenti sono un testo di Cooper degli anni '70 e un film dello stesso periodo di Ken Loach. Entrambi i titoli precisi sfuggono in questo momento alla miss (contengono la parola family ma è troppo vago come riferimento): rimedierà dopo la ricerca bibliografica. Non è un caso tuttavia che la prima e più seria riflessione sull'esizialità della famiglia provenga dall'Inghilterra, così come il termine "familismo amorale" usato in sociologia per descrivere il carattere fondamentale della società italiana.
A fronte delle notizie di ferale tenore riguardo alla famiglia che si susseguono quotidianamente che cosa deve sorbirsi miss b ? Delle squallide lezioncine di retorica e ipocrisia da parte di vescovi celibi e ignoranti dell'esperienza sessuale della maggior parte degli uomini e delle donne, di divorziati che s'incattedrano per insegnare agli altri il valore del vincolo matrimoniale, di sedicenti laici che additano il "laicismo" quale male supremo della nostra società e radice di tutti gli altri mali che la affliggono, e di altri minus habentes che si infervorano in difesa del bene supremo che verrebbe insidiato perché adesso anche due persone dello stesso sesso possono accedere al nobile istituto.
E in mezzo a tutto il baccano c'è anche qualcuno che può permettersi di dire ignobili assurdità senza venir ripreso per la sua insipienza e per l'oltraggiosa mancanza di rispetto verso i diritti altrui.
Tutto questo sarebbe solo grottesco se non fosse invece tragico e tragicamente reale.
RIFERIMENTI
David Cooper, The Death of the Family, 1971
Ken Loach, "Family Life"

gnomica judaica

"To be a Jew is an act of the strenuous mind as it stands before the fakeries and lying seductions of the world, saying no and no again as they parade by in all their allure." Cynthia Ozick

Miss Brodie non ha trovato migliore spiegazione di che cosa vuol dire per lei sentirsi ebrea.

il mito della felicità

"Ogni volta che chiediamo a qualcuno di renderci felici noi siamo degli schiavi."

Monday, July 04, 2005

pienezza di diritti, eguaglianza e paradossi

Mentre il premier spagnolo, in una lettera ai suoi concittadini parla dell'orgoglio che prova per aver potuto estendere la pienezza di diritti, l'eguaglianza e la dignità a una categoria di cittadini fin qui bistrattati e discriminati, Pierferdinando Casini (un nome un programma), Presidente della Camera dei Deputati del Parlamento della Repubblica, terza carica dello Stato, si permette di chiamare, in Spagna, la nuova legge "aberrante". Complimenti per la diplomazia e le buone maniere dell'ospite.

Non contento, al congresso del suo partito definisce la nuova legge spagnola (un esempio di logica, di buon senso e di democrazia) "conservatrice e reazionaria" perché sta dalla parte dei forti (gli omosessuali) e contro i deboli (i bambini adottati dagli omosessuali). Forse il suo voleva essere un uso paradossale della lingua italiana - cosa dubbia visto che non sembra un esperto di retorica ma al massimo di populismo e di demagogia. Il risultato è stato, questo sì, aberrante.

Se poi non bastasse, nel corso del suo intervento al citato congresso, ha invocato la centralità dei valori cristiani e cattolici nella vita politica di questo paese. Detto da uno che non solo è divorziato ma è pure risposato, e cioè ha prima infranto una regola canonica della religione cattolica e adesso vive nel peccato, in base alle stesse regole, ne ha di chutzpah !

E adesso miss brodie deve scusarsi, ma deve andare a vomitare e a sciacquarsi la bocca.

spazio libero

Miss Brodie vorrebbe prendersi una breve vacanza da questo ciberdiario. Se qualcuno vuole approfittare dello spazio, lo faccia sapere e la miss pubblicherà il suo contributo (nei limiti della decenza).

Saturday, July 02, 2005

perché questo è il brutto dell'amore

"Ho sempre sognato di fare letteratura. Ora faccio quel che posso. Scrivo frasi."
Nicole Mueller, Denn das ist das Schreckliche an der Liebe, 1992

Friday, July 01, 2005

Cose di cui il tacere è bello

Di fronte alla solitudine, quella vera, terribile e crudele che avvolge le persone in un velo impenetrabile e le comprime nella loro tristezza, miss b crede che si debba restare in atteggiamento di riverente ascolto e rispetto. Probabilmente nessuna parola verrà, o forse solo un grido di dolore, un urlo di disperazione se chi si sente solo ha la lucidità di vedere l'impossibilità di qualunque soluzione alla propria condizione e il timore di potersene lasciare sopraffare.

In un post precedente (cose di cui vivere, 27 giugno) - da cui sono scaturiti alcuni dei più sensibili e sensati commenti mai apparsi su questo ciberdiario - miss b si interrogava sul senso del proprio vivere, tra libri (molti), piante (qualcuna), fiori (pochini) e gatte (due), in questa nuova fase della sua vita con il piede pigiato sui freni.

miss b non sa se la solitudine in cui esiste e resiste sia un "malanno del proprio tempo personale" (vertesprit) o una dimensione della condizione esistenziale a cui sono accomunati tutti gli esseri umani in questi ultimi tempi. Di sicuro vede tante persone sole, e non sempre e necessariamente da sole, anche quelle accoppiate o accompagnate quanto a solitudine potrebbero darle i punti con ampio margine di vantaggio. Della loro solitudine non saprebbe veramente dire molto e quindi si limita a descrivervi la propria.

Miss Brodie non sta in casa a leccarsi le ferite o a meditare sull'ingiustizia del mondo o sull'infamia degli uomini traditori o delle donne petulanti. Sta in casa a coltivare se stessa leggendo, a rendersi migliore badando alle sue gatte e alle sue piante e perlopiù a recuperare energia tra una corsa e l'altra che la vede affannarsi per il lavoro, per le necessità domestiche, per le relazioni con i famigliari e con le sue conoscenze. Non lo fa con lo spirito di chi si crede migliore degli altri ma nella convinzione che sia il modo migliore di usare del proprio tempo. Non è restia a conoscere nuove persone ma non ne cerca l'occasione: non ne ha più il tempo, visto che ancora non ha finito né La RechercheFinnegans WakeL'uomo senza qualità. Se capita, se il suo cammino si incrocia con quello di qualcuno almeno altrettanto speciale quanto lo è lei, è disposta a ascoltare che cosa ha da dire e che cosa le propone. Altrimenti, faute de mieux, si accontenta di un brandello di notte tra le sue lenzuola e all'arrivo dell'alba si allontana con discrezione (aveva dimenticato di mettere il trucco proprio quella sera lì, mannaggia !) senza lasciare né chiedere numeri di telefono destinati a restare undialled.

Dei concetti di "amore" e "amicizia" non saprebbe dare se non la definizione lessicale, ma spesso si sorprende, con gioja, davanti all'opportunità di compiere una buona azione, e sempre immeritatamente la coglie al volo. Di più non deve dire perché, in questo seguendo i precetti dei suoi padri ebrei, crede che la carità (che brutta parola, il termine in ebraico è zedaqah, giustizia) va fatta in silenzio.

Miss ha esaurito le energie che un tempo credeva inesauribili e che l'hanno veramente vista vivere a cento all'ora (in realtà a duecento: guidava L. e le sue automobili erano sempre e solo di grande cilindrata, Porsche, BMW, Audi, Saab, Mitsubishi, ogni estate una nuova auto, regalo dell'uomo che lo manteneva. La miss stava al suo fianco, dietro c'erano spesso A. e qualche volta anche K. E' durata sette anni e quasi tutti i weekend la miss era via (Montecarlo, Parigi, Londra o Ginevra: a Miami e a Moustique non è mai andata, le sarebbe stato impossibile non restare sommersa da alcune polverine bianche...). Non solo insegnava a scuola, ma aveva anche incarichi a termine in varie università milanesi, faceva traduzioni e interpretariato, ottimamente retribuita (sono finiti quei tempi, liseuse ! you can only look back and wonder !), andava a trovare i suoi amici dispersi in tutta Europa, loro ospite. Le altre Brodie's sisters, mandarina e librarian, erano un po' incredule (or perhaps just secretly annoyed ? naah, indifference is the name of their game) e adesso sono loro a girare l'Europa mentre miss B non corre più trafelata in agenzia a prenotare i biglietti.

Tra gli eventi centrali nella vita della miss ci sono l'arrivo di Bluebell il 5 ottobre 2002 e di Bénédicte il 1 luglio 2004: le sue gatte le hanno portato una serenità e una stabilità che non aveva mai conosciute. Se non fosse una parola troppo grossa miss la chiamerebbe felicità, ma la felicità, scrive Faulkner, non è ma era, e questa è.

Miss B non crede nel destino, da viaggiatrice quale è stata crede solo nelle destinazioni. Per una splendida insegnante nel fiore dei suoi anni fulgenti essere tradita non è un destino: è, o deve essere, la sua vocazione.

Zapatero day

Miss Brodie giosce certo per questo giorno che vede, almeno in Spagna, i diritti estendersi e la libertà riconosciuta. Tuttavia crede che le cose cambieranno veramente solo quando saranno le persone che già godevano di tali diritti e di tale libertà a rallegrarsi che anche altri/e possano d'ora in poi fare altrettanto.

She's been away

Gli ultimi contributi a questo ciberdiario sono stati anomali e parecchio partigiani, per non dire squilibrati. Le lezioni sono finite e miss Brodie, alter ego cibernautico di Avi in vitareale(TM) ha pensato bene di andare in vacanza e di lasciarlo scorrazzare a briglia sciolta per i campi del netmondo. Avi ha creato un po' di scompiglio sulle pagine di "insegnaci ad amare la nostra pazzia" e forse anche nelle menti degli happy few che dedicano alcuni momenti preziosi della loro esistenza alla sua lettura.

Un insegnante ha il dovere - professionale ma anche morale (non etico, si badi bene) - sia di mantenere un certo riserbo sulle proprie opinioni sia di proporre giudizij se non imparziali (chimerica illusione) almeno equilibrati e equidistanti. Gli allievi e nel caso specifico di miss b, le allieve, pongono spesso domande imbarazzanti che a volte investono questioni complesse e/o scabrose o temi delicati. L'esperienza ha portato miss Brodie a cercare di mettersi sempre nei panni di chi si rivolge a lei. Grazie a questa dote miss B gode di una certa popolarità tra le sue allieve e anche, crede, tra i loro genitori.

Il lato negativo di questa abitudine mentale è che mettersi nei panni degli altri inibisce - quanto inconsciamente miss b non saprebbe dire - di esprimere un'opinione non mediata e scevra da qualsiasi considerazione dettata dalla "politica dell'ascolto".

Miss Brodie ha passato la vita a cercare di essere equilibrata, saggia e sensata, a evitare le banalità ma anche i partiti presi, i cliché tanto quanto gli estremismi. Il suo alter ego nella vitareale(TM) non è per niente così, se non quando i/le sue/oi amiche/ci gli chiedono dei consigli o gli espongono i casi tristi e terreni della loro vita: allora ridiventa subito brodiano. Negli ultimi post avete avuto un assaggio di vitareale(TM). Presto tornerà miss Brodie e con lei un maggiore equilibrio e un maggiore distacco, un pizzico di understatement "très british" che fa da leitmotiv ideale a "insegnaci ad amare la nostra pazzia".